Capitolo 30

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"Grazie, io ti..." Dice ma si blocca, ed io esco dalla stanza. Sì me lo stava per dire, quelle tre parole che mi terrorizzano, perché una volta dette non potrò più tornare indietro, e benché meno riuscirei a dimenticarlo.

"Tutto bene?" Mi chiede il fotografo.

"Sì la solita ansia, ma spaccherà tutto" Gli dico vedendolo uscire dal camerino. Il concerto inizia, è tutto buio, tutti sono al proprio posto, ed io sono a vista di Filo; ha espressamente chiesto che io stessi qui, non so perché, ma so che una visuale migliore per vedere un concerto non c'è l'avrò mai più. Questo concerto racchiude tutta la sua carriera, e quando arrivano le mie canzoni preferite le urlo a squarcia gola insieme a lui, passando album per album, il mio preferito? Ovviamente – Giovani –

"Questa sera è una sera molto importante..." Dice.

"Sono grato, che siate qui, e questa canzone la dedico a tutti i giovani per sempre" Dice al che urlo, spaventando il microfonista.

"Questa è la canzone che più sento adesso, fa sempre parte di – Giovani – e la dedico ad una persona con la quale ho fatto da poco tre mesi, - sceglimi-" Sono io? Sì sono palesemente io cazzo. Lo amo? Sì, perdutamente. Lo sceglierei altre mille volte? Sì senza alcun dubbio. Piango come una fontana, altro che ti amo, nonostante non c'è lo siamo mai detto chiaramente, è ovvio, lo abbiamo sempre pensato. Appena finisce il concerto mentre scende dal palco mi afferra la mano e mi trascina con lui.

"Filo è stato magico" Gli dico mentre siamo soli nel camerino, gli altri ci aspettano fuori, ma lui è immobile davanti a me.

"Stai bene?" Gli chiedo ridendo. Lui mi abbraccia facendomi volteggiare per aria.

"Filo!"

"Ti è piaciuto?" Mi chiede.

"Il concerto più bello alla quale io abbia mai assistito"

"Momento preferito?" Mi chiede, ovvio che so dove sta andando a parare.

"Me lo vuoi far proprio dire" Lui sorride annuendo appoggiando la fronte alla mia.

"Filo è stato bellissimo... ti amo" Gli dico lui sorride come un bambino al parco giochi.

"Ora sono veramente felice, durerà poco però ora lo sono" Dice, poi mi prende la mano e usciamo fuori dagli altri. Dopo una breve partita a beer pong andiamo a mangiare.

"Andiamo in hotel?" Mi sussurra all'orecchio verso le due. Lori mi guarda con lo sguardo compiaciuto e io gli tiro una gomitata.

"Va bene" Gli dico e mi bacia.

"Sai questo è uno dei miei momenti preferiti"

"Ovvero?"

"Dopo il aver fatto l'amore, c'è un momento in cui non sento più il cuore, c'è calma come dopo un concerto, in cui senti solo le persone, è il mio silenzio" Mi spiega. Dev'essere brutto avere pochissimi momenti di calma, e silenzio, d'altro canto posso capirlo, gli unici momenti in cui non ho pensieri è quando lo ascolto, è l'unico che riesce a non farmi pensare a tutto ciò che ho attorno.

"Ti prego dimmi a che pensi"

"No Filo, questo momento è tuo" Gli dico, non sono una che parla volentieri di sé, né tanto meno dei suoi problemi; so che lui soffre il fatto che non gli parli, ma lo faccio per non appesantirlo ulteriormente.

"No è qui che sbagli, questo momento è nostro" Dice facendomi sciogliere completamente. 

Paranoia - Irama-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora