Flaminia quella mattina si sentiva pervasa da un'energia elettrizzante: finalmente avrebbe avuto la possibilità di tornare a ballare sul palco dello studio. Entrando nel grande ambiente luminoso, il rumore dei suoi passi riecheggiava, risuonando come un'eco familiare. Si diresse verso il suo banchetto con un sorriso soddisfatto, accarezzando distrattamente il bordo della sedia prima di sedersi. Quel gesto semplice, ritrovare il suo posto e osservare i compagni, la faceva sentire davvero felice, quasi come se stesse ritrovando una parte di sé che per un po' aveva perso.
Il palco era già preparato, luci posizionate, e l'aria era carica dell'attesa che solo i momenti importanti sanno creare. Quella giornata era ancora più speciale per lei: oltre alla coreografia della gara, c'era un compito assegnatole dal maestro Emanuel Lo, una coreografia hip-hop impegnativa e grintosa che l'aveva tenuta sveglia la notte a ripassare mentalmente ogni passo. L'hip-hop non era esattamente il suo stile abituale, ma questo rendeva il compito ancor più stimolante.
Improvvisamente, il vociare dei ragazzi e i sussurri si interruppero quando Maria entrò in studio, trasmettendo immediatamente calma e concentrazione. Come di consueto, salutò prima i professori di canto e di ballo, con quel tono caldo e rassicurante che tutti aspettavano. Poi si rivolse agli allievi: "Oggi abbiamo due ospiti speciali, due figure che saranno con noi per giudicare le gare". Gli occhi di tutti i ragazzi si spalancarono di curiosità e ammirazione.
Con un gesto elegante della mano, Maria indicò due sedie posizionate vicino al bancone dei professori. "Per la gara di canto, abbiamo l'onore di avere con noi il Maestro Beppe Vessicchio," annunciò, e un applauso spontaneo riempì la sala. Il Maestro, con la sua iconica barba bianca e il sorriso gentile, salutò gli studenti con un cenno. Flaminia lo osservò con ammirazione, sapendo quanto fosse stimato nel mondo della musica.
Maria poi passò al giudice della gara di ballo. "Per la gara di ballo, sono lieta di presentarvi Virna Toppi, prima ballerina della Scala di Milano." Il nome di Virna risuonò come un simbolo di grazia e talento, e i ragazzi si scambiarono sguardi pieni di rispetto. Flaminia sentì una scarica di adrenalina attraversarle il corpo al pensiero di ballare davanti a un'artista così importante. Virna, con i suoi tratti eleganti e una postura impeccabile, sembrava incarnare tutto ciò che c'era di più raffinato e professionale nel mondo della danza.
Mentre l'eccitazione aumentava, Flaminia si concentrò per calmare i battiti del cuore e prepararsi mentalmente. Sentiva che quella era una delle sue occasioni per dimostrare il suo valore, non solo ai giudici ma anche a sé stessa.
Flaminia, seduta in prima fila, non riusciva a stare ferma sulla sedia per l'emozione e continuava a tamburellare nervosamente con le dita sul ginocchio. Maria, che notò subito la sua impazienza e l'entusiasmo, le lanciò un sorriso divertito e, con una battuta scherzosa, disse: "Flaminia, ti vedo agitata!" La battuta suscitò una risata tra i compagni e tra il pubblico e sciolse un po' la tensione che aveva nell'aria. Flaminia sorrise a sua volta, abbassando lo sguardo per un momento, forse anche un po' imbarazzata ma pronta a lasciarsi travolgere dal ritmo della coreografia.
Poi Maria, con il suo tono professionale ma giocoso, si rivolse verso Virna Toppi, la prestigiosa giudice del giorno, e le disse: "Virna, vorrei dirti due parole su Flaminia, che sta per esibirsi. È una delle allieve della Celentano". Maria fece una pausa, osservando la reazione di Virna che, con un sorriso curioso e gli occhi attenti, sembrava già intrigata.
A quel punto, Alessandra intervenne con la sua tipica serietà mista a orgoglio: "Flaminia è una ragazza davvero talentuosa," disse, con voce sicura. "Ha un grande potenziale, ma..." fece una pausa teatrale, mentre Flaminia sapeva già cosa sarebbe arrivato. "...ha anche un carattere forte, non proprio facilissimo da gestire."
La Celentano continuò a parlare con un mezzo sorriso, quasi fosse una sfida tra orgoglio e critica. "Flaminia è caparbia e testarda, ma questo è anche il motivo per cui è qui oggi, per cui ha superato molte difficoltà." Flaminia sentì il calore di quel riconoscimento e sapeva che, pur con tutte le sfide e le incomprensioni, la Celentano riconosceva il suo valore.
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OBSESSION
FanfictionFlaminia: " l'ambizione batte il talento" TrigNo: " sei bella anche quando t'incazzi Ti giuro che vorrei, ma non riesco ad odiarti"