Capitolo 7

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"Ma è la stessa cosa"

"No dai, o così o niente" Dico incrociando le braccia al petto, poi lo sento ed è pura magia, inizia a cantare –Ali-, una delle mie preferite. Continuo con lui come se fosse la cosa più normale del mondo, finché non parcheggiamo. Scendiamo e gli faccio vedere casa mia, che in confronto alle sue ville è un garage.

"Ciao" Dice mio padre aprendoci la porta.

"Salve" Saluta il cantante e mio padre rimane cinque secondi in silenzio finché non gli porge la mano.

"Roberto" Dice presentandosi, guardandolo come se non sapesse più della sua vita che di me.

"Filippo" Risponde il cantante.

"Rimani a mangiare immagino" Dice mio padre andando verso la cucina uscendone con tre piatti in mano.

"Se non disturbo, mi piacerebbe" Dice cordialmente, che cucciolo. Appoggio la cartella in camera e gli faccio appoggiare il giubbotto sul mio letto. Mangiamo e ci mettiamo a guardare un film scelto da me: The woman in black. Verso l'inizio mio padre se ne va a lavoro, lasciandomi senza copertura da film horror. Mi avvicino a Filippo istantaneamente appena vedo nello schermo una figura nera passare alle spalle del protagonista.

"Perché hai scelto un film horror se ti fanno paura?" Mi chiede all'orecchio, il che mi fa venire un brivido, peggio del film.

"No, non ho paura mi piacciono, solo che di solito ho mio padre che mi copre" Dico coprendomi la faccia nel suo petto mentre la donna in nero spunta all'improvviso, e lui mi mette un braccio intorno alle spalle.

"Ci sono io" Mi dice accarezzandomi la schiena, cosa che mi distrae dal film. Alzo la testa guardandolo istintivamente, rimaniamo secondi a fissarci prima gli occhi e poi le labbra finché quella cavolo di donna non fa un'entrata clamorosa, e nuovamente mi nascondo sul suo petto, il che mi fa anche una sensazione strana, come se avessi voluto stare così per sempre.

"Credo di aver disturbato abbastanza" Mi dice una volta concluso il film.

"Perché credi questo?" Dico alzando un sopracciglio, facendolo scoppiare a ridere.

"Sai sono le quattro e..." Ma non lo faccio finire perché cambio subito canale per vedere amici, diamine stavo per perdermelo.

"Ci sei?" Mi chiede dopo avermi visto scattare verso il telecomando.

"Sì, è che c'è amici alle quattro e me lo hai fatto ricordare... facciamo che guardi la puntata con me e poi te ne vai" Dico e lui non fa altro che guardarmi, sorridere, appoggiare il suo braccio intorno alle mie spalle e godersi con me un'altra puntata del mio programma preferito, raccontandomi tanti aneddoti legati alla sua edizione.

POV FILIPPO

Sono consapevole che quando ho detto trattiamola come una fan qualunque non era contemplato stare con lei tutto il pomeriggio, compresa la cena, e aiutarla anche a fare i compiti, ma quando me lo ha chiesto non sono riuscito a resistere.

"Vale io non sarò una cima in matematica ma nemmeno te brilli eh" Le dico divertito dalla scena della sua faccia concentrata sugli esercizi.

"Pensavo potessi aiutarmi ma visto che mi distrai e basta credo che tu te ne debba andare" Dice seria, al che io mi alzo. Ovviamente non me ne voglio andare ma voglio anche vedere fino a che punto arriva.

"Sei bravo in italiano?" Mi chiede guardandomi con la coda dell'occhio mentre mi metto il giubbotto. 

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora