Lasciai il ragazzo addormentato, avevo bisogno di una doccia. Quando tornai in stanza di lui non c'era più traccia. "Ma guarda questo." Borbottai mentre mi vestivo.
Scesi di sotto per prendere un'altra bottiglietta d'acqua e lo trovai intento a tagliare della frutta e metterla nel frullatore, appena mi vide fecce un cenno di saluto. "Stefano e Marta sono usciti poco fa, se hai bisogno chiamami pure." Disse facendo partire il frullatore, sembrava un altro ragazzo, troppo serio per essere quel ragazzo che fino al giorno prima mi scopava con desiderio.Presi la bottiglietta e gli fecci un okay con la mano e uscì dalla cucina, avevo ancora la gola in fiamme e non avevo voglia di parlare con nessuno e a quanto pareva la sua compagnia era un dovere nei miei confronti. Presi l'antibiotico e mi cambiai, una passeggiata non poteva micca peggiorare la situazione. Scesi di sotto e il ragazzo stava guardando la TV, il nervoso mi salì alle vene. "Sto uscendo." Dissi aprendo la porta d'ingresso. "Se è qualcosa chiamami." Richiusi la porta alle mie spalle, tanto non avrebbe fatto la differenza se stavo lì ad aspettare la sua risposta, era impegnato a guardare quella stupida TV.
Il paesino non era molto grande, intravvidi pure i due manager intenti a gustare la loro colazione davanti ai loro rispettivi PC, alzai il cappuccio per non essere riconosciuto da loro.Arrivai ad un parco non molto lontano dalla piazza era carino e pieno di gente, mi sedetti su una panchina libera vicino al laghetto dove alcuni bambini stavano dando da mangiare alle anatre.
Presi il mio telefono per scattare qualche foto al passaggio quando comparve il nome di Marco sullo schermo. "Dove sei?" Domandò con il fiatone. "Al parco, perché?" Gli chiesi annoiato, lo sentì riprendere fiato." Ti sto cercando e tu sei tranquillo al parco?" Domandò esasperato. "Nessuno ti ha detto di venirmi a cercare." Gli risposi infastidito, lui sbuffò. "Sei un incosciente." Borbottò e notai la sua figura in lontananza che si stava guardando intorno. "Sono davanti a te." Dissi infastidito chiudendo la chiamata. Non potevo nemmeno aver cinque minuti per me. "Ti sembra modo di uscire di casa?" Chiese guardandomi dalla testa ai piedi, perché com'ero vestito? Lui con nonchalance mi avvolse una sciarpa intorno al collo. "Così va bene." Disse sedendosi accanto a me. Prima fa l'indifferente e poi il ragazzo innamorato? Bah mi farà venire l'emicrania. "Dovremmo tornare." Disse alzandosi, ecco un nuovo cambio d'umore. "Non ho bisogno del babysitter. Quindi vai." Dissi infastidito, il freddo mi stava dando fastidio alle corde vocali, Marco se n'è accorse "Non ti lascio qui al freddo rischiando che tu mandi a fanculo completamente la tua carriera per un capriccio di merda." Disse tirandomi per un braccio e facendomi alzare con la forza dalla panchina, mi trascinò così fino all'uscita del palco, sembrava arrabbiato e non capivo il perché. "Lo sai vero ché la mia carriera è già andata a fanculo?" Gli chiesi accarezzandomi dove fino un momento prima la sua mano mi stava stringendo, lui sospirò rassegnato. "L'altro giorno ho mandato una tua traccia a Baglioni" disse camminando verso casa, alzai un sopracciglio, Baglioni? "Anche l'anno prossimo sarà lui a presentare Sanremo." Rispose alla mia domanda silenziosa. "E quindi?" Gli chiesi incredulo, Sanremo? Di nuovo? "Gli ho chiesto un piccolo favore..." Disse grattandosi la tempia e girandosi verso di me. "Spero che non sia quello che sto pensando Mengoni." Dissi fulminandolo con lo sguardo. "Ale gli sei piaciuto. La canzone gli è piaciuta. Ho già chiamato Dario ed è felicissimo pure lui di collaborare in questo progetto! Ovviamente hai un anno a disposizione, quindi hai tutto il tempo per prepararti." Disse regalandomi un sorriso, eravamo fermi in un parcheggio vicino a casa sua. "Non ci credo che tu non mi abbia chiesto se lo volessi fare." Dissi scuotendo la testa ancora incredulo, lui mi appoggio le mani sulle spalle. "Perché sapevo che mi avresti detto di no.-mi guardò come se fossi un cucciolo- io credo in te Ale." Quelle parole mi salirono alla testa. "Tu credi solo a quello che vuoi tu. Io non sono pronto ad affrontare queste cazzate nuovamente. Non voglio essere il pagliaccio di turno." Dissi con rabbia staccando le sue mani da me. "Smettila di intrometterti nella mia vita. Non sei nessuno per me." Gli urlai contro parole che non pensavo minimamente, ma ero stufo dei suoi cambi d'umore e questa cosa che aveva fatto per me fu la goccia che fecce traboccare il vasoEntrai in casa trovandomi Stefano in salone. "I testi sono finiti. Domani torniamo a Milano e non voglio storie." Gli urlai contro salendo gli scalini più veloci che potevo. "Ale! Aspetta." Sentì il ragazzo che avevo lasciato al parcheggio che mi richiamava, ma l'unica risposta che gli diedi fu quella di chiudermi dentro la mia camera. Lo senti bussare "aprì questa cazzo di porta." Disse urlando, senti qualcun altro digli di darsi una calmata, ma lui continuò a bussare con agitazioni. "Ale non mi puoi trattare così. Non ho fatto niente per meritarmi questo da te. Ho voluto solo aiutarti." Aiutarmi? Sul serio? Incominciai a preparare la mia valigia e a prenotare un volo che per mia fortuna trovai proprio per quel pomeriggio.
