Sulle tracce dell'omicidio 1 volume

Capitolo 33

Pov di Ansel
"Mio signore, si dovrebbe riposare altrimenti andrà in malattia" mi consiglia una guardia, preoccupata.

Il tempo passava ma io ero fermo a quel giorno dove le leccai il collo facendola vibrare quelle guance avevano preso completamente fuoco.  Quel sorriso, quella voce, quella bellezza che le esaltava tutto era sincera lo sapevo. 

E se le fosse successo qualcosa ? Non me lo sarei mai perdonato né tantomeno a mio fratello.

Avevo ripensato anche  a lui in quelle settimane, aveva smesso di essere sulle tracce dell'assassino? E se Bartolomeo l'avesse fatto qualcosa ? Continuavo a colpevolizzarmi, e non smettere di provare rancore.

"Mio signore sta bene ?" Mi domanda una guardia preoccupata. Scuoto il capo come per dire si.

"Mio signore permettete una parola "intervenne un'altra guardia, scuoto di nuovo il capo per concedergli di parlare.

"Non ci sono tracce né di cammino e tantomeno di un cavallo, quindi crediamo che, ecco" si interrompe vedendo che lo stavo finalmente guardando nei gli occhi.

Non c'è speranza vero?. Lo distolgo dalle sue continue preoccupazioni.
"A cosa esattamente vi riferite?" Chiede come se non sapesse a cosa mi riferivo.
Sbuffai nervoso.

Che la potremmo ritrovare.  Aggiungo nel silenzio che si era creato in quei secondi di attesa .
"Ecco bene, certo mio signore non bisogna mai perdere la speranza " era quello che mi continuavo ossessivamente a ripetermi ogni giorno, per rassicurami che non le fosse successo nulla ma ogni volta era inutile.

Scossi il capo e spostai lo sguardo dal mio cavallo perché chiaramente si aspettava una risposta.
Ma non gliela dai.

E allora la continueremmo a cercare fin quando non avremmo viaggiato ogni confine, ogni nazione, ogni continente, ogni regione, ogni deserto, ogni foresta pluviale, ogni foresta temperata, ogni foresta tropicale ogni foresta boreale o ogni foresta monsonica ogni foresta australe. La guardia accenno un sorriso evidente falso. Avrei fatto di tutto per trovarla a costo della vita. 

"Mio signore Emh ecco " rispose la guardia
Cosa ? Domando incuriosito
" Bene  pensavamo  e se le fosse successo qualcosa?" A quelle parole in uno scatto rapidissimo scesi dal cavallo e in tono autoritario e vendicativo dissi
"Chiunque l'a tocchi se la vedrà con la mia furia e credo  che dovrebbe iniziare a scappare perché se mai dovessi scoprire che qualcuno le abbia fatto del male non avrà un briciolo speranza di vita.

Puntai il dito contro la guardia. Lui scosse il capo per dire si è feci segno di rimetterci immediatamente  in marcia.  E saltai a cavallo, quello che dissi era sincero e se ce ne sarebbe stato bisogno avrei fatto di peggio.  Shennon era tutto quello che mi era rimasto.