Capitolo 24

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MARCO

Odiavo fingere di essere così sicuro di me stesso.
Ma avevo il terrore che prima o poi sarebbe spuntata Camilla provocandomi ancora più imbarazzo, già avevo un'ansia terribile e ci mancava solo lei.
Eravamo giunti ad un passo più avanti nella nostra conoscenza e lo dimostrava il fatto che lui di sua spontanea volontà aveva appoggiato la sua gamba sulla mia.
Ad un tratto però si alzò e non riuscivo a capire quel gesto, si allontanò senza dirmi nient'altro lasciandomi da solo al tavolo.

Quando tornò con lui c'erano i tre ragazzi che fino a quel momento erano in pista.

"Voi due non ballate?" Domandò mia cugina sistemandosi dove poco prima c'era il ragazzo.

"Non mi và.." borbottai serio, Camilla sorrise "ti sei fidanzato di là verità!" Disse entusiasta, gli brillavano gli occhi dalla felicità.

"Diciamo che sto conoscendo una persona." Borbottai vergognoso, lei sorrise ancora di più "e com'è lei?" Domandò curiosa, perché continuava a pensare che io fossi etero? "È un lui." Borbottai ridendo prendendole la birra che aveva in mano.

"Come un lui???" Alzò leggermente la voce e tutti quelli del tavolo si girarono verso di noi. "Amore mio non ho mai detto di essere etero." Borbottai divertito continuando a sorseggiare la sua birra. Mi guardò stupida e guardò Alessandro perplessa "Tu lo sapevi?" Chiese al ragazzo che scosse la testa con finta innocenza, quanto volevo baciarlo davanti a lei.

"Beh e costui chi è allora?" Chiese nuovamente mia cugina che aveva una faccia basita dalla mia rivelazione. "Per ora è una conoscenza, poi vediamo." Borbottai sbadigliando, avrei voluto andare in pista a ballare, ma non volevo assolutamente lasciare Alessandro da solo.
I ragazzi fecero un altro giro e il ragazzo prese nuovamente il cocktail che si sentiva da dove ero seduto io che puzzasse di rum.

"Andiamo a ballare?" Ci domandò Camilla, Ale fu il primo ad alzarsi con la mia incredulità "Andiamo a fare quattro salti in padella." Disse ridendo bevendo l'ultimo sorso del suo drink.

"Sicuro che stai bene?" Gli domandai appena per sbaglio finì contro di me. Lui mi guardò senza però rispondermi continuò a ballare con Gugu come se niente fosse. "Che ha Ale?" Mi domandò Davide preoccupato, sbuffai "Non lo so, ma mi sta urtando." Risposi serio, non me ne fregava se poi avrebbe detto a Camilla cosa avevo appena detto. "Bah e strano forte..secondo me sta affrontando ora l'anniversario del padre." Borbottò il ragazzo guardando l'amico.

"Invece io penso che sia perché c'è Cristian con Dario. Sono praticamente proprio davanti a noi e guardate come guarda quel cretino." Camilla guardava i due con odio, anche Dario aveva nascosto la sua omosessualità a lei, che poteva comunque accettarla se entrambi avessero parlato chiaro già dall'inizio.

"Voi pensate che Alessandro sia ancora preso di lui?" Domandai curioso, non mi aveva dato nessun accenno che provasse ancora qualcosa per lui.
Il suo sguardo incrociò il mio e inclinò leggermente il capo perplesso, sul serio non capiva? Vidi che Gugu gli accennò qualcosa all'orecchio e lui si irrigidì all'istante.
"Gugu gli ha appena detto della situazione." Borbottò Davide divertito vedendo i due che ci raggiungevano. "Era una scena comica." Dissi al ragazzo che mi guardava, non ero per niente divertito e lo sapeva.

"A chi accompagno per primo?" Domandai appena uscimmo dal parcheggio. "Io abito vicino a Davide." Borbottò Gugu mezzo assonnato, Camilla invece bisbigliava con Alessandro, "Da chi ti lasciò cuginetta?" Domandai, ero curioso che scusa mi avrebbe inventato ora e lei sospirò. "Da Davide." Rispose Alessandro tranquillo. "Quindi l'ultimo sei tu giusto?" Domandai soprapensiero, lui non rispose. "Beh in effetti Ale è più vicino se giri per due incroci più in là." Borbottò Gugu, con la sua solita gelosia verso il ragazzo, sospirai e gli diedi ragione. Dubito che il ragazzo seduto affianco a me avrebbe voluto passare il resto della nottata con me.

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