Havana, Cuba
I giorni passarono rapidamente e questo era il loro ultimo giorno a Cuba. Camila ne approfittò e presentò Lauren ad alcuni parenti.
-Ma è possibile che ovunque andiamo appare qualcuno?-
-Lauren, lui mi ha chiesto solamente l'ora.- Rispose Camila roteando gli occhi.
-Si certo, l'ora per vedere a quale minuto mi alzo per avvicinarsi di nuovo a te.- Sbuffò sua moglie.
-Dovresti smetterla di essere così gelosa e goderti la nostra ultima cena qui.- Camila le accarezzò la guancia e fece calmare istantaneamente sua moglie.
-Mi sono sposata con la donna più bella del mondo e tutti la guardano e la vogliono.- Fece il musetto.
-Sei esagerata.-
-Parlo seriamente Camz, in Messico oltre Erik sono apparsi altri due tipi nei giorni seguenti, che hanno provato qualsiasi cosa, oltre a quella Perla, che io chiamerei perra.- Disse in spagnolo facendo ridere Camila.
-Lei voleva solo essere gentile.-
-Si, come no! È stata gentile a chiederti di sederti in braccio a te sul motoscafo.-
-Lauren, non potevo rimanere in piedi, sarei caduta.- Rise.
-Per quello ci sono le mie gambe. Nessun altro può offrirtelo, il tuo posto è questo.- Lauren fece sedere sua moglie sulle sue gambe, mentre si godevano la serata in un bar.
-E credo che le è chiaro.- Rideva mentre ricordava.
-Ho dovuto farlo.- Fece spallucce e bevve la sua birra.
-"Grazie ma lei ha già un posto dove sedersi"- Camila provò ad imitare Lauren che rise.
-Non ti dimenticare che quando ti sei seduta ai gemuto.- La prese in giro.
-Lauren mi hai strusciata su Lolito.- Le mani della dottoressa si diressero ai capelli di sua moglie, pettinandoglieli all'indietro. Lauren chiuse gli occhi con le carezze. -Poi abbiamo fatto l'amore in acqua e ci siamo dovute allontanare molto dagli altri affinché non ci notassero.-
-Fai molto rumore.- Rise Lauren ancora con gli occhi chiusi per le coccole che le stava facendo sua moglie.
-"Ahh Camila, non ce la faccio più".- L'imitò di nuovo e Lauren aprì gli occhi. -Sei venuta prima di me.-
-È stata colpa tua. Ti sei abbassata e ho visto il tuo centro succulento.- Le mani di Lauren passeggiavano per le sue gambe.
-Vado in bagno, ora torno.- Le diede un bacio sulle labbra e poi si alzò.
Lauren guardava il bar semi-pieno. La musica latino-americana era forte. La sua birra ancora fredda era mezza piena. Decise di berla tutta, sentendo il freddo scorrerle giù dalla gola.
-Ciao.- Disse qualcuno dietro di lei.
-Ciao.- Rispose sorridendo.
-Balliamo?- La ragazza le tese la mano.
-Mi dispiace ma sono accompagnata.-
-È solo un ballo.- Insisteva.
-Non posso.- Odiava dire di no alle persone.
-Non succede niente, prometto di non rapirti.- La ragazza prese la mano di Lauren e la tirò.
Lauren non ebbe il tempo di reagire, la ragazza semplicemente la sorprese.
-Di dove sei?- Gridò a causa della musica. Muoveva i fianchi difronte a Lauren senza toccarla.
-Miami.- Rispose. I suoi movimenti erano quasi nulli. Si stava guardando attorno cercando lo sguardo assassino di Camila.
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La Mia Mancanza Di Controllo E Equilibrio
FanfictionCamila, una dottoressa molto severa, sincera e dura quando deve dire le cose, non cerca l'amore, però ci crede e vuole un futuro con la persona indicata e un giorno semplicemente l'Amore arriva, nel corpo di una paziente, che ha trascorso meno di du...