Riccioli corvini

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Nota autrice pt. 1

Ve propongo un gioco, così almeno compensiamo ai TRAUMI de 'sta storia.

Provate a indovinà i vari punteggi dei personaggi.

E vediamo se ci avete azzeccato!

Un bascino!



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Non avevo la più pallida di come comportarmi e men che meno di cosa pensare della scena che avevo davanti.

Max era ancora accasciato a terra, a stringersi alla pancia dolorante, con le lacrime agli occhi, un energumeno di almeno un metro e ottantacinque, dal peso che sicuro raggiungeva i cento chili, era stato messo a terra da una ragazza terribilmente magra e piccolina, dallo stile gotico e dark, che adesso gli stava sibilando contro come un serpente.

«Com'è che ogni giorno riesci sempre a dimostrarmi che sei più coglione di quanto tema?» gli disse. Aveva una voce così femminile e aggraziata che, nel sentirla, dubitavi davvero provenisse da lei, vista l'espressione in perenne stato d'acciglio e di ira e il suo look tutt'altro che conformista. Quasi sospettai una fatina si fosse nascosta sotto i suoi lunghi capelli grigi e stesse parlando al posto suo. «Che cazzo ti metti a gridare in quel modo? Che vuoi combinare altri casini? Non ti bastano tutti quelli che già produci solo respirando?»

Sollevai le sopracciglia, stupefatta.

«Amore...» gracchiò Max, ancora preda del dolore. «Ma... perché? Lo sai... chi è quella ragazza... com'è che-»

«Certo che so chi è, lo so decisamente meglio di te, proprio per questo te sto a di' che stai a fa' il coglione» ringhiò lei, il volto inferocito. «Tu manco conosci la storia per bene, te limiti a leggere i post su Facebook e i commenti deficienti dei settantenni che danno la causa de tutti i problemi del mondo ai vaccini e le scie chimiche. Sei così scemo che per anni hai creduto sul serio alla teoria che Avril Lavigne fosse stata sostituita da una sosia e te piace pure pensa' de esse in diritto de spaventatte così per una tizia che manco conosci?»

«Wow» sentii dire accanto a me da Dory, che aveva iniziato ad applaudire insieme al suo gemello.

«Come al solito, Minnie se conferma la migliore» proseguì Dorian, quasi commosso fino alle lacrime.

«Stronza totale al cento per cento, per questo è 'na gnoccolona anche lei.»

«Me farei sbatte da lei come Thaty sbatte l'albume delle uova.»

Persino in un momento simile erano capaci di farmi sorridere, non potevo crederci.

«Minnie, amore...» singhiozzò Max, mentre tentava di risollevarsi in piedi. «È normale spaventasse se ti ritrovi la figlia de un-»

«La figlia de cosa?» Lo interruppe Minnie con voce funesta. «Che me stai a di' che basta nasce da uno stronzo per esse automaticamente stronzi a propria volta? Allora vatte subito a buttà in discarica, testa di cazzo, perché in tutta la sua vita di merda quel lurido del tuo babbo ha saputo solo collezionà malattie veneree una dietro l'altra andando a puttane e schizzandosi merda in vena.»

Ignobili affettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora