Capitolo 23

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"Scrivili" Prendo il foglio che mi porge e inizio a scrivere, per un momento che in realtà si trasforma in ore, Filippo mi osserva leggendo tutto, parola per parola, virgola e punto.

"Posso correggerlo un po'?" Mi chiede, e io annuisco arrossendo, ha notato qualche errore ortografico? Vedo che cambia l'ultima parola, da – io e lui – passa ad essere un – Noi – facendomi sorridere come un ebete.

"Perché ti vergogni tanto con me?" Mi chiede.

"Non lo so, ho paura che ti accorga di quanto sia infantile, di quanto io sia effettivamente piccola" Rispondo.

"No non è vero, sai non è solo il corpo, ma è la testa che amo, sei infantile, ma è giusto per l'età che hai, e va bene, perché cresceremo insieme"

"Ora per rimanere in tema, andiamo ad usare il completo?" Mi chiede ed io annuisco. La mattina dopo torno a casa e non faccio altro che stare con mio padre, ogni tanto mi scrivo con Lori che insieme a Filo mi mandano le foto di ciò che stanno facendo. Mi è mancata la mia quotidianità, è tutto cambiato, ma in meglio, non mi sono mai affezionata così tanto ad una persona estranea alla famiglia, e forse è una cosa pericolosa.

"Ti devo parlare" Dice mio padre.

"Hai ragione ti ho trascurato parecchio, mi dispiace"

"No non è quello, è giusto ti stai facendo la tua vita, hai 18 anni, e nonostante tu sia ancora quella bambina che tenevo in braccio, non posso tenerti per sempre tra le mura di casa; ma ti chiedo di stare attenta, Filippo è sicuramente un bravo ragazzo, ma io devo anche riportarti con i piedi per terra..."

"Sì, ho pensato tanto prima di mettermici insieme, e ho anche pensato che forse posso godermi ciò che mi ha dato la vita, visto tutto quello che mi ha tolto" Gli spiego, lui annuisce e anche so che lo fa per proteggermi, non voglio tornare giù, voglio continuare a sfiorare il sole per una volta. La mattina dopo torno a scuola, e come al solito Aisha e Diego mi vengono in contro.

"Ciao bella rubacuori" Mi salutano, ogni tanto per quanto sono coordinati mi fanno paura.

"Mamma mia che pettegoli" Commento alzando gli occhi al cielo, mentre stiamo per entrare da dietro un muretto qualcuno mi afferra.

"Ma che cazzo ci fai qui!" Dico abbracciandolo.

"Credevi che ti avrei lasciato così senza nemmeno un saluto, non hai nemmeno notato che non ti ho scritto sta mattina?" Mi chiede.

"Sì ma pensavo avessi da fare, sai com'è sei un animale notturno" Gli dico toccandogli col dito la punta del naso.

"Per te troverò sempre tempo" Mi dice.

"Diciamo che ci crederò quando lo vedrò" Gli dico provando a staccarmi dalla sua presa per entrare in classe, ma prima mi porge una rosa, nonché il mio fiore preferito, sì sono scontata.

"Ma è bellissimo, è il mio preferito, così mi vizzi però"

"Abituatici" Mi dice lasciandomi un bacio sulla guancia, allontanandosi. Madonna Filo ma che mi fai? Entro in classe in estasi, letteralmente seguo le lezioni su una nuvola, sento a malapena la campanella ed esco con Aisha a braccetto.

"Sei proprio innamorata" Mi dice.

"Ma che dici, nessuno può scalfire questo cuore di ghiaccio" Dico. 

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora