"Questo capitolo e' per le persone che non sono riuscite a leggere il capitolo di prima.
Un bacio,
Alice""Amélie, in questo momento siamo simili, perché io adesso ho terribilmente paura dell'amore. Mi dispiace.
Sii felice,
Immensamente tuo,
Neymar"Era passata una settimana da quella notte che mi ha cambiato letteralmente la vita. Molte persone affermano che la prima volta non si scorda mai ed è' vero perché sento ancora le labbra di Neymar sul mio collo oppure il suo corpo sopra il mio.
Sin da piccola sono cresciuta con la percezione che l'amore era sinonimo di felicità ma adesso smentisco tutto.
Ho vissuto l'amore della mia vita e non ne sono uscita felice anzi ne sono uscita distrutta.
L'amore e' una lotta continua. Amare significa l'autodistruzione di se stessi.
L'amore e' un punto di non ritorno,non si ritorna mai al punto di partenza. Ci innamoriamo con la stessa facilità di respirare. Innamorarsi e' diverso di amare. Per innamorarsi basta un'attimo mentre amare e' come scalare una montagna infinita.
Senza amore ci si sente vuoti, incompleti.
Adesso senza Neymar mi sento inutile. Senza di lui sono incapace di compiere le attività fondamentali come camminare,mangiare,respirare o semplicemente vivere.
Quando abbiamo fatto l'amore non mi ha fatto male dato che e' stato molto delicato ma mi ha distrutto il fatto di ritrovare la mattina al suo posto una lettera di addio,tutto qui.
Mi sono sempre descritta come una persona forte che nei momenti più duri e' sempre uscita da vincente ma questa volta, questa battaglia mi ha letteralmente uccisa dentro.
Per dimenticare Neymar ho iniziato a sentirmi con James Rodríguez.
James e' dolce,altruista,divertente,sensibile e diverso da Neymar. James non mi ferirebbe mai. Lui non scapperebbe mai.
Al pensiero di Neymar i miei occhi si inumidirono e con un gesto veloce asciugai delle lacrime innocenti sulle mie guance. "Fanculo" sussurrai mentre mi alzai dal divano per dirigermi in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Il mio telefono vibrò e quando guardai il messaggio sorrisi involontariamente."Piccola Amélie, come stai?
Quando mi vieni a trovare a Parigi?
P.s ho appena saputo ciò che e' successo con quello stronzo.
Thiago"Mi guardai in torno per pensare alle parole da scrivere nel messaggio e inizia subito a digitare i tasti.
"Thiago, prendo il primo aereo per Parigi e ti vengo ad abbracciare.
Non fa niente ormai e' finita prima che potesse incominciare.
Mi manchi"Qualcuno bussò alla mia porta e sussultai dallo spavento dato che ero sovrappensiero. Svogliatamente andai ad aprire la porta e mi trovai davanti a me un James sorridente.
- James- urlai abbracciandolo per poi sentire il suo profumo invadermi le narici. Non era buono come quello di Neymar.
- Amélie- disse stringendomi forte a sè.
Quando mi staccai gli feci cenno di entrare in casa e lui mi sorrise. Non era bello come il sorriso di Neymar.
- Come mai sei venuto in Italia?- chiesi sorridendo sedendomi sul divano in pelle.
- Volevo vederti,tutto qua- rispose accarezzandomi il viso, mi morsi il labbro per l'imbarazzo - Ti vedo strana,Amélie- continuò studiandomi.
- Va tutto bene- risposi - Va tutto a gonfie vele- mentii sistemandomi i capelli.
- Odio vederti così- sussurrò baciandomi il collo. Neymar non mi baciava così.
- Io sto bene- dissi sorridendo per poi allontanarmi per fargli vedere il mio sorriso.
- Forse posso farti ritornare io il sorriso- disse avvicinandosi lentamente a me.
Il mio cuore batteva normalmente e i battiti non avevano una frequenza accelerata.
- C-c-c-ome?- sussurrai balbettando.
Non mi diede il tempo di finire la frase che si avventò su le mie labbra.
Quelle labbra non erano quelle di Neymar.
Quel bacio non e' quello che ti fa tremare le gambe oppure non ti fa piangere dalla gioia. Non e' stato il bacio che mi ha fatta dimenticare per solo un'attimo le mie insicurezze.
E' stato un bacio mediocre perché alla fine ho capito che non e' stato Neymar ha darmelo.
-James- sussurrai per staccarmi dalle se labbra ma lui riprese a baciarmi.
-James,ti prego smettila. Mi dispiace,ok? Non ci riesco.
Non riesco ad lasciarmi andare e pensare che le labbra di qualcun'altro che non sia Neymar si posino sul mio collo. Tu sei un ragazzo eccezionale e meriti di essere amato e so perfettamente che troverai una ragazza disposta a darti l'amore che desideri ma purtroppo questa non sono io.
Ti guardo dritto negli occhi e non provo quella sensazione di felicità che mi dava Neymar.
Sai quando capisci di essere fottuto? Quando capisci che lo aspetterai sempre,nonostante i litigi,le urla oppure gli insulti. Tu lo aspetterai sempre perché io sono qui solo ad aspettare quel ragazzo di nome Neymar. E cazzo,si voglio urlargli contro tutte le mie paure e affrontarle insieme a lui perché accanto a lui non ho paura.
Spero di passare la mia vecchiaia accanto a lui e ricordare le incomprensioni e gli episodi che ci hanno portato ad essere noi stessi e di come siamo riusciti a superare tutto.
Lo capisci questo?
Aspettarlo per poi capire che non arriverà mai,perché io non sono una ragazza per cui vale correrle dietro.
Ma lui e' quel tramonto che vale la pena aspettarlo fin da mezzogiorno. Lui vale la pena,sempre.
E sai James? Io sono letteralmente dipendente da lui e mi dispiace lasciare andare un ragazzo così dolce come te ma io appartengo a lui- dissi guardandolo dritto negli occhi.
- Amélie,dammi una possibilità- sussurrò guardandomi dritto negli occhi per poi asciugarmi le lacrime che mi scorrevano lungo il viso.
Non riuscì a dire nulla. Mi limitai ad abbracciarlo soltanto.BUONA SERA
LO SO CHE MI STATE ODIANDO
MA NON HO AVUTO TEMPO
SONO PIENA DI VERIFICHE
E HO INIZIATO A FARE VOLONTARIATO
VI VOGLIO BENE
PERCHÉ NONOSTANTE TUTTO
MI SUPPORTATE
GRAZIE
UN BACIO
LA VOSTRA ALICE
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caro undici,sei il mio ossigeno {Neymar Jr}
Fiksi Penggemar"C'era una cosa che non capivo proprio. Eravamo diversi, spigolosi, incompleti e incompatibili, eppure ci amavamo come pazzi." Amélie Conte,18 anni. Neymar da Silva Santos Júnior, 22 anni. Una ragazza timida,goffa ed è terrorizzata dall'amore. Un ra...