Capitolo 10

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"Mi raccomando stai attenta" Mi dice mio padre salutandomi, mentre Fil e gli altri mi aspettano in macchina. Dopo la valigia non ho fatto altro che pensare alla canzone, e non ho più sorriso, non ho più pianto, semplicemente sono stata tutta la sera statica, come se non provassi niente, mentre dentro avevo un uragano.

"Buongiorno piccolina" Mi dice Giulio, che praticamente mi ha preso come una figlia.

"Giorno" Dico rivolto a tutti, e mi siedo sul sedile accanto a Filippo, tenendo sempre la testa verso il finestrino.

"Tutto bene?" Mi chiede il cantante ed io annuisco mettendomi le cuffie facendo partire la sua playlist, che mi potrebbe aiutare come distruggere definitivamente. Finalmente arriviamo a Sanremo, la città dei fiori, il mare stupendo, e l'ambiente caloroso. Entriamo in hotel, e ci dividiamo per sistemarci nelle stanze. Non posso ancora credere che sta sera ci sarà la prima serata, fortunatamente ho portato molti vestiti, e molto correttore per le occhiaie che mi verranno. Sento bussare.

"Ciao" Dico facendo entrare Filippo.

"Ti piace la stanza?" Mi chiede e io annuisco. È da ieri sera che non abbiamo più una conversazione, e riesco a percepire il suo fastidio.

POV FILIPPO

Non parlare con lei è la cosa più pesante delle ultime ore; Sanremo è passato in secondo piano, e direte che io sia pazzo, ma da ieri fino ad adesso non faccio altro che preoccuparmi per lei. Non posso affrontare il festival se lei non mi è accanto, perché cazzo, non riesco a farmela uscire dalla testa.

"Dopo ieri non abbiamo più parlato" Dico.

"Ah, non lo avevo notato" Dice fredda, forse non le importa quanto a me, forse saremo davvero sempre e solo fan e idolo.

"A me non sta bene" Le rispondo alterato.

"Allora parlami" Risponde mentre come un automa continua a piegare vestiti.

"Cazzo fermati" Dico stringendo le sue spalle. Lei alza lo sguardo e vedo i suoi occhi gonfi di pianto, il suo petto si alza e si abbassa ad un ritmo irrefrenabile.

"Mi dispiace" Continua a dire, sta avendo un attacco di panico, continua a respirare affannosamente, finché non poso le mie labbra sulle sue. Si scioglie sotto le mie mani e il respiro torna normale.

"Ti prego non lo fare più" Dico con la fronte appoggiata alla sua.

"Non credo di poterlo promettere" Mi risponde.

"Mi dispiace se sono stata strana, è che ieri la canzone mi ha riaperto una parte della mia vita che era chiuso da tempo, e che non volevo si riaprisse" Continua.

"Sono qui" Dico abbracciandola. Nessuno dei due ha il coraggio di parlare del bacio, e io di certo non ho intenzione di prendere l'argomento. La prima sera del festival di Sanremo sta per iniziare, tutti si vanno a preparare, compreso me. Un'ora dopo sento bussare alla porta del camerino del teatro e aprendo mi trovo Vale, con un abito lungo color smeraldo, una gonna morbida in seta e un corpetto a cuore semplice, che le fasciano perfettamente i fianchi; madonna vorrei proprio toglierglielo qui, adesso.

"Sei bellissima" Dico, e lei arrossisce.

"Agitato?" Mi chiede entrando. Cazzo se sono agitato.

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora