Capitolo 48

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"Chri, all'hotel, e grazie" Dico, sì sono una merda. Appena arriviamo scendiamo subito dalla macchina, letteralmente mi sento in fast&forious.

"Fil aspetta" Dico mentre lo vedo salire insieme a Shablo, Giulio e Lori.

"Vale che ci fai qui?" Mi chiede e nonostante il suo tono volesse sembrare in più neutro possibile, i suoi occhi si sono accesi esattamente come la prima sera a Sanremo.

"Sono qui per te" Dico.

"Sei stata chiara, vuoi stare con Christian" Dice lui cercando di entrare in macchina a testa bassa.

"No, cioè pensavo fosse così, o meglio lo speravo" Alla mia ultima affermazione storce il naso.

"No aspetta, quello che volevo dire è che ho provato a dimenticarti, ci ho provato tanto, ma ogni volta nonostante il mio cervello fosse con lui, il mio cuore pensava a te..."

"Vale..."

"Fammi finire, la canzone mi ha fatto piangere, pensare, soffrire e non sai quanto avrei voluto fermarmi, e ho paura per quanto ti voglio, eppure eccomi qui perché ti voglio ad ogni costo e se ho paura significa che ho qualcosa da perdere giusto? Ed io non voglio perderti"

"Vale io sono cambiato tanto, e questi due giorni ti ho vista, ti ho ascoltata ed ho capito la tua scelta"

"Fil dimmi cosa vuoi, non ci capisco più nulla" Gli dico cercando di capire dove voglia arrivare.

"Però sappi che se lo dico, non ti lascerò più andare"

"Voglio sentirlo" Dico.

"Vale io voglio te" Non mi lascia nemmeno un secondo e mi bacia, un bacio che aspetto da un anno, che durante queste settimane ho atteso tanto; labbra che finalmente mi stanno toccando, mani e braccia che mi stanno avvolgendo e un profumo che mi invade.

"Finalmente cazzo, c'è l'avete fatta" Dice Lori dietro di noi battendo le mani, ci stacchiamo facendogli il medio in contemporanea scoppiando a ridere.

"Che carini" Dice ed io inizio a rincorrerlo, poi vengo fermata per il braccio da Filippo.

"Ti ho detto che non ti avrei più lasciata" Dice baciandomi.

"Vuoi tornare con noi o con Christian" Mi chiede tra un bacio e l'altro.

"Credo di averlo già fatto soffrire abbastanza" Dico abbassando lo sguardo.

"Non è colpa tua, sapeva in cosa si stava imbarcando, però vedrai che si risolverà tutto, siete fratelli e si ritorna sempre in famiglia" Dice e mi allontano dal mio ragazzo per andare verso il ballerino.

"Chri" Dico.

"Lo so, fammi solo un favore, sii felice e se ti fa soffrire chiamami che gli spezzo tutte le ossa" Dice rivolgendomi uno di quei suoi bellissimi sorrisi, anche se so che dentro è a pezzi.

"Aspetta" Dico andandogli in contro abbracciandolo, lo stringo forte, poiché non so quando riuscirò a rifarlo, e qualche lacrima scende.

"Piccolina, non piangere, mai per nessuno" Dice prima di salire in macchina e partire. Lo guardo allontanarsi abbracciata dal cantante, Lori e Giulio.

"Andiamo a prendere le tue cose in hotel?" Chiede Lori.

"Sì, però facciamo presto che se no non ci arriviamo più a Milano" Dice Shablo.

"Sì, voi iniziate ad andare io avviso il mio capo" Vengo accompagnata in hotel e mentre gli altri vanno nella mia camera, io vado in quella di Alessandro.

"Ciao bella, vai già via?" Mi chiede dopo avermi abbracciata.

"Eh sì, tanto ci vediamo lunedì a lavoro no?"

"Sì certo, come ti è sembrata come esperienza?"

"Piena di emozioni" Dico sorridendo leggermente, ricordando l'intensa settimana passata.

"Va bene, sappi che sei stata una delle migliori apprendiste avute, e sei molto brillante farai strada, fai buon viaggio e spero di fare altri Sanremo con te" Dice prima di chiudere la porta, ed io torno verso la mia camera. Sono grata dell'esperienza, ma non posso dire di essermi concentrata al massimo, però negli articoli ci metterò l'anima, come in tutto quello che scrivo.

"Ma che fate?" Chiedo ai ragazzi, che si stanno lanciando i miei vestiti.

"Catena di montaggio così facciamo prima" Mi dice Lori.

"No ora tutti fuori, da sola faccio prima" Dico cacciandoli vedendo tutti i vestiti appallottolati nella valigia, che scempio.

"Hai imparato a farla da sola" Afferma il cantante.

"Sono cambiate tante cose" Gli rispondo.

"Posso restare?" Mi chiede Fil, ed io annuisco in risposta.

"Hai ancora la collana" Dico indicando il suo collo.

"Sì, mi aiutava a cantare, era il collegamento più vicino a te che avevo e uno dei ricordi più importanti" Dice aiutandomi a piegare alcuni vestiti. Lo bacio.

"E questo per che cos'era" Mi chiede sorridendo.

"Semplicemente grazie" Dico e lui mi ribacia facendomi stendere sul letto lanciando per terra i vestiti rimanenti.

"Dimmi di fermarmi e lo faccio" Dice, in risposta lo bacio.

"Finalmente! Li avete cuciti uno ad uno i vestiti" Ci chiede Lori incrociando le braccia al petto.

"Una specie" Risponde il cantante facendomi l'occhiolino. Appena arriviamo a Milano Filippo mi sveglia dal coma, stavo già iniziando a recuperare le ore di sonno di quelle settimane.

"Vieni a casa con me?" Mi chiede ed io lo guardo stupita mentre con un braccio mi tiene il fianco.

"Sì" Rispondo semplicemente. Appena entro, mando un messaggio a mio padre e mi butto su quello che era il nostro letto.

"Fil, è ancora il nostro letto?" Gli chiedo, alzando mezzo busto verso la sua direzione che si sta prendendo i vestiti per farsi la doccia.

"È sempre stato solo nostro" Dice.

"Vieni con me così facciamo prima?" Mi chiede ed io annuisco. Dopo la doccia inizio a disfare le valigie, e tra le cose di Filippo trovo un foglio. Con il titolo – Tema sull'esperienza lavorativa con il cantante Irama- Non ci credo l'ha conservato. 

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora