Capitolo 21

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" Questo capitolo lo dedico alle persone che hanno la forza di ricominciare e di voltare pagina.

Un bacione,Alice"

Era passata una settimana da quella notte e mi sentivo una persona nuova,più felice. Neymar avrebbe avuto una partita importante contro il Real Madrid e quindi e' partito per Barcellona il giorno dopo. Ogni giorno ci sentiamo via skype oppure messaggi. Mi sento così felice che potrei spaccare il mondo.

Sono sdraiata sul mio letto e sento ancora il profumo di Neymar sul mio cuscino, mi metto una mano al cuore per sentire i battiti accelerati solo al suo pensiero. Mi ritornano i mente i ricordi di quella sera, le sue labbra sulle mie e i rumori dei nostri battiti.

Qualcuno bussò alla porta e subito mi alzai ad aprire. Quando aprì la porta trovai Valerie più bella che mai.

- Preparati, andiamo in discoteca- urlò con voce stridula entrando in casa.

- Non ci penso proprio- obiettai battendo un piede sul pavimento.

- Ammy..perderai la tua vita sociale- mi implorò facendo la faccia da cucciolo.

- Va bene,solo per questa volta ma non chiamarmi più Ammy- affermai puntandole il dito contro. Lei in sua risposta mi abbracciò, sapeva che avrei ceduto.

- Abbiamo solo un'ora e tu devi farti bella- disse mentre guardava il suo orologio.

Dopo aver fatto la doccia in soli cinque minuti corsi subito verso l'armadio per scegliere un vestito decente. Decisi di mettere un vestitino corto fino a metà coscia color rosa cipria mentre ai piedi indossai delle scarpe nere col tacco molto alto. I miei capelli lunghi li lisciai per poi sistemarli con un fiocco rosa dietro la nuca. I miei occhi erano segnati da un eye-liner color nero per poi essere definiti da molte passate di mascara.

Quando scesi le scale trovai Valerie già pronta in salotto. Era bellissima. Valerie era stata sempre la ragazza invidiata da tutte perché tutti i ragazzi si giravano a guardarla.

- Amélie sei bellissima- disse alzando la voce per poi avanzare verso me.

- Valerie sei perfetta- affermai guardandola. Il suo vestitino argento pieno di brillantini illuminava la stanza.

-L'autista di mio padre ci accompagnerà in discoteca- dissi prendendo la pochette nera. Lei rispose annuendo per poi seguirmi verso l'uscita.

Per tutto il viaggio in macchina le raccontai la storia tra me e Neymar e lei se ne usciva con qualche commento tipo: "che stronzo", "lo uccido" o "che amore".

- Ti sei innamorata- affermò guardandomi negli occhi per poi baciarmi la guancia.

- Non e' vero- sussurrai abbassando la testa imbarazzata.

- Amélie,non bisogna vergognarsi di questo sentimento bellissimo- disse sistemandosi nel sedile.

- Mi sono innamorata,ok?- risposi mettendomi una mano sulla fronte per poi tirando indietro la nuca per sussurra un "sono fottuta". Lei rise.

Quando entrammo dentro la discoteca l'odore di sudore mi invase le narici e le luci soffuse creavano un senso di confusione. Valerie mi prese la mano per condurmi al centro della pista. Arrivate al centro,lei iniziò a ballare mentre io rimasi in piedi a guardare la gente muoversi a ritmo di musica.

- Balla come se non ci fosse un domani- urlò Valerie al mio orecchio per farsi sentire.

Incominciai a muovermi seguendo il ritmo della canzone, mi sentivo a disagio e non riuscivo a fare movimenti "sexy".

caro undici,sei il mio ossigeno {Neymar Jr}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora