Liverpool, Eurovision Song 2023
Ritrovarmi di nuovo all' Eurovision mi diede una sorta di smarrimento.
Ero felice, emozionato, ma avevo anche molta paura. Un conto era gareggiare per il proprio stato e paese, dall'altro canto era partecipare come ospite europeo.
Era un nuovo traguardo per me che stavo ancora facendo tanta strada.
Per mia fortuna però ero molto più libero rispetto a chi doveva gareggiare e non ero per mia fottutissima fortuna obbligato ad avere contatti con il vincitore della scorsa edizione appena passata di Sanremo, quindi per certi versi ero abbastanza tranquillo.
Almeno così pensavo finché un giornalista di una ignota rivista non mi fece la fatidica domanda:"Mi dica, vi siete già sentiti lei e il signor Mengoni?" Mi domando curioso.
Ora sarò obbligato a vederlo?
"Si, mi ha scritto, ma non abbiamo ancora avuto il modo di vederci."
Risposi cercando di nascondere la mia irritazione alla sua domanda."E che augurio gli dà?" Mi domandò curioso.
"Sicuramente di vincere." Risposi serio.
Dopo aver finito quell'intervista mandai uno sguardo accusatorio verso Stefano, che sospirò rassegnato.
"Mi dispiace Ale. Non sapevo nulla." Disse dispiaciuto.
"Cerca la Marta. A quanto pare sono costretto." Gli risposi secco.
Il palazzetto era strapieno di gente. Un via e vai continuò. Era difficile capire dove dover andare.
Per mia fortuna di Marco per ora non c'era nessuna traccia.
Mi sentivo così fuori posto.Perché ero lì? Perché non ho rifiutato? Sospirai.
"Scusi per i camerini?" Chiese Stefano ad un addetto. "Voi siete insieme a Mengoni? Per di là, infondo a sinistra." Disse l'addetto.
"È uno scherzo?" Dissi incredulo e sconcertato.
"Ale resisti per favore." Mi rispose Stefano camminando svelto accanto a me. "Perché tutta questa fretta? Micca abbiamo altre interviste, vero?" Dissi alzando gli occhi al cielo. Il nostro stand era dopo la Romania, quindi tu facile riconoscere la capigliatura riccia di Marta che era intenta a scherzare con gli altri dello staff italiano.
"Eccovi! Come state?" Domandò allegra, ma tutta sta confidenza? Gliel'ha suggerita il suo pupillo?
"Bene dai, Ale è un po' ansioso." Rispose Stefano alzando gli occhi stremato.
Lo guardai alzando un sopracciglio "Come mai siamo insieme a voi?" Domandai infastidito.Mi guardò con un sorriso incerto. "È solo la postazione Ale, stanno ancora suddividendo i camerini. È un problema? Perché probabilmente dovremo dividere anche quello." Disse guardando il telefono quasi infastidita.
"Invece Marcolino dove sta'?" Chiese Stefano guardandosi intorno. Poi ero io il fissato.
"È in giro sicuramente, ha fatto amicizia con vari artisti e ogni tanto sparisce con qualcuno di loro." Ma guarda un po'.
"Dai almeno si fa conoscere." Gli rispose Stefano entusiasta. Certo soprattutto a letto.
"I bagni dove sono?" Domandai.
"Devi andare lungo questo corridoio gli trovi sulla destra."
"Grazie." Dissi secco.
Odiavo il fatto che mi avessero assicurato che non ero obbligato ad avere contatti con lui e invece mi ritrovo a passare il resto della giornata con lui e il suo staff. Mi incamminai lungo il corridoio. Vari artisti mi salutavano e mi facevano i complimenti, altri mi guardavano incuriositi.
Mi sentivo al centro dell'attenzione per il nulla cosmico.

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MAGNETS
FanfictionLo guardo è il suo corpo è come una calamita, mi attrae come il nettare per le api.