Capitolo 36

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"E secondo te potevo perdermi uno dei giorni più importanti della tua vita?" Mi chiede lasciandomi un bacio a stampo, sotto lo sguardo attento dell'altro uomo della mia vita.

"E visto che stasera è la tua notte prima degli esami, ho organizzato una sorpresa..." Dice mettendomi giù.

"Torniamo prima di mezzanotte, come cenerentola" Dice rivolto a mio padre che annuisce.

"Ma non posso, stavamo ripassando" Dico girandomi verso Lori, che scuote la testa ridendo.

"Vale la sai da dio" Mi dice il fotografo.

"Va bene dammi venti minuti che mi preparo, cosa mi dovrei mettere?" Gli chiedo, giusto per capire se è da occasione comoda o elegante.

"Comoda" Dice, allora mi fiondo nel armadio e prendo un pantaloncino di jeans e un top a canottiera, perché non solo siamo a giugno ma fa anche un caldo atroce. Usciamo tutti e tre con una sola macchina; il mio Golden trio, alla Harry Potter, e qualsiasi altro trio cinematografico e letterario. Non so a che velocita stiamo andando, e non so nemmeno su che missile mi trovo, ma in poco tempo siamo davanti ad una spiaggia.

"Ma dove siamo?" Chiedo ma nessuno mi dà una risposta, semplicemente mi aiutano a scendere dalla macchina e ci avviciniamo a dei legni pronti per un falò. Filo tira fuori un accendino, prende un pezzo di legno accendendolo e buttandolo insieme a tutti gli altri pezzi.

"Allora, istituiamo una nuova tradizione, scriveremo su un bigliettino un desiderio e perché si avveri lo faremo bruciare, poi si beve e si fa musica, ti piace?" Mi chiede speranzoso.

"Sei un pazzo, è un'idea bellissima" Gli dico, e mi passa un foglietto con una penna. – Essere sempre innamorata e felice con le persone a cui voglio bene – scrivo e lo butto nel falò, poi Filo e infine Lori. Il fotografo va verso la macchina tirando fuori tre birre e una chitarra.

"Grazie "Dico.

"Siamo qui per te piccolina" Mi dice Fil, per poi afferrare la chitarra iniziando a strimpellare alcuni accordi, cantando - 2 ore-, poi appoggia lo strumento sulla sabbia e a cappella inizia a cantare – ovunque sarai -. Con Lori rimaniamo incantati e ci abbracciamo guardando le stelle mentre siamo cullati dalla voce del cantante.

"Bagno notturno?" Propone Lorenzo.

"No ragazzi, ma siete pazzi" Dico ridendo, i due si scambiano degli sguardi complici per poi prendermi di peso e buttarmi in acqua vestita. Iniziamo a schizzarci e affogarci come bambini, per poi uscire dall'acqua completamente zuppi.

"Questa è una sera indimenticabile" Dico appoggiando le braccia attorno al collo dei miei ragazzi.

"Era questo l'obbiettivo" Dice Lori e mi riaccompagnano a casa.

"Filippo, rimani pure con lei sta sera" Dice mio padre, mentre lo stavo per salutare sull'uscio della porta.

"Non vorrei disturbare..."

"Non voglio ripeterlo" Dice prima di tornarsene a letto. Io e il cantante ci guardiamo confusi, scoppiando a ridere come due deficienti.

"Allora, domani che ti metti?" Mi chiede mentre ci cambiamo, per metterci dei vestiti asciutti.

"Non so pensavo ad un jeans e un top con sopra una camicia" Dico, e anche se ho detto di non saperlo ci penso da quando sono stata ammessa agli orali.

"Precisa la ragazza"

"Semplicemente so cosa mi piace" Gli dico, rimanendo in intimo davanti a lui. Filippo mi guarda da capo a piedi, non tralasciando nemmeno un parte del mio corpo.

"Se non ci fosse tuo padre" Dice e non lo faccio finire perché gli metto una mano sulla bocca. Diciamo che in questa casa si sente tutto, nonostante sia di una media grandezza, e casualmente vengono sentite sempre le cose sbagliate.

"Filippo, zitto" Gli dico mentre prendo una maglia larga per me, e una tuta che aveva lasciato qualche settimana fa, per lui.

"So che fa caldo, spero che tu non soffra troppo" Gli dico passandogli i vestiti.

"Vale, abbiamo dormito molto più scoperti di così... posso almeno non tenere la maglia?" Mi chiede supplicandomi.

"Va bene ma domani, te la metti appena ti svegli" Filippo non dorme e io con lui. La tentazione di riaprire i libri e forte, ma so già che Irama mi fermerebbe, perciò nemmeno ci provo. L'unica cosa che mi rimane è guardare il soffitto, e nonostante il sonno sia forte, l'ansia stia prevalendo su tutto.

"So che sei sveglia e che stai morendo di ansia" Mi dice.

"E tu perché sei sveglio?" Gli chiedo.

"Perché sapevo non saresti riuscita a dormire" Dice e mi metto seduta nel letto, seguita da lui.

"Vuoi parlare?" Mi chiede ed io scuoto la testa, anche perché non saprei che dire.

"Cos'hai desiderato?" Gli chiedo riferendomi al falò.

"Vivere di musica per sempre..." Dice, sì scontato, ma che mi aspettavo da un cantante?

"E vivere di te" Continua lasciandomi a bocca aperta. Sono sconvolta, mi ha praticamente paragonato alla sua musica o sbaglio?! Sono così importante?!

"Posso coccolarti un po'?" Annuisco e lui mi abbraccia facendomi affondare la faccia nel suo petto, lo sento rilassato, il suo cuore va lento, e il mio con lui si calma fin quando non chiudo gli occhi. Mi sveglio in un letto vuoto.

"Filo!" Lo chiamo, ma non è che se ne è andato? No, speriamo di no. Mi alzo e lo trovo indaffarato a fare la colazione insieme a mio padre, ed è una scena bellissima.

"Ben svegliata maturanda" Dice mio padre dandomi un bacio in fronte.

"Buongiorno amore" Dice Filo lasciandomi un bacio a stampo.

"Ma che fate? Sapete che ore sono?" Gli chiedo ridendo.

"Sì, ma tu non l'avresti nemmeno fatta colazione a meno che non ci fosse stato qualcosa di particolare" Dice Irama.

"Avete deciso di avvelenarmi quindi?" Gli chiedo scherzando.

"Vabbè visto che non apprezzi, ce li mangiamo noi i pancake" Risponde mio padre facendo l'offeso.

"Nono apprezzo tanto, vi voglio bene" Dico lasciando un bacio sulla guancia ad entrambi, prima di scomparire in bagno per almeno una buona mezz'ora, uscendone lavata, piastrata e profumata. Mi siedo al tavolo della cucina finalmente per mangiare quel capolavoro di colazione che hanno fatto i miei uomini.

"C'eravamo dimenticati fossi lì dentro" Dice Filippo ridendo insieme a mio padre.

"Simpatici" Dico addentando il primo pancake di un'alta torre. 

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora