Lorenzo

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Casa, 2024

Ti siedi sul divano.

Lasci che il peso ti faccia sprofondare nella stoffa delicata.

Accarezzi il bracciolo.

Ti soffermi sui profumi in quella stanza.

Molecole che piano aleggiano fino alle tue narici.

Recuperi il bicchiere sul tavolino:

uno scotch con ghiaccio.

Bevi.

Piano.

Sorseggi.

L'amaro che cola,

come benzina

sul fuoco.

Sospiri,

chiedendoti che cosa sia successo alla tua vita.

Ti gratti il mento

passandoti due dita nella barba.

Slacci il bottone della giacca

mentre ti sistemi la cravatta.

Lei entra nella stanza

con passo delicato.

Indossa i tacchi che tu, gli hai regalato.

Un vestito lungo le si adagia sul suo corpo.

Si accomoda di fronte a te.

Poi ti fissa,

alza lo sguardo scrutandoti.

Sei elegante stasera, le dici.

Lei sorride accavallando le gambe.

È il nostro anniversario, ti rammenta.

Sorridi, ti sfugge quel piccolo gesto.

Lo so, rispondi.

Come dimenticarlo, prosegui.

Dove mi porti, domanda allungandosi sulla seduta,

lo spacco lascia intravedere la gamba nuda.

A teatro, rispondi

Andiamo allora, afferma lei.

Allunga una mano per farsi accompagnare.

Ti alzi, abbottoni la giacca.

Sistemi il bicchiere sulla mensola del caminetto.

Ti volti:

E lei non c'è,

solo silenzio in quella stanza vuota.

Il bicchiere scivola frantumandosi sulle tue scarpe.

Schegge che graffiano il pavimento.

Sparpagliandosi come inchiostro.

Chiudi gli occhi,

sentendo ancora il suo profumo addosso,

le sue mani tra le tue,

la sua voce sussurrata.

Ma lei non c'è.

Lei è morta.

Troppo tempo fa.

Eppure sembra sempre ieri.

Forse un giorno...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora