L'atmosfera nella casetta la mattina dopo era tesa come una corda di violino. Rebecca, ancora scossa dalle parole di Flaminia durante la puntata precedente, si era seduta al tavolo della colazione con un'espressione offesa. Non riusciva a credere che qualcuno avesse avuto il coraggio di dirle in faccia che il suo ballo era mediocre. Mentre tutti erano intenti a mangiare, si era lasciata andare in un lungo sfogo, lamentandosi del giudizio che aveva ricevuto.
Flaminia, però, non sembrava minimamente interessata a ciò che Rebecca stava dicendo. Continuava a fissare il suo piatto, ignorando la frustrazione della ragazza. Gli altri commensali, seduti in silenzio, si scambiavano occhiate nervose, consapevoli che la situazione stava per degenerare.
Quando finalmente Flaminia alzò lo sguardo, il suo tono era gelido. "Hai finito di lamentarti?" chiese, e la stanza si fermò. Gli occhi di Rebecca si allargarono per la sorpresa. Era incredula che Flaminia potesse parlare con tanta freddezza, come se stesse commentando semplicemente il tempo.
Flaminia si alzò in piedi, mantenendo la calma mentre tutti gli altri trattenevano il respiro. "Cosa hai di sbagliato?" continuò con una tranquillità disarmante. "Sei rigida. Troppo per essere una ballerina di moderno. I tuoi piedi non sono tirati, ma piatti, e la tua faccia ha sempre la stessa espressione."
Le parole uscirono dalla sua bocca come un fendente. Rebecca rimase in silenzio, colpita dall'attacco diretto. Non aveva mai visto Flaminia in questo modo, così sicura e spietata. La sala era immersa in un silenzio imbarazzato, e gli altri ragazzi si sentivano in imbarazzo, incapaci di intervenire.
Dopo un momento di incredulità, Rebecca si riprese, la sua espressione cambiò da sorpresa a rabbia. "Tu non capisci nulla di danza!" sbottò, cercando di difendersi. "Non hai il diritto di giudicare il mio modo di ballare!"
Flaminia non si lasciò intimidire. "Magari, ma il tuo modo di ballare non è all'altezza, e lo sai. È ora che tu lo affronti invece di piangere come una bambina."
Le parole di Flaminia colpirono Rebecca come un pugno nello stomaco. Era difficile per lei accettare una critica così dura, eppure, in fondo, sapeva che c'era una verità nelle parole della ragazza. La frustrazione e il dolore di non essere all'altezza delle aspettative la stava consumando, ma non avrebbe mai ammesso di averne paura.
Un silenzio imbarazzante seguì il confronto. Gli altri ragazzi si scambiavano sguardi incerti, in attesa di capire come si sarebbe risolta la situazione. Flaminia, d'altro canto, sembrava immutabile, come se avesse finalmente trovato una voce che l'aveva liberata dai suoi demoni interiori.
Rebecca, infuriata e vulnerabile, si alzò bruscamente e abbandonò la sala, lasciando il tavolo con la sensazione di essere stata sconfitta. Flaminia rimase lì, respirando profondamente, consapevole di aver scosso le acque e di aver sfidato una dinamica che fino a quel momento era stata tollerata. Non era il suo intento ferire, ma sentiva che la verità doveva essere pronunciata, anche a costo di generare conflitti.
Quando Rebecca uscì dalla stanza, Flaminia si girò verso gli altri, trovandoli fissi su di lei, con espressioni miste di ammirazione e shock. "Qualcuno ha qualcosa da dire?" chiese, con un sorriso provocatorio, sapendo bene di aver sollevato un polverone.
Cristiana, seduta al tavolo con un'espressione seria ma calma, intervenne dopo il brusco scambio tra le due. "Forse hai leggermente esagerato, Flaminia," disse con un tono pacato, cercando di smorzare la tensione. "È vero che la danza richiede molta autoanalisi, ma bisogna anche essere gentili con se stessi."
Alessio, annuì. "Esatto. Rebecca ha bisogno di supporto, non di critiche così dure," aggiunse, cercando di mantenere il discorso su toni più morbidi.
Flaminia, però, non si lasciò intimidire. "Il mondo della danza tratterà Rebecca anche peggio," rispose con determinazione. "Se non è consapevole delle sue gravi problematiche, come può sperare di migliorare? Se ha davvero intenzione di lavorare a livelli professionali, deve affrontare la verità."
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OBSESSION
FanfictionFlaminia: " l'ambizione batte il talento" TrigNo: " sei bella anche quando t'incazzi Ti giuro che vorrei, ma non riesco ad odiarti"