Capitolo 37

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"Allora?" Mi chiedono, pendendo dalle mie labbra.

"Mangiabili" Rispondo ridendo.

"Ma vai va" Dice mio padre. Prendo lo zaino con tutti gli appunti e ci avviamo verso la scuola. Quando ci vediamo con Aisha e Lorenzo, impazziamo, iniziando a dare i numeri, grazie al cielo c'è già il manicomio vicino e non dobbiamo fare tanta strada.

"Sto morendo... al mio entrate tutti?" Chiedo ai miei amici.

"Certo" Dicono.

"Era rivolta anche a me la domanda?" Mi chiede Filo.

"Non lo so magari all'ultimo non ti faccio entrare" Dico ridendo.

"Che stronza" Dice prendendomi per il fianco mentre entriamo nell'istituto. Rivedere l'istituto per l'ultima volta fa un effetto strano; se me lo avessero chiesto qualche mese fa non avrei visto l'ora di andarmene, ora provo tanta malinconia; dopo tutto ho passato più tempo qui che a casa, con le bidelle quando stavo male, per tutte le verifiche e interrogazioni, le gite, e per finire mi ha fatto conoscere Filo, e gliene sarò per sempre grata. Dopo aver aspettato tutta la giornata, ben 19 orali con tanto di pausa, è arrivato il mio momento.

"Orecchio" Sento pronunciare il mio cognome e un brivido mi sale lungo la schiena, mi sento paralizzata per i primi dieci secondi, poi sento la mano di Fil spingermi insieme a lui verso l'aula, sbloccandomi completamente. Vedo i miei amici, tra cui Lori, Giulio, Mara, Roby, Ame, Giuse e Ale, la mia famiglia, e penso alla mia mamma, che forse mi sta guardando anche lei.

"Di cosa ci vuole parlare oggi?" Mi chiede la preside, guardo Filo che mi dà l'ultimo incoraggiamento e poi inizio a parlare.

"Vi parlerò della musica nella vita delle persone"

"È un argomento insolito" Dice la mia prof di scienze umane.

"Sì, ma non è fuori tema, perché la musica spesso non ci facciamo caso ma fa parte della nostra quotidianità, se ci pensiamo anche il battito del nostro cuore ha un ritmo; La musica ha un potere, quella di rallegrarci dopo una brutta giornata oppure riuscire a tirare fuori tutte le nostre emozioni, anche quelle più nascoste, nel nostro inconscio" Parto a ruota libera, riesco a dire tutto dalle cose più scientifiche alla parte più storica, e per ultima lascio la parte più importante.

"E per concludere posso affermare che la musica unisce, ricorda, e crea momenti indimenticabili, non si può definire che cosa sia per le persone, perché esse risponderanno sempre – tutto- perché è parte di noi e senza quella ci sarebbe un grande silenzio, pieni di pensieri, rimorsi e problemi, mentre lei ci riempie colmando quei silenzi che altrimenti ci logorerebbero" Dico e prima di andare ogni prof mi fa una domanda riguardante la sua materia e quella di matematica mi fa fare un esercizio. La morte quando ho visto tutti quei numeri e lettere.

"Bene Signorina, la ringraziamo, è andata molto bene, e ho apprezzato molto il suo discorso" Dice la preside, e se sono piaciuta alla preside sono a cavallo! Sono senza fiato, esco insieme ai miei amici e fuori ci scateniamo. Filo fa esplodere una bottiglia di spumante e tutti mi abbracciano facendo foto e video.

"Sono fiero di te, sapevo c'è l'avresti fatta" Fisso il foglietto consegnatomi dal cantante, accompagnato da un mazzo di rose e una scatolina. La apro, e trovo un braccialetto, in argento con incisa la data della prima sera di Sanremo, ovvero la data del nostro primo bacio. Sono senza parole, sinceramente non credevo che Filippo Maria Fanti fosse una persona così dolce, e il tipo che regala qualcosa di così personale.

"Sono veramente stupita" Dico e lui mi guarda contrariato.

"Pensi ancora che sia freddo e stronzo?" Mi chiede ed io scuoto la testa baciandolo.

"Ti piace?" Mi chiede, io sorrido lasciando temporaneamente le rose e saltandogli in braccio.

"Ti amo" Gli sussurro all'orecchio e sul suo viso spunta un sorriso a trentadue denti.

"Guarda che ebete" Dice Lori meritandosi un pugno da parte del mio ragazzo. Dopo andiamo tutti a mangiare perché ormai tra un cosa e l'altra si è fatta l'ora di cena. Ci fermiamo al mc, dopo lasciamo mio padre e andiamo a casa di Mara per prepararci per la serata in hang over che faremo. Il piano è: discoteca e poi mare a vedere l'alba. Semplice senza troppe implicazioni. Metto un tubino, aperto sui lati, davanti si apre per la scollatura morbida e dietro sulla schiena lasciandomi più nuda che vestita.

"Sei troppo bella" Mi dice Filo, passando le mani sui lati scoperti del vestito.

"Lo so, vedremo stasera cosa succederà" Dico stuzzicandolo.

"In che senso scusa" Mi chiede ed io gli rido in faccia, c'è letteralmente cascato con tutte le scarpe.

"E chi lo sa" Dico prima di uscire andando verso la macchina.

"Sorpresa!" Urla Christian, uscendo da dietro la macchina. L'infarto del giorno l'ho preso!

"Auguri maturanda" Mi dice abbracciandomi.

"Sei molto bella" Mi dice arrossendo.

"Che hai, se non ti conoscessi potrei pensare che sei a disagio" Dico sorridendo, e lui scuote la testa spingendomi via.

"E tu sei sempre la solita scema" Dice prima di farmi entrare in macchina mentre Filippo sale subito dopo di me.

"Stai bene?" Gli chiedo, forse prima ho esagerato.

"Sì, ci divertiamo tutto qui, no?" Non ho capito la frase, forse ho la frequenza di traduzione sbagliata o una cosa del genere ma lascio correre; entriamo in discoteca prendendo il tavolo, e mentre Filo è seduto vado a prendere da bere. No ora quella frase mi sta uccidendo. Che vuol dire, ci divertiamo? Non ha senso. Appena mi volto lo vedo ballare con una bionda mezza nuda che si struscia da tutte le parti, mamma mia mo' le vado a tirare le extension, praticamente di plastica sta ragazza.

"Filo possiamo parlare un attimo?" Gli chiedo ma lui nemmeno mi guarda, nemmeno mi ascolta. Allora lo prendo per il polso trascinandolo fuori.

"Mi dici che cazzo ti prende per favore?" Gli chiedo.

"Sei tu che hai detto che non sapevi cosa sarebbe successo stasera, voglio lasciarti pieno spazio, tanto è solo un gioco per te, allora perché non posso giocare anche io" Dice sputando acido.

"Ma scherzi? Io stavo scherzando, e comunque reagisci proprio da persona adulta!" Dico incrociando le braccia al petto.

"Questo è quello che provo io ogni volta che tu sei con Christian"

"Chri è un fratello, non c'è e non potrà mai esserci un paragone tra te e lui" Dico

"Ti prego torniamo dentro, non rovinarmi la serata" Dico rientrando. Vado a ballare e vengo affiancata non solo da Filo che tra le altre cose muove il bacino da dio, ma da uno dei ballerini più bravi che conosca, Christian.

"Tutto bene?" Mi chiede all'orecchio, mettendomi le mani suoi fianchi ed io annuisco continuando a muovermi. Sono incazzatissima, come può una frase aver rovinato tutto?

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora