" Questo capitolo lo dedico a me stessa. In questo capitolo capirete tutto di me. Un bacione a tutte,Alice."
Scolari mi aveva detto di rimanere un'attimo ad aspettare fuori in corridoio. Il mio piede destro batteva velocemente a terra per sfogare la mia ansia. Mi mordevo fortemente il labbro forse fino a farlo sanguinare. Ero appoggiata al muro con la schiena , indossavo ancora la maglietta di Neymar e questa cosa mi faceva sorridere.
- Amélie,puoi entrare adesso- mi disse Scolari uscendo dalla stanza dove era ricoverato Neymar.
- Posso?- domandai esitando un pochino.
- Neymar ha insistito per farti entrare- affermò ridendo per poi andarsene.
Quando entrai dentro quella stanza notai subito quanto fosse triste quell'ospedale. Le pareri erano bianche e l'odore di farmaci era nauseante. Neymar era sdraiato sul lettino con una mano appoggiata alla fronte e aveva un'espressione abbastanza addolorata.
- Neymar- lo salutai sedendomi sulla sedia accanto al lettino.
-Amélie- sussurrò prendendo la mia mano e baciandola.
- Come stai?- chiesi stringendo la sua mano.
- Non ci sono parole per descrivere tutto questo- rispose abbassando gli occhi. Si vedeva che aveva pianto e questa cosa mi distruggeva.
- Ricordati che io sono qua per te- dissi guardandolo dritto negli occhi. Le parti si erano invertite. La forte ero io in questo momento.
- Dopo tutto ciò che ti ho fatto,tu sei ancora qui?- mi chiese accarezzandomi la guancia.
- Dopo tutto ciò che mi hai fatto io sono ancora qui- dissi indicando la stanza.
- Quando sono caduto ho alzato lo sguardo e ti ho vista in piedi che urlavi il mio nome- disse Neymar guardandomi. Qualche volta faceva delle smorfie di dolore perché spostava leggermente il busto e io gli stringevo la mano.
- Ero preoccupata- mi difesi.
- In quel momento avevo bisogno di te- sussurrò mordendosi il labbro e abbassando lo sguardo. - Non ci credo ancora che sei entrata in campo- rise
- In quel momento il mio odio per te l'ho messo da parte- dissi ridendo ma era la verità.
- Mi dispiace Amélie per averti evitato per tutta la settimana- disse prendendomi tutte e due le mani.
- Adesso non importa- dissi sorridendo.
- Con me non funziona sai? Sfoderare quel sorriso finto per mascherare i tuoi problemi- affermò Neymar stringendo le mie mani.
- Perché mi hai evitato se vedevi che stavo male?- domandai alzando la voce. Quel discorso mi faceva innervosire.
- Credevo che fosse la cosa migliore da fare per te- disse Neymar.
- Sei tu la cosa migliore per me,non lo capisci?- urlai alzandomi di scatto. Neymar mi guardò schioccato per la mia reazione.
Cominciai a camminare avanti e indietro per la stanza e mi fermai a guardare fuori dalla finestra. Perché il mondo sta andando avanti? Quando sono vicina a Neymar il mio mondo si ferma.
- Amélie,puoi venire qui un'attimo?- mi chiese Neymar facendo un cenno di avvicinarmi. Mi avvicinai piano rimanendo accanto a lui in piedi. Lui mi guardava dritto negli occhi ma io distolsi lo sguardo.
- Guardami negli occhi Amélie- disse Neymar.
Io in mia risposta sbuffai e alzai lo sguardo per poi alzare un sopracciglio.
- Io ti odio in questo momento- affermai asciugandomi una lacrima che scorreva velocemente sulla mia guancia. Odiavo piangere davanti alle persone perché volevo sembrare una ragazza forte. Ma non lo sono. Sono la ragazza più debole che esista su questa terra. Cado ma non mi rialzo.
- Tu non mi odi- sussurrò Neymar accarezzandomi il volto. Spostai il mio viso per evitare quel contatto. -Provami che mi sbaglio- mi sfidò con un sorrisetto strafottente.
Mi avvicinai al suo viso e gli presi il viso tra le mani. Lui si leccò le sue labbra per inumidirle dato che aspettava quel gesto tanto atteso.
- Ti odio da morire- sussurrai sulle sue labbra per poi premerle sulle mie.
Lo sentì sorridere tra le mie labbra. Un bacio casto pieno d'amore. Un amore impossibile. Lui posò le sue mani sulle mie guance per poi accarezzarle dolcemente. Quando ci staccammo io abbassai timidamente lo sguardo diventando rossa in viso.
- Ti odio anche io da morire- disse Neymar sorridendo. Scoppiammo a ridere entrambi.
- Devo andare- sussurrai portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- Nonostante tutto ciò che ti ho fatto, tu indossi la mia maglietta- disse Neymar indicandondola.
- Ci sarà un motivo,no?- domandai avvicinandomi alla porta. Quando uscì dalla stanza sussurrai un "perché ti amo".
QUESTO CAPITOLO CORTO è DEDICATO ANCHE ALLA VALE
COME STATE?
SCUSATE SE è CORTO MA SONO DAVVERO OCCUPATA
IN QUESTI GIORNI
MI DISPIACE DAVVERO PER LA LUNGHEZZA DEL CAPITOLO E SPERO CHE VI PIACCIA
DAVVERO
SPERO CHE NON VI HO DELUSO
NON HO TEMPO NEMMENO DI RESPIRARE
E CON QUESTO CAPITOLO NE è LA PROVA
MI DISPIACE UN SACCO
RINGRAZIO ANCORA TUTTE LE PERSONE CHE COMMENTANO O VOTANO QUESTA STORIA
IO VI AMO SEMPRE S E M P R E
AMéLIE HA BACIATO NEYMAR E SONO FELICE PER QUESTO
YUPPIE
SPERO CHE VI PIACCIA DAVVERO
SE VOLETE UCCIDERMI IO SONO QUI :)
DITEMI COSA NON VI PIACE O COSA VI PIACE
AMO QUANDO MI SCRIVETE
VI VOGLIO DAVVERO BENE
UN BACIONE FORTE.
ORMAI LA VOSTRA ALICE
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caro undici,sei il mio ossigeno {Neymar Jr}
Fanfiction"C'era una cosa che non capivo proprio. Eravamo diversi, spigolosi, incompleti e incompatibili, eppure ci amavamo come pazzi." Amélie Conte,18 anni. Neymar da Silva Santos Júnior, 22 anni. Una ragazza timida,goffa ed è terrorizzata dall'amore. Un ra...