Capitolo 11

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(Sanremo 2022)

E rieccomi a Sanremo. Quest'anno partecipo con Riccardo, in arte Blanco, è un ragazzo giovane e talentuoso. Essendo giovane deve ancora capire come muoversi in questo branco di leoni e tuttavia anche io dovrei stare a bada a loro.

Porteremo il nostro brano Brividi, sperando di arrivare almeno vicini al podio. Siamo tra i favoriti, ma spero comunque che non ci siano nuovamente problemi. Non voglio ché succeda come l'ultima volta che partecipai come concorrente.

"Ti sbrighi?" Gli dissi appena scesi dall'automobile, la calca di gente incominciò ad urlare il mio nome.

"Aspetta! Sto scrivendo a Giulia." Disse mezzo assonnato ancora seduto nel suo posto.

"Bah. Se non ti muovi io non ti aspetto. Ho fame." Dissi scocciato, soprattutto dalla calca di gente che si era formata intorno a noi.

"Arrivò mamma. Stai calma." Disse alzando gli occhi al cielo e scese finalmente dall'auto.

Salutammo i nostri fan che erano stra felici di vederci finalmente insieme e sicuramente ci stavano aspettando da non so quanto ore.

"Hai visto quante persone?" Chiese stupito e meravigliato allo stesso tempo. Sembrava un bambino davanti alle giostre, mi fecce sorridere, ero felice di fare questa esperienza con lui. "Sono tutte per te moccioso." Dissi scompigliando la sua capigliatura. Si toccò immediatamente la testa spostandosi per fulminarmi con lo sguardo "Dai c'ho messo una vita per aggiustarli." Disse infastidito.

"E per quello che l'ho fatto, sai?" Dissi ridendo. "Dai andiamo che son stanco." Salutammo i nostri fan ed entrammo dentro.

"Ale sei nella stanza 214. Tu Ricky 312." Disse Stefano consegnandoci le chiavi.

"Mo come faccio a romperti le palle?" Chiese Riccardo infastidito.

"Semplicemente non lo fai." Dissi ridendo entrando nell'ascensore.

Salì nella mia stanza, ma la chiave non fungeva. "È uno scherzo?" Dissi riprovando la chiave. Guardai pure se non avessi sbagliato numero di stanza...
E in effetti sulla porta c'era scritto 213. Cavoli.

La porta però sì aprì di colpo.

"Oh Scusami ho sbagliato stanza." Dissi prendendo il borsone da terra.

"Tranquillo Ale. Può succedere." Una voce famigliare mi fece venire i brividi lungo la schiena.

"Che ci fai qui?" Dissi freddamente avanzando verso la mia stanza, non c'era bisogno di alzare il mio sguardo per capire chi fosse.

"Sono ospite nell'ultima puntata. Lo sei anche tu?" Chiese con finta innocenza, sapeva benissimo che ero concorrente.

"No.".

Si affacciò per guardarmi "e allora che ci fai qui?" Chiese con finta curiosità.

"Come se non lo sai vero?" Dissi irritato aprendo finalmente la porta della mia stanza.

"Alla fine sei con Blanco?" Chiese  incuriosito, come se ci fosse altro nascosto in quella domanda. Lo guardai sorridendo "Si." Entrai dentro la stanza per abbandonare per terra il mio borsone.

"È vero ciò che dicono?" Chiese curioso avvicinandosi alla mia porta.

"Che cosa?" Chiesi perplesso, non penserà anche lui che stiamo insieme?

Sospirò rassegnato. "State davvero insieme?" Disse serio. Ecco qua.

"Lo sai vero, che abbiamo undici anni di differenza?" Chiesi alzando un sopracciglio, era un bel ragazzo, ma c'erano troppi anni di mezzo.

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