Capitolo 46

175 5 0
                                    

"Sì può sapere a chi è dedicata?" Chiede un altro. Ma cazzi suoi no?

"In realtà no perché è molto personale, e preferisco che le persone la facciano propria, senza alcuna influenza"

"E la collana" Chiede qualcun altro, posso dire tutte domande utili.

"Preferisco non dirlo" Dice.

"Quando hai scritto la canzone?" Chiedo io, e mi sorride, sì l'ho salvato da altre mille domande assolutamente stupide ed inutili.

"La prima canzone che ho scritto nel 2024, una delle più difficili, ero in Salento, e con Giulio è uscita prima la musica, poi le parole; è stato costruttivo, mi ha aiutato a capire tanto di me e di quella persona" Dice, ecco proprio quello che non volevo sentire. Passano anche gli altri artisti e per le cinque del pomeriggio finiamo. Appena arrivo davanti all'hotel trovo Chri ad aspettarmi.

"Piccola" Dice lui ed io gli salto addosso.

"Ti prego portami a dormire" Lo supplico appoggiandomi al suo petto, lui mi prende mo' di sposa e una volta davanti al letto mi adagia delicatamente, e si accoccola con me. Dormo fino alle sette e mezza, poi iniziamo a prepararci per la seconda serata; indosso un vestito blu mare lungo con lo scollo a v, le spalline sottili e tacchi del medesimo colore, con i capelli sciolti tutti boccolosi.

"Non mi hai detto come è andata con Irama" Dice Chri.

"Bene, ci siamo visti poco, e la canzone beh" Dico non sapendo bene come continuare.

"Lo so che parla di te"

"Mi dispiace Chri, io non..."

"Tranquilla, adesso andiamo" Dice prendendomi la mano, per uscire dalla stanza. Anche stasera Filippo viene annunciato, ma sta volta quando mi vede non sorride più, entra nella canzone totalmente, stringendo tra le dita la mia collana; piango e sì mi sto facendo di nuovo sopraffare dalle emozioni. Chri mi prende la mano, proprio mentre parte il suo acuto che mi distrugge proprio come la sera prima. Non posso cedere, non ora, non con il mio ragazzo di fianco.

"Chri scusa vado un attimo in bagno" Dico, una volta che Irama è uscito di scena; e no, non devo andare ad incipriarmi il naso, anche se sarebbe il caso di togliere tutto il mascara colato, ma ho bisogno di una sigaretta. Lo trovo ad aspettarmi.

"Che ci fai qui" Gli dico.

"Potrei chiederti la stessa cosa" Mi risponde avvicinandosi a me, passando le sue dita sotto i miei occhi, togliendomi le lacrime e il mascara colato.

"Ti prego smetti di fumare" Mi dice, ma io scuoto la testa.

"Tu smetti di cantare di noi" Gli scappa una risata acida.

"Non dirmi cazzate" Mi risponde.

"Cosa ti devo dire? Sì sto male, sì ti amo ancora, sì ti bacerei seduta stante" Dico, ma che cazzata che sto facendo?

"Fallo" Mi risponde lui sempre più vicino al mio viso.

"No, ho Chri, lui mi piace, e poi c'era una ragione quella sera, e c'è anche adesso"

"Ti chiedi mai come sarebbe stato se io e te invece di mollare avessimo lottato?" Dice guardandomi con gli stessi occhi lucidi di quella sera, nel frattempo nella mia testa passano le parole della canzone – cado ma in fondo me lo merito, il fondo è così gelido tu sorridevi, cercavi un modo per proteggermi però non c'eri quando volevo che tu fossi qui – capisco queste parole perché non le ha provate solo lui, il mio cuore dice di seguirlo, ma la testa mi ricorda tutte le lacrime versate.

"No Filo, sto con Christian adesso" Stringe i pugni, senza dire nulla si volta e fa per tornare nel teatro.

"Almeno anche se non mi vuoi più, fai pace con Lori, ti vuole bene, gliel'ho chiesto io di non dirtelo" Dice, per poi andarsene. Ho fatto la scelta giusta, ma di nuovo come quella sera mi sento uno schifo.

POV CHRISTIAN

Ho sentito tutto, ho visto tutto, ma lo avevo messo in conto quando ci siamo messi insieme, sapevo già di non essere Irama, ma pensavo di riuscire a farglielo dimenticare, sono incazzato, ma non posso dare la colpa a lei. Ora posso fare due cose, tenermela per me ed essere egoista, oppure fare il fratello maggiore che sono sempre stato e aiutarla a ritrovare la felicità. Mentre torniamo in hotel la voglia di parlarle è tanta, anzi parecchia, però finché posso tenerla accanto a me lo farò, perché sicuramente dopo Sanremo non ci sarà più una relazione e non credo nemmeno più un'amicizia.

POV VALENTINA

Stasera c'è la terza serata e mi sento una trottola impazzita che passa da un camerino all'altro per le interviste. Si fa presto l'orario di andare all'Ariston ed io sono pronta come un orologio svizzero, con il mio bellissimo abito nero tutto pagliettato modello donna greca, mi dà vibes antiche non so perché. Ho scritto a Lori, continuando a pensare a Filo e tutti i pensieri mi si accalcano in testa. Stasera metà degli artisti presentano l'altra metà, sì è contortissimo sembra che Amadeus si sia divertito ad inventare sto regolamento assurdo.

"Irama" Mi risveglio assorta dai miei pensieri, e lo vedo scendere le scale accompagnato dalla base della nostra canzone. Vederlo e sapere che nonostante tutto sia irraggiungibile ed incazzato con me fa male. Mentre presenta Angelina sorride ma i suoi occhi sono tristi, ed il mio cuore batte all'impazzata come se volesse uscire dal mio petto e salire su quel palco. Mi volto verso Christian, sono una merda, ho un ragazzo fantastico al mio fianco ed io vado a pensare all'unica persona con cui non posso più stare. Come da tradizione vado a schiarirmi le idee, fuori dal teatro; sta volta Filippo non c'è, al contrario trovo Lori. Gli vado in contro abbracciandolo.

"Mi manchi" Gli dico e lui ricambia l'abbraccio lasciandomi un bacio sulla testa.

"Mi dispiace" Mi dice.

"L'ho capito, ho parlato con lui, e l'ho fatto incazzare"

"Sai anche tu che è impossibile"

"No Lori, l'ho deluso, gli ho detto che sto con Chri e non lo lascio"

"Sai, siete stati tanto male entrambi, ma lui senza la musica tende a tenersi tutto dentro, quindi per lui è stato peggio si è logorato fino al midollo, perché sa di aver fatto una cazzata enorme, e sa anche che tu lo hai lasciato per il suo bene, ma ora è tornato qui per te, la canzone è vostra, con una consapevolezza diversa"

"Lo so Lori, lo conosco anche io e credimi ogni sua parola mi arriva dritta al petto, ma non posso ricadere negli stessi errori, non ho la certezza che non riaccadrà, ed è anche per lui, se è stato così tanto male" Dico prima di tornare nel teatro per vedere il resto della serata. Mi è mancato sta sera vederlo, sentirlo, parlargli anche se aver fatto pace con Lori è una delle sensazioni più belle. La sera dopo sempre la stessa scena, ma con un vestito diverso, color carne tipo quello di Zendaya alla premier di Dune, solo che lei è Zendaya e io sono io. Filippo viene annunciato e sta volta entra già con sorriso amaro in faccia e mi guarda fin quando non parte la base, stringendo la mia collana. Non so come faccia ma le sue parole sono proiettili, ogni volta la stessa reazione, ogni volta rivedo noi su quel palco. Ma non esco, perché so che lui mi sta aspettando. 

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora