Capitolo 52

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Pov di Shennon
"Bhe onestamente te lo meriti " parlava Flora, ma la persona che avevo perdonato nei gli ultimi mesi, si era trasformata in soli dieci minuti di conversazione. Perché doveva fare così male, non potevo semplicemente fregarmene?. Allora con molta rabbia nel cuore, mi dirigo da Hazel. Alla velocità della luce me ne vado da quell'inferno, e monto a cavallo. Non ero lucida, non ero stabile ma poco mi importava, avevo bisogno di stare da sola.

Allora in dieci minuti eravamo già lontani da quel villaggio.  Stavo piangendo e singhiozzando così tanto che anche Hazel se ne accorse, le accarezzai la tempia per rassicurarla. Sarei tornata a corte, anche se ci avrei impiegato mesi di viaggio.

Non avevo nessun'altro posto dove andare. Per la notte mi fermai in un villaggio dove vivevano i miei nonni non mi ricordavo di loro, ma lo avevo scoperto bussando alla loro porta chiedendo rifugio per la notte, e una scuderia per Hazel.
Io pensavo che ecco insieme hai miei ziii e genitori. Mi vergono della mia affermazione ma la curiosità era troppa.

"Non siamo mai stati d'accordo per la scienza ma non accogliamo la scelta di bruciargli sul rogo" rispondono in coro i miei nonni in tono dolce e paziente. Annuisco con il capo come per dire si,ancora ero scombussolata dalla botta ricevuta da Flora e Iacopo, non avevo ingerito alla scoperta, ma ripetevo a me stessa di essere forte, prima Riley poi Bartolomeo e ora Ansel e Flora e Iacopo che gli vanno dietro non ne posso più.

Perdonatami ho bisogno di un po' d'aria. Esco alla velocità della luce e mi dirigo da Hazel, dovevo piangere, avevo bisogno di piangere, ed ecco le lacrime che escono alla velocità della luce,senza controllo, ma non mi massacro gli occhi per ingoiarle, no sta volta le lascio andare, sta volta permetto a me stessa di mostrare la vera me. Non riesco a controllarmi tra singhiozzi e lacrime, cosa mi stava succedendo?

Senza pensiero presi Hazel e mi rimisi in marcia. Perdonatemi nonni, ma la mia vita è la mia vita, vivrò viaggiando. Visiterò mari e monti se sarà necessario, dovevo parlare con Ansel, Iacopo mi aveva detto che non sapeva dove era diretto, ma io ero fiduciosa e speranzosa, potevo farcela, poco mi importava che mi aveva illusa, dovevo vederlo, sapevo che rivederlo mi avrebbe fatto bene, e dovevo dirli cosa provavo.

Ancora provavo qualcosa per colui che mi ha illusa e mentita? Scossi il capo scacciando quella domanda, avevo un piano ora i sentimenti e le emozioni dovevo lasciargli andare. Ora stavo ragionando con la mia testa e non mi stavo facendo condizionare da nessuno, Flora aveva ragione Ansel mi ha guarita.

Sulle tracce dell'omicidio 1 volume Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora