«Famme capi', gemella mia con la vongola, quindi ade' sei diventata 'na donna?»
«No no, gemello mio coi coglioni, io so' sempre stata 'na donna, che ti credi, solo che ade' me esce il sangue pure dalla patata come ad alcune de noi donne. Perché mica tutte ce l'hanno, il ciclo, però non vol di' che non so' vere donne, oh.»
«Ade' capisco perché la mamma ce diceva sempre che le donne so' molto più forti degli uomini. Un omo manco saprebbe resiste un minuto, se glie uscisse il sangue dal pipo.»
«Tranne Dante, a lui sta a usci' comunque a furia de martellasse i coglioni. C'ha pure lui il ciclo, ormai, solo che se lo sta a provoca' da solo col martello e non s'è mai fermato da due mesi.»
«Quindi Dante mo' è 'na donna?»
«Nono, gemello mio coi coglioni, Dante non sarà mai 'na donna. 'Na donna, una vera donna, non sarebbe mai stata così cogliona da chiama' una sconosciuta pluriomicida.»
«Vero, gemella mia con la vongola, verissimo. C'è un motivo se Minnie in una botta sola ha fatto più punti de lui in tre settimane.»
«Pure Maxinculo ne ha fatti più de lui in una botta sola, se è per questo.»
«Ora che ce penso, pure Rosemary ne ha fatti più de lui in una botta sola.»
«Tutti hanno fatto più punti de lui in una botta sola, gemello mio coi coglioni.»
«Semo noi a esse prodigi o è lui che è solo coglione?»
«Tutt'e due, gemello mio coi coglioni, tutt'e due. Meno male che c'era Thaty, oggi, sennò me sarei stata giù per tutto il tempo, triste, sola, disperata, a sentimme incompresa perché sputavo sangue dalla mia vongola. Avrei sviluppato sicuro i primi sintomi omicidi di quegli adolescenti che entrano nelle scuole e sparano a tutti, me sarei iniziata a droga' a quattordici anni e avrei smarrito la retta via per colpa della mia vongola che sputa sangue.»
«Vero, vero, ce lo dicevano a scuola 'na volta, che 'ste robe possono traumatizzatte a vita se non le affronti bene. Come quella storia di quella ragazza là, ricordi, Dory?»
«'Na pora crista che s'è trovata ad affronta' il suo primo ciclo da sola, abbandonata da tutti, a soffrì spaventata e terrorizzata, tremante sul suo letto sporco de sangue, a piagne come 'na poppante senza avecce nessuno con cui parla'.»
«Già, già, e poi aveva finito pe' ammazza' tutta la sua classe con un machete.»
«Ho rischiato de perde la mi' strada de bontà, meno male che c'era Thaty, davvero.»
«Grazie al cielo, Thaty è così buona da ave' voluto sta' con noi pure con la presenza de quello stronzo.»
«Già, già, 'na cosa non così scontata, eh.»
«Vero, gemella mia con la vongola, verissimo. Non tutti avrebbero accettato de esse costretti a rincontrare uno stronzo che li ha chiamati plu-ri-o-mi-ci-da, solo per il bene de du' bambini puri e innocenti.»
«De cucinacce a ogni domenica i piatti che ce piacciono de più, anche.»
«De aiutacce coi compiti fino a facce prendere 'na A+, anche.»
«Accettando di rincontrare così lo stesso stronzo che l'ha chiamata plu-ri-omi-ci-da, anche.»
«Grazie al cielo che c'è Thaty.»
«Meno male, forse co' lei riusciremo a cresce su bene, mica come usciremmo se cresciuti solo da uno che chiama gli sconosciuti plu-ri-o-mi-ci-da.»
«Certo, sempre che Dante riuscirà prima o poi a infarcilla come Thaty ha infarcito il tacchino che avemo magnato, gemella mia con la vongola che sputa sangue.»
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Ignobili affetti
ChickLitAgatha e Lawrence sono figlia e padre e il loro era un amore talmente profondo da non lasciarsi fermare nemmeno dal grande ostacolo che li separava: i loro rispettivi segreti. Insieme, infatti, avevano riscoperto l'incanto e la meraviglia dell'affet...