Ti arriva un suo messaggio.
Sorridi, stai lavorando ma vuoi leggerlo.
Apri lo schermo e resti pietrificato.
-Odio il fatto di non poterti scrivere perché ti devo dimenticare
Odio il fatto che cerco in tutti i modi di andare avanti e tu mi torni sempre in mente. Odio il fatto che ancora mi manchi, che non siamo stati nulla, che mi mancano le poche sere che abbiamo passato assieme e come mi prendevi in giro. Mi manca vederti. Mi manchi talmente tanto che sono riuscita a scriverti un libro, non una cazzo di poesia ma un libro intero!
Odio che per te sia stata una cosa insignificante e per me no! Lo odio tantissimo! Odio che non sia riuscita a godermi di più quei momenti in cui entrambi ci volevamo e odio che invece ora senti altre ragazze, scopi altre ragazze e io invece non riesco a non paragonare tutti a te!-
Lo leggi due o tre volte.
La rabbia ti sale che si mischia ad un senso di nausea che ti invade lo stomaco.
Cavolo pensavi che fosse andata oltre in realtà no.
Non riesce a voltare pagina. Perché tu si? Ti domanda una vocina.
La scacci con un vago gesto della mano.
Ti lascia addosso quel messaggio un senso di malessere.
Non è giusto, da un lato vorresti darle quello che cerca ma dall'altra non pensi di essere la persona giusta.
Sei migliore degli altri.
Ti eri fatto una promessa, l'avresti lasciata andare e avresti fatto in modo che si costruisse un futuro senza di te. Si meritava di meglio, si meritava il mondo e tu non potevi darglielo.
-Anna...non so cosa risponderti- scrivi
Lei visualizza subito e poi tetra dice:
-non dire nulla, va bene così-
Rimani di sasso.
Lo sapevo e allora perché ti domani?
Voleva chiedere ti dice una voce in fondo.
Quello è un addio pensi.
Voleva tagliare tutto e quel messaggio era per mettere alla luce del sole come stavano le cose.
Basta. Niente più giochetti.
Realizzi che non ti scriverà più, che è finita, che dopo quell'esame in cui l'hai aiutata è finita.
Non avete più nulla da condividere.
La realizzazione ti fa quasi tremare.
Ti reggi allo spigolo della scrivania.
"Stai bene?" Ti chiede la tua collega.
Annuisci solo perché non sei capace di proferire parola.
Sei stordito da quello che è successo.
È come se vi foste lasciati per la seconda volta, e l'hai lasciata tu per due volte ma in qualche modo questa presa di decisione ti logora dentro.
Sospiri.
Devi lasciarla andare.
Dovrei davvero?
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Forse un giorno...
RomanceSe è destino vi reincontrerete, così diceva sempre mia nonna. Peccato io stia ancora aspettando. Galeotto il tempo che ci ha visto innamorati.