"Non credi di esagerare?" Domandò Stefano appena salimmo in macchina, anche lui riusci a prendere un biglietto per il mio stesso volo. "Non voglio più vederlo." Dissi senza dargli una risposta concreta.
Volevo solo riabbracciare mia madre e dimenticarmi di quel ragazzo.(Sanremo 2019)
"1 2 3 prova.." la mia ansia sta salendo.
Il tecnico mi guarda come sé fosse già stufo di me "Riprova" Dice come se non avessi già ansia.
"1 2 3 prova.." il terrore mi sta salendo.
"Alessandro più energia." Ecco che ci risiamo non và neanche stavolta.
"1 2 3 PROVA." Ecco la mia voce ha vibrato troppo.
"Sentì ragazzo. Qui ci vuole impegno. Non siamo ad un concerto di Paese, siamo a Sanremo non l'hai ancora capito?" Ecco i soliti insulti. Lo so bene che sono a Sanremo. Il mio primo Sanremo da big.
L'ansia continuava a salire.
Tra poco non sapevo dove sbattere la testa.
Salire su quel palco significava realizzare un sogno, un sogno che qualcuno in qualche modo mi ha costretto ad esprimere.
Sapevo che con la mia traccia non sarei riuscito a spaccare le classifiche, c'erano troppi nomi che avevano un vantaggio enorme tra cui; il Volo, Ultimo, Anna Tatangelo, la Bertè e tanti altri. Io ero solo un piccolo artista che cercava di evolversi nel mondo della musica e stare tra i big, vincere Sanremo Giovani era già stato un traguardo."Ehi Alessà hai già finito le prove?" Gianluca, del Volo si avvicinò a me abbracciandomi le spalle.
Lo guardai mortificato "Si, sto giusto tornando in Hotel"
"Azz sono andate così male?" Chiese dispiaciuto.
"Purtroppo si."
"Dai che domani andranno meglio." Disse sorridendo.
Mi venne da ridere "Lo spero essendo le prove generali."
"Oh ma guarda chi sta arrivando mister perfezione." Disse con tono sarcastico guardando davanti a sé.
Lo guardai incuriosito "Perché chi hai visto?" Segui lo sguardo di Gianluca e i miei occhi non potevano credere a ciò che stavano guardando, quel ragazzo non lo vedevo ormai da un anno e mezzo. "Marco Mengoni. È arrivato in anticipo a quanto pare. Sapevo che doveva arrivare dopodomani per le prove." Disse curioso il giovane accanto a me.
"Accidenti." Dissi ad alta voce senza rendermene conto.
"Lo conosci?" Mi domandò incuriosito.
Purtroppo.
Lo guardai a mia volta "Non di persona." Mentì, avanzando per non farmi vedere dal presentatore e dal suo accompagnatore, dimenticando indietro Gianluca che a quanto pareva si era fermato a salutarli.
"Mahmood aspetta. Che c'hai il turbo? Aspettami." Mi urlo Gianluca.
"Muoviti." Dissi fermandomi e mai l' avessi fatto. Trovai Marco che mi guardava con uno sguardo misto di emozioni, il suo viso era teso come se fossi l'ultima persona che avrebbe mai immaginato di vedere, sembrava stupito e quasi imbarazzato perché le sue guance divennero leggermente più rosee.
Era più bello di quanto mi ricordassi e ciò mi rese paonazzo e nervoso.
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MAGNETS
FanfictionLo guardo è il suo corpo è come una calamita, mi attrae come il nettare per le api.