Capitolo 54

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Pov di Shennon
Avevo appena finito di scrivere la lettera, mi asciugo là lacrima che mi era uscita dall'occhio, sorridendo, mi ero promessa di non piangere, ma ero così quando mi sfogavo non riuscivo a controllarmi. Ripensai hai miei genitori, Riley, Iacopo, Ansel, Flora e il re, mi avevano tutti ferita.
I miei genitori, per avermi lasciato da sola in questo mondo, sapevano che la scienza era bandita nel regno ma ha loro non importava. Ricordo che un giorno mi dissero
" Sei forte Shennon, ricordati che non è colpa tua e sopratutto promettimi che vendicherai  la nostra morte" con le lacrime agli occhi mia mamma mi abbracciò. Ma sopratutto incatenata dalla testa hai piedi. Ricordo che scossi il capo come per annuire,non avevo mantenuto la promessa.
Invece Iacopo mi aveva messo le mani addosso è mentito . Flora invece mi aveva denigrata è illusa è mentita anche lei. Mi uscirono le lacrime ma ha disturbarmi dai miei pensieri malinconici era il piccione, che voleva sicuramente dirmi" non ho tutto il giorno muoviti ha legarmi il foglietto". Annuisco, ripensare ha tutto questo mi aveva scossa parecchio, non facevo altro che pensarci, anche la notte mi tormentavano questi pensieri. Prendo la zampa del piccione, lego il foglietto alla zampetta e lo faccio volare via. Lo osservo volare via e mi convinco ha controllare le mie emozioni demoniache. Come potevo fare? Mi appoggiai alla mensola, con le lacrime piene fino al collo e mi scappò un singhiozzo, avevo il respiro affannato e il cuore mi batteva all'impazzata. Feci tanti respiri profondi, e mi obbligai a tranquillizzarmi. E dopo tante emozioni, decisi che dovevo riposarmi, mi sporsi nel letto e chiusi gli occhi cercando di addormentarmi, ha fatica visto che mi scoppiava la testa, non facevo altro che chiedermi. Perché mi ha dovuta illudere così? Il mio cuore era davvero così grande da riuscire ha trovare spazio per un perdono? Lo trovavo difficile visto che mi aveva mentito per tutto il tempo. Io odiavo le bugie, nascondetemi le cose ma non mentitemi e sopratutto non illudetemi. Riuscì a prendere sonno, ma mi svegliai tre quatto volte circa perché ogni volta sognavo Bartolomeo strappai la pelle e farci degli esperimenti, quella esperienza mi aveva davvero scombussolata. Poi c'era Eketi, che assecondava con piacere Bartolomeo. Mi davano un pezzetto di pane al giorno. Lo stesso sogno, ma perché lo dovevo rivivere, per ricordare quanto sono stata stupida ha scappare? Lo avevo capito, non c'era bisogno pure di sognarlo.

Sulle tracce dell'omicidio 1 volume Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora