Forse un giorno...

Lorenzo

"Ti vedo pensieroso" dice e tu alzi lo sguardo nei suoi occhi.
Gli occhiali che le incorniciano il volto, uno chignon fatto di fretta e la tua maglietta che le copre appena le cosce.
È bellissima pensi.
"Paziente complicato" ammetti.
Lei si avvicina, si siede accanto a te sul divano. Senti il suo profumo invaderti.
Appoggia il viso sulla tua spalla e ti fissa come fa sempre qua vuole avere più informazioni.
"Raccontami" dice.
La ami anche per quello, per la sua disponibilità ad ascoltare sempre. Per la sua estrema capacità di vedere le cose.
Ti cimenti nel racconto di come sia finito da te in pronto soccorso.
Lei ascolta paziente, la guardi, vedi che ti sta seguendo, che sta pensando.
Poi termini e lei annuisce solo.
"Cosa vorresti fare?" Ti domanda
Tu scuoti il capo
"C'è molto poco in realtà da fare, aspettare penso"
Lei ti guarda.
"Allora aspettiamo"
le sorridi.
Le circondi la vita e la sposti in modo che sia in braccio a te.
Ti circonda il collo e rimane a fissarti.
Rimane a guardarti per quelli che sembrano anni.
"Lo sai che hai gli occhi verdi?" Dice e tu ridacchi.
"Non pensavo l'avesse notato nessuno" ribatti.
Lei sembra persa, tra i suoi ricordi.
"L'ho notato la prima volta quando mi hai insegnato a fare l'ecografia a quel paziente...ti ho guardato, eravamo vicini e ho pensato che insieme al marrone avessi dei fili verdi, proprio intorno alla pupilla" bisbiglia.
"Non te l'ho mai detto" aggiunge
Sorridi.
"Cavolo Anna, mi sorprendi ogni volta" dici prima di afferrarla e baciarla.

Riesci ancora a sentire il sapore delle sue labbra.
L'odore dei suoi capelli e gli spigoli dei suoi fianchi.
Riesci ancora a vederla ogni tanto.
La sera.
La sera aspetti che lei ti raggiunga e si accoccoli accanto a te come faceva sempre.
Quando aspettavi che si addormentasse per poterla contemplare: il volto rilassato, le ciglia che le sfioravano le guance.
Riesci ancora a vederla
nonostante lei sia morta da tempo.