Capitolo 28

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"Dedico questa storia ai miei amici che mi hanno aiutato tantissimo dopo il mio incidente stradale.
Grazie.
Alis"

Il telefono vibró dentro la mia borsa e quando guardai il numero scritto sullo schermo decisi di rispondere.

- Pronto- salutai mio padre canticchiando.

- Scricciolo, dove sei? - chiese mio padre ridendo. - Sei nel tuo magico nascondiglio?- domandò  come se fosse una cosa normale.

Si- affermai guardandomi in torno - A dopo- lo salutai per poi chiudere la chiamata.

Il mio nascondiglio era un tetto di un palazzo in periferia, era pieno di graffiti e stava cadendo letteralmente a pezzi ma continuavo sempre a rifugiarmi per nascondermi dai problemi.

Quando ho bisogno di solitudine mi nascondo qua e ascolto questo silenzio rilassante che emana questo paesaggio.

- Amélie- mi salutò la voce dietro alle mie spalla facendomi sussultare dallo spavento.

- Neymar- sussurrai stringendo con forza i miei pugni.

- Girati- disse con voce roca dato che ero rimasta ancora di spalle a guardare il paesaggio.

- Non ci riesco- affermai spostando il mio sguardo altrove.

-Amélie- mi richiamò posando le sue mani sui miei fianchi.

- Tu non puoi sapere quanto faccia male rivederti dopo questi mesi- sbottai girandomi bruscamente verso di lui e guardandolo negli occhi.

In quel momento mi resi conto che nulla era cambiato visto che riusciva ancora a procurarmi brividi solo con uno sguardo.

- Sei sempre più bella- sussurrò Neymar accarezzandomi la guancia.

- Smettila- dissi scacciando la sua mano del mio viso. - Ti presenti qui con uno stupido pretesto e mi dici che sono bellissima. Smettila. - affermai decisa calpesando il piedd destro per terra.

Lui prese le mia mani e mi attirò pericolosamente a lui e mi costrinse a guardarlo negli occhi.

- Tu mi rendi pazzo- sussurrò al mio orecchio.

- Posso dirti il perché sono qui?- domandò guardandomi negli occhi.

Io annui leggermente con la testa curiosa di sapere il vero motivo che l'ha spinto a tornare.

- Gelosia- ammise spostando il suo sguardo in alto.

- Gelosia?- chiesi spostando la mia testa verso destra.

- Ero geloso di James Rodríguez- disse con tono duro e pieno di odio.

- Ed è così  brutto essere gelosi di una persona che in quel momento non ti appartiene- sbottò allontanandosi da me e facendo vari passi verso la ringhiera del tetto.

-Che cosa?- domandai alzando la voce e facendolo girare.

- Hai sentito perfettamente- disse Neymar portando le sue braccia al petto e incrociandole. 

- Hai detto la stronzata del secolo- affermai portando le braccia in aria.

- Cioè?- chiede alzando un sopracciglio e sbuffando.

-Io non ho mai smesso di appartenerti- sbottai infastidita e puntai un dito verso di lui - e questo lo sai-

In sua risposta lui fece un grande sorriso mostrando i suoi denti bianchissimi.

Neymar si avvicinò lentamente a me posando le sua dita sulle mie labbra.

- Queste labbra sono state marcate da un'altra persona- affermò sfiorando leggermente le mie labbra. 

- Fallo- sussurrai impaziente di un suo bacio.

- Fare cosa?- domandò curioso.

- Baciami- dissi avvolgendo le mie braccia attorno al suo collo e avvicinandolo a me.

Mi baciò.

Mi baciò una, due, tre volte fino a quando i nostri respiri imploranti ci chiedevano di fermarci.

-Adesso ti bacierò di nuovo- sussurrò Neymar per fondarsi di nuovo tra le mie labbra.

BUONGIORNO

COME STATE?

IO MALUCCIO

MA NON IMPIRTA

VI PIACE QUESTO CAPITOLO?

BUON RIENTRO A SCUOLA

UN BACIONE

LA VOSTRA

ALIS

caro undici,sei il mio ossigeno {Neymar Jr}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora