Capitolo 19

57 4 0
                                    

La sveglia non smetteva di suonare.

La gente non smetteva di parlare.

La pioggia non smetteva di sbattere contro le vetrate del locale.

Il mio umore era nero, come non mai.

"Mamma mia che giornata." Borbottò Filippo che era intento a ripulire i tavoli per la millesima volta. Non entrò quasi nessuno neanche durante il pomeriggio e l'unica cosa che potevamo fare erano le pulizie.

"Ehilà! Che silenzio c'è sta qua?" Camilla entrò dentro la cucina in cui stavamo mangiando con il resto dello staff. "Ehi tesoro non è un po' presto?" Domandò il padre guardando l'orologio al muro e si sorprese che fossero già le quattro. "Ma guarda un po'." Disse togliendosi il grembiule.

"Finalmente siete arrivati." Momorò Filippo abbracciando la sorella. "È stata una giornata movimentata?" Chiese lei seguendo il fratello fuori dalla cucina. "Chiedilo ad Alessandro, lui si è divertito di più." Disse indicandomi con il pollice, fecci una smorfia dubbiosa.

"Cazzo raga funziona nuovamente la spina?" Domandò Gugu con gioia. "E te da dove sbucchi?" Domandai divertito, lui corse da me per abbracciarmi "Quanto mi sei mancato zio." Rispose lui, era il più piccolo di tutti noi ed era altrettanto il più dolce, anche se era un irascibile, permaloso comina guai.
"La spina era solo tappata." Dissi sbadigliando, mi sentivo veramente stanco ora "e approposito anche tu mi sei mancato." Dissi sorridendo.

"Per favore cosa sono tutte queste moine?" Domandò Davide con finto disgusto entrando dentro il locale assieme a Marco. "Ciao David!" Adesso Gugu stava abbracciando la sua nuova vittima, Marco mi guardò incuriosito mentre metteva il suo ombrello nel contenitore in plastica, gli sorrisi divertito "è il nostro fratellino." Non so perché mi sentivo di dargli quelche spiegazione.

"Oi Amo, ma che facciamo? Gli diamo una mano?" Domandai a Filippo preparando i caffè per tutto lo staff. "Vuoi anche fare il loro turno? Perché sappi tesoro bello che io ti mollo a piedi." Momorò Filippo troppo serio anche per lui, la sorella gli abbracciò il braccio "potresti anche farlo per la tua sorellina."

"Con il cazzo! Devo portare il principino a fare shopping e poi portarlo pure a casa. Sono già stanco morto di mio." Borbottò lui irritato.

"Possiamo andare domani, no?" Gli passai la tazzina.

"Certo Alessandro, domani che ho il giorno libero secondo te? Muovi il culo va'" Borbottò irritato.

"Comunque vi vedo già sposati." Momorò Marco con quello che mi sembrava un finto divertimento. Scusa? Ma è serio?

"Diglielo mi tratta come se fossi già suo marito." Mi fecce l'occhiolino.

"Se mai ti tratta come un fratello." Momorò Gugu infastidito.

"Mi sembrava che non fossi geloso." Momorò Filippo stuzzicando il più piccolo.

Lui alzò gli occhi al cielo infastidito. "Beh ci sono io prima." Borbottò bevendo il suo caffè.

"Però vi ci vedo insieme." Camilla appoggiò il suo braccio sulla spalla del fratello e lo guardò sorridendo.

"Siamo due prime donne ragazzi dubito che funzionerebbe." Alzò gli occhi su di me in cerca di aiuto.

"Raga sono già fidanzato." La sputai lì per aiutare il mio amico e forse un po' anche me.

"E lo dici così?" Filippo aveva sbarrato gli occhi con finta incredulità.

"Sorpresa flash!" Borbottò Davide divertito.

"E alla tua amica non dici niente?" Borbottò Camilla scioccata.

MAGNETS Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora