Capitolo 38

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" Dedico questo capitolo a tutte le ragazze che mi supportano e leggono questa storia.

Un bacio,

Alice"

Ero una stupida frignona. L'unica spiegazione possibile era che avessi la sindrome premestruale o qualcosa del genere. Come facevi a non piangere guardando "Colpa delle stelle", il giorno prima della data del tuo ciclo?.
Io non capivo come Neymar potesse rimanere impassibile ad un film del genere, ma mi ha rincuorato molto in fatto che mi ha tenuta stretta a se per tutta la durata del film.
Mi ritrovavo alla fine del film, e il mio viso era ricoperto di lacrime e gli occhi arrossati e mancava poco che scagliassi il telecomando dritto contro alla televisione.

- Che finale di merda!- urlai singhiozzando stringendomi al petto di Neymar e tirando su il naso, e in quel momento lo sentii ridacchiare.

- Altro gelato al cioccolato?- domandò Neymar alzandosi e sistemandosi la maglietta guardandomi negli occhi.

- Si- risposi tirando su il naso e fiondandomi con la testa dentro al cuscino rimpiangendo di aver visto quel film.

Neymar si mise seduto sul divano con una vaschetta nuova di gelato al cioccolato e due cucchiai, cambiando canale e mettendo uno stupidissimo film, dove solamente lui trovava le battute divertenti.
Sorridendo appoggiai la testa sulle sue gambe cercando di guardare il film, mentre mi ingozzavo di gelato, Neymar iniziò ad accarezzarmi i capelli dolcemente prendendo alcune mie ciocche e arrotolandole tra le sue dita, facendomi dei piccoli boccoli.

- Posso farti una domanda?- domandai con la bocca piena e girandomi a guardarlo negli occhi.

- L'hai già fatta una domanda- scoppiò a ridere Neymar mandando la testa all'indietro.

- Stupido!- sbottai dandogli un pugno al braccio facendolo subito smettere di ridere.

- Va bene- disse Neymar facendo una smorfia di dolore e massaggiandosi il braccio - Dimmi tutto amore-

- Cosa ti ha spinto a voler stare con me?- domandai senza pensare.

Il volto di Neymar cambiò letteralmente diventando da scherzoso a serio.

- Ci ho pensato anche io- iniziò Neymar guardandomi negli occhi - Mi chiedi cosa mi ha spinto a voler stare con te? Sei stata tu, con il tuo carattere timido, con la tua capacità di trattarmi non come un personaggio famoso su un piedistallo. Tu hai cercato di conoscere me, Neymar, il ragazzo che non mostro facilmente a chi mi è estraneo.- Lui inziò ad accarezzarmi la guancia guardandomi dritta negli occhi, poi riprese fiato - Potrò vivere davanti ad un obbiettivo, potrò anche essere fotografato, spiato, seguito, ma quello che sono io, il vero Neymar lo conoscono in pochi, Amélie. Lo conoscono solo coloro a cui permettono di vederlo.
Appena ti ho incontrato, ho visto qualcosa in te.
Secondo Thiago, tu potevi essere la mia eccezione, quella che non si faceva affascinare da un mondo di successo, ma che sapeva guardare al di là. Che poteva vedere me, solo me.
E Thiago non si sbagliava- finì Neymar sorridendo. La sua voce era gentile, usava di un tono morbido e calmo, ma vibra va di emozioni nascoste.

- Lo sai che ti amo Neymar Da Silva Santos Junior ?- domandai con le lacrime che rigavano il mio volto.

- Ti amo anche io Amélie Conte- rispose Neymar asciugandomi le lacrime con il pollice - Anche con la crisi premestruale- continuò facendomi scoppiare a ridere.

- Come fai a sopportarmi?- domandai ridendo e sfiorandogli le labbra.

- Ovvio, sono il tuo ragazzo- rispose Neymar alzando le spalle e baciandomi le dita.

Mio ragazzo?

- Aspetta,sei il mio ragaz..- stavo pe finire la frase ma le labbra di Neymar si posarono sulle mie dolcemente.

- Ti ho mai detto che parli troppo, Amélie?- domandò Neymar sussurrando sulle mie labbra.

In mia risposta annui velocemente guardandolo negli occhi e lui sorrise riprendendomi a baciare, con un tale trasporto che se non ci fosse stato mio padre in cucina, avremmo fatto l'amore in questo divano.

In quel momento qualcuno bussò alla porta di casa e io mi staccai svogliatamente dalle sue labbra.

- Vado io- urlò mio padre camminando verso il portone - Sto aspettando il postino- continuò camminando a passo svelto.

Quando aprì la porta vidi l'espressione di mio padre cambiare subito, rabbuiarsi e gli occhi erano diventati spenti.
Neynar mi guardò confuso e entrambi scattammo subito in piedi.

- Papà?- domandai avvicinandomi a lui e notai davanti alla porta di casa una donna.
Era una bella donna, i suoi capelli neri arrivavano giusto sotto le spalle ed erano lisci come uno stecchino.
I suoi occhi marroni mi stavano studiando e la sua bocca colorata di un rosso fuoco, era socchiusa.

- Adelaide cosa ci fai qua?- domandò mio padre facendo cenno a Neymar di allontanarmi da li.

Neymar in sua risposta mi prese per i fianchi e mi attirò a se, rimanendo in un angolino solamente a guardare la scena da lontano.

- Lo sapevi benissimo che questo giorno sarebbe arrivato- disse la donna toccandosi la sua camicetta di seta.

- Papà, ma chi è?- domandai cercando di capire chi fosse quella donna.

- Amélie, lei è Adelaide- disse mio padre guardandomi con occhi tristi.

- Ovvero tua madre- specificò la donna sistemandosi la pelliccia che aveva addosso.

- A questo punto, era meglio il postino- sputai fredda guardando mio padre.

Votate e commentate, plis.


BUON GIORNO A TUTTE.
COME STATE?
scusate il periodo di assenza ma mi sono goduta il mare.
Odio l'estate.
Il sole, le zanzare, il sudore e il caldo.
Che schifo.
Allora, i miei genitori mi hanno fatto un sorpresa.
VADO A VEDERE BARCELLONA- FIORENTINA.
OMG OMG OMG OMG
Spero di aggiornare prima della partita.
Vedrò l'amore mio: Rafinha.
VOI COME STATE?

UN BACIO
ALICE

caro undici,sei il mio ossigeno {Neymar Jr}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora