Capitolo 20

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"Al quarto posto...IRAMA CON OVUNQUE SARAI" Dice Amadeus, istintivamente lo abbraccio.

"Sono felice, va bene così..." Continua a ripetere, anche se so che è tutto il contrario di bene.

"Fil, non è la classifica l'importante ma sono le persone, a loro la tua musica arriva, ti comprendono, per loro non sei solo un cantante, non sono solo note su uno spartito, sei vita, ricordo, allegria, pianto" Dico prendendogli le mani. Lui mi bacia in risposta e sentendo le lacrime minacciare di scendere si nasconde nell'incavo del mio collo, per non farsi vedere dagli altri.

"Lori noi andiamo in hotel, va bene? Vi raggiungiamo dopo" Dico, visto che come da programma dovevamo andare a mangiare. Filippo non dice nulla e tenendomi la mano mi segue fino alla macchina dove scoppia.

"Mi dispiace" Dice.

"Sembro uno scemo, e la mia priorità c'è l'hanno le persone, non c'è altra cosa che importi"

"Tu sai che non sono riuscito a piangerla, e adesso in questi anni ho rigettato tutto fuori, e quando ero davanti alle telecamere ad amici sembrava fatto a posta, e la mia paura su questa canzone era questa, che mi identificassero come un falso che utilizza questa storia per fare ascolti, ma io non sono così..."

"Filo, amore mio, le persone che ti vorranno sempre bene ci saranno sempre, ti capiranno sempre, ogni parola, per gli altri vuol dire che non hanno mai capito che persona fantastica sei" Dico e sorride con ancora gli occhi lucidi, io gli asciugo le lacrime e insieme torniamo in hotel.

"Mi dispiace sai"

"La smetti di chiedere scusa?" Gli dico ridendo.

"No sul serio, ti ho portata qui non contando tuo padre e ho paura di non averti dato abbastanza attenzioni"

"No Filo, per me era importante questa settimana, e dopo aver sentito la canzone per la prima volta se non me lo avessi chiesto tu, lo avrei fatto io, volevo sostenerti come ho sempre fatto, per questo ti dico sempre canta per gli altri... e poi è successo quello che è successo" Dico facendo un mezzo sorriso.

"Cos'è successo?" Mi chiede e io lo guardo storto.

"Così sì che mi offendo però, guarda me ne vado" Dico girandomi pronta ad uscire dalla stanza.

"No ferma stavo scherzando" Dice prendendomi il braccio facendo scontrare la mia schiena contro il suo petto.

"Sai che senza di te non sarei riuscito ad affrontarlo questo festival"

"Non è vero, c'erano Lori, Ale, Giulio" Dico senza voltarmi.

"Ma non sono te, so che è presto, ma non è tanto il tempo passato ma è quanto intensamente lo vivi" Dice, ed io in risposta mi irrigidisco spaventata.

"Fil, io..."

"Aspetta, è passata solo una settimana da quando stiamo insieme, ma se ci pensi sono successe così tante cose che ho capito che non voglio perderti e non voglio dividermi da te al ritorno da questo viaggio, forse non sei pronta a sentire quelle tre parole, ma sappi che saranno qui per te quando le vorrai" Dice.

"Grazie Fil" Riesco solo a dire, come se avesse capito tutto anche solo da un mio sguardo. Dopo questo momento così sdolcinato che quasi non mi riconosco andiamo al ristorante, e tra le risate si fanno le cinque del mattino.

"Lori, Fil, mi tatuereste?" Gli chiedo mentre torniamo in camera.

"Li hai diciotto anni vero?" Mi chiede Lori e io annuisco ridendo.

"E cosa vorresti farti" Mi chiede Irama.

"Una scritta, scontata da morire, però per me e come per chiunque abbia perso una persona cara è molto significativa" Spiego.

"Dove la vuoi fare" Mi chiede Lori.

"Sul cuore" Rispondo.

"No allora te lo devo fare io e Lori aspetta fuori"

"Ma perché dai, non credo non abbia mai visto una donna" Dico ridendo e lui arrossisce dandomi una spinta.

"No, sono io che sono geloso, solo io posso vederti nuda, chiaro?" Mi dice sussurrato all'orecchio, così calmo e serio che fa sciogliere ogni muscolo, tessuto e cellula del mio corpo.

"Ho ricevuto il messaggio, quindi accetti?"

"Va bene" Dice lasciandomi un bacio a stampo.

"Però Lori mi tiene la mano, sta girato" Dico prima che Filo bocci la mia idea.

"Gli mettiamo la maschera per dormire per sicurezza" Dice ed entriamo in camera. Non so come, ne perché ma ovviamente Lori ha in valigia tutto il kit per tatuaggi. Mi fanno stendere su un tavolino, con sopra un asciugamano. Mi tolgo il vestito infilandomi una tuta e una maglia che poi tolgo, Lori si gira e io gli afferro la mano appena sento l'ago entrarmi nella carne.

"Sai è distraente averti così vulnerabile sotto il mio tocco" Mi dice stoppandosi per un secondo, probabilmente per farmi riprendere fiato. Io non rispondo ma sa già quale sarebbe stata la mia reazione. Dopo un'oretta e mezza Filo ha finito e mi ricopre di pellicola trasparente, metto una canotta e il povero Lori può di nuovo vedere.

"Grazie vi voglio bene" Dico lasciando un bacio sulla guancia a ciascuno. Dopo salutiamo Lori che va nella sua camera e io e Filo rimaniamo a vedere l'alba sul balcone uno seduto accanto all'altra.

"Ti ho fatto male?" Mi chiede.

"Un po', ma non mi importa, perché adesso c'è l'ho pure sulla pelle"

"Hai anche me sulla tua pelle adesso" Aggiunge lui.

"Io ti ho sempre avuto sulla pelle, per tutti i brividi che mi provochi con la tua musica fin da quando sono piccolina" Rispondo.

"Non dico solo musicalmente parlando Vale" Dice sorridendo. Questo sorriso mi farà impazzire prima o poi.

"Sì lo so ma se continui muoio di vergogna" Dico arrossendo.

"Non mi resta che continuare allora" Dice lasciandomi dei baci partendo dal collo fino alla clavicola.

"Ma ti perderai l'alba" Dico ridendo.

"Ho una cosa più bella da guardare adesso" Mi dice.

"Però tu guardala, se riesci a non distrarti" Dice continuando a baciarmi dappertutto. No non mi sono innamorata, no non mi piace, no non mi sono affezionata... sì sto sparando un sacco di cazzate. Finalmente siamo di ritorno a Milano, non che non mi sia piaciuta questa specie di vacanza, però casa è sempre casa. Chissà se Filo manterrà le sue promesse, anche se adesso mi trovo accanto a lui e mi tiene stretta al suo torace, non vuol dire che domani potrò dire la stessa cosa. Ma non è colpa sua dopo tutto, non riesce a stare in un posto per un tot di tempo, solo che io non sono come lui. 

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora