Capitolo 34

238 6 0
                                    

"Te l'ho detto, hai già il tuo lavoro"

"Non provare a finire la frase" Mi interrompe.

"Scusa" Dico abbassando lo sguardo.

"Io ti perdono solo se impari a dirmi tutto, io voglio sostenerti, ma se non so cosa ti passa per la testa come faccio?" Mi chiede prendendomi il viso tra le mani. Io annuisco e gli racconto tutto, le lacrime, le tachicardie e le notti insonnie. La mattina dopo prendiamo un aereo di quattordici ore.

"Promettimi che non mi lasci la mano ti prego" Mi chiede, io rido alla sua affermazione, so che è da bastardi ma vedere la sua faccia terrorizzata è divertentissimo.

"Vaffanculo" Dice voltando la testa verso il finestrino, però appena sentiamo l'aereo partire la sua mano raggiunge la mia velocemente stritolandomela, prima di cadere in un sonno profondo. Qualche ora dopo veniamo svegliati da Giulio per l'atterraggio. Fuori dal aeroporto ci aspetta una macchina per portarci alla villa; una villa che frequentano da sempre, praticamente la loro seconda casa. Comprende più di sei stanze da letto, una cucina enorme e un salotto con vista su piscina, praticamente la casa delle vacanze di Barbie. Scontato dire che me ne sono innamorata, per l'occasione ho portato anche qualche bel costume e vestitino.

"Ti piace?" Mi chiede Alessandro, ed io in risposta annuisco incantata. Vado subito nella mia camera, e sistemo le mie cose nell'armadio, visto che starò qui cinque giorni, mentre Fil tre settimane.

"Vale noi iniziamo a registrare qualcosa va bene?" Mi chiede Giulio entrando in camera.

"Posso venire anche io?" Gli chiedo innocentemente, e lui annuisce ridendo. Veder lavorare Filippo credo che sia e sarà sempre uno dei più grandi onori che potrò mai avere, quando canta si forma una magia, che fa sentire accolti capiti, ogni parola sempre scritta per chi l'ascolta. La sera andiamo in un ristorante, a quanto mi dicono molto famoso, allora mi metto qualcosa di speciale per un'occasione speciale: un vestito che mi arriva poco sopra la coscia, la scollatura è profondissima praticamente è coperto solo il seno, e le spalline sono delle catene in oro (non vero ovviamente).

"Ma sei bellissima" Mi dice Lori mentre arrivo alla macchina. Filippo scende dal sedile per guardarmi meglio facendomi fare un giro su me stessa.

"Non sai cosa ti farei" Mi dice all'orecchio ed io arrossisco quando la sua mano dal mio fianco passa più in basso.

"Quando ti ha visto gli si sono illuminati gli occhi" Mi sussurra Lori all'orecchio, mentre Filo mi tiene la coscia. Appena arriviamo ci fanno sedere ad un tavolo vicino ad una cascata illuminata, è un posto veramente appariscente, in ogni tavolo c'è sempre qualcosa che richiama l'oro, grandi e colorate luci, e tanto rumore. Non ci sono per niente abituata, osservo Filo mentre ordina che sembra essere di casa, e vedendomi a disagio ordina per entrambi.

"Vale non ti muovere mai dal tavolo chiaro?" Mi dice mentre aspettiamo i piatti.

"Perché?"

"Perché sei troppo bella, poi con quel vestito..." Dice facendo scendere lo sguardo sul mio corpo mordendosi il labbro. Ma che ha stasera, è in astinenza?

"Filo se devo alzarmi mi alzo" Dico decisa.

"Allora mi costringi ad accompagnarti ovunque" Mi dice chiudendo il discorso; ha intenzione di tenermi la manina mentre faccio pipì? Perfetto. La serata passa e nonostante si parli spesso di lavoro è comunque un bel momento. Alle tre del mattino rientriamo in villa ed io crollo dal sonno mentre i ragazzi ricominciano a suonare. Verso le cinque sento una presenza di fianco a me che mi abbraccia baciandomi il collo.

"Hai finito ora?" Gli chiedo e lui annuisce continuando a lasciarmi baci ovunque.

"Ti sta piacendo qui?" Mi chiede qualche ora dopo quando ormai nessuno dei due riesce più a dormire.

"Mi sembra di vivere in una fiaba" Dico chiudendo gli occhi rilassandomi sotto il suo tocco.

"E in questa fiaba chi è il tuo principe" Mi chiede serio.

"Vuoi sapere se ti ho perdonato?" Gli chiedo arrivando al punto.

"Sì" Mi risponde lui.

"Lo saprai solo alla fine, devi lasciarmi pensare..." Dico e lui annuisce con uno sguardo deluso e sconfitto. Mentre faccio colazione sentiamo suonare alla porta.

"Filo!" È una voce di ragazza. Mi alzo di scatto dalla sedia andando verso la porta.

"Mi hanno detto che eri tornato e non potevo non venirti a trovare" Dice la ragazza abbracciandolo. Ho molte domande alla quale voglio immediatamente una risposta. Ovviamente è una bellissima ragazza uscita da un catalogo di una rivista di moda, non posso manco paragonarmi perché sarei la strega di Biancaneve in confronto. Ha il vitino così piccolo che riesco a tenerlo in una mano, capelli scuri lucenti, occhi marroni e la pelle lucidissima, insomma è praticamente una dea.

"Vale lei è Chiara un'amica, Chia lei è Valentina, la mia ragazza" Dice e mi rende parecchio felice mettere a conoscenza di tutti i rapporti tra i presenti.

"Molto piacere" Dice porgendomi la mano.

"Mi chiedevo se potessi rimanere, perché non sono riuscita a trovare un posto libero..." Gli chiede e ovviamente accetterà, mica può lasciarla in mezzo ad una strada, anche se l'idea mi è passata per la mente.

"Sì certo tanto c'è spazio per tutti" Dice facendola entrare.

"Posso avere la camere dell'altra volta?" Perché c'è stata un'altra volta?!

"Ci stiamo io e Vale in quella, però puoi prendere quella accanto" La giornata cominciata benissimo sta prendendo un risvolto di merda.

"Ei" Mi dice il cantante fermandomi mentre mi preparo i vestiti da mettere.

"Cosa ei" Dico scostandomi dalla sua presa.

"So che ti dà fastidio"

"No macché è un amore di ragazza sono felicissima che starà ad un muro da noi" Dico sarcastica.

"So che stai pensando ma io sono qui con te, voglio te" Dice abbracciandomi da dietro.

"Filo ricordati solo una cosa: sei in prova non ti conviene fare il coglione" Dico prima di infilarmi in bagno.

POV FILIPPO

Per lei sono sul filo del rasoio, e l'arrivo di Chiara non è proprio del tempismo giusto. Tra me e lei c'è stato qualcosa, ma nulla di serio, ma se Vale lo scoprisse sarei morto, non vorrebbe nemmeno più vedermi, e non posso permettermelo.

"Lau, ti prego non dirle di noi" Dico alla ragazza.

"Certo Filo" Dice semplicemente, e sinceramente non credo che sia del tutto in buona fede, ho paura e lei lo sa. Per pranzo andiamo in un posto tranquillo, Vale è bellissima come sempre, ma non riesco nemmeno a guardarla negli occhi per la paura che capisca tutte le cazzate che ho fatto e che potrebbe meritare di più.

"Filo tutto bene?" Mi chiede Chiara, io annuisco solamente. Ci portano il vino e non so come il bicchiere di Chia finisce sui miei pantaloni, insieme a lei. 

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora