Ti incammini traballando, l'effetto della canna si sta facendo sentire, sei felice come non mai, vorresti abbracciare tutti.Alessandro arriva a recuperati prendendoti sotto braccio, "dai Anna" dice, "vieni a prendere da bere con me" afferma euforico.
Ti fa volteggiare per il tavolo portandoti al bancone dove ordina biascicando altri shottini di tequila, "ne vuoi uno?" ti domanda,
"no" affermi "sono molto felice così" dici ridacchiando. Il freddo sembra un lontano ricordo, i vicoli gremiti del sabato sera.
Ti volti appoggiandoti al bancone.
Noti un ragazzo, che ti sta guardando da un tavolo poco distante è seduto con i suoi amici, pensi di averlo già visto da qualche parte, ma non sai dove, continui a guardarlo per capire. Lui ti sorride, pensi che forse lo stai fissando troppo, ridi, gli sorridi come un ebete.
"Mi hai sentito?" ti chiede il tuo amico allora di controvoglia ti volti, ti guardi nello specchio dietro al bancone: i capelli ricci biondi che ti ricadono fino ai fianchi, il trucco ancora al suo posto, l'eyeliner bianco con i brillantini incorniciano due occhi dilatati e rossi dall'erba, sorridi al tuo riflesso.
Non ti ricordi nulla non riesci a ricordarti dove l'hai visto, poi ci pensi e non ti ricordi neanche dove abiti tu, scoppi a ridere.
"Anna smetti di fissare le persone" ti dice lui,
"no, lo conosco" dici e barcolli verso di lui.
Alessandro cerca di prenderti per il gomito
"dove vai?" chiede divertito.
Lui si alza dal tavolo venendoti in contro,
"ciao" dice Alessandro al ragazzo,
"ciao", dice lui guardando prima te e poi l'amico.
In quel momento capisci di averlo visto a tirocinio, quello è il tuo tutor, lo specializzando che avevi così tanto odiato all'inizio e di cui poi ti eri invaghita.
"Tutto bene?" ti domanda,
"sì, la mia amica è un po' fatta, ma sta bene" dice il tuo amico e tu ridacchi,
"sto bene" biascichi.
Poi una sensazione ti risale nel petto, ti sorreggi al braccio del tuo amico,
"quanto hai bevuto?" chiede,
"poco" dici portandoti una mano allo stomaco.
Ale ti guarda "si è fatta la sua prima canna" dice divertito.
Tu lo guardi, "eddai" dici "smettila di prendermi in giro" affermi.
"Andiamo" dice poi Alessandro
"aspetta" affermi, ti afflosci, una mano sulla bocca.
"Devi vomitare?" chiede lo specializzando preoccupato,
"sì" dici.
Lui di fretta ti porta in bagno, mentre Alessandro guarda la scena senza sapere cosa fare giusto in tempo per vederti vomitare tutta la cena, Lorenzo invece ti tiene i capelli lunghi e con l'altra mano ti accarezza la schiena.
"Ma perché Anna?" ti chiede solo.
Il dolore alla testa ti schiaccia, stai sentendo gia gli effetti.
"Scusa" biascichi iniziando a tornare in te, "mi spiace non volevo venire cosí a presentarmi in quel modo" affermi ancora.
"Volevo solo divertirmi" dici.
"Ti porto a casa" dice. Tu ti avvicini al lavandino per sciacquarti la faccia.
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Forse un giorno...
RomanceSe è destino vi reincontrerete, così diceva sempre mia nonna. Peccato io stia ancora aspettando. Galeotto il tempo che ci ha visto innamorati.