Capitolo 4

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"E allora sorridi,sorridi fino a spaccarti le mascelle.Dimostra loro che non ti hanno distrutta,che sei ancora in piedi"

Tutta la notte non avevo chiuso occhio,mi rigiravo nel letto ogni volta che pensavo a lui. Pensavo solo a lui, e ai suoi occhi. Il suo pensiero non mi faceva addormentare. L'avevo pensato alle tre di notte,poi alla quattro,per poi continuare alle cinque per proseguire e per finire alle sei,quando sentì vibrare il mio telefono. 

"Non mi hai permesso di salutarti. 
Ney xx" 


Ah già,dopo il ballo ho costretto mio padre a ritornare a casa, e ho fatto ciò che sono abituata a fare: scappare.

Scappare dai miei problemi è ciò che ho sempre fatto in passato. Non affrontavo mai le cose,mi limitavo a scappare. 

"Scusami,è che non mi sentivo bene. 
Ti saluterò appena di vedrò,ok?
Amèlie xx" 

Scesi in cucina e trovai mio padre davanti al portatile,alle sei e mezza di mattina? Aveva una tazza di caffè fumante in mano e nel frattempo guardava sbalordito lo schermo del computer. Quando mi vide face una faccia confusa.

-scricciolo,cosa ci fai tu qui a quest'ora?- mi domandò facendomi accomodare sulle sue gambe. 
-Non riuscivo a dormire,tu?- gli risposi,guardando lo schermo del computer e c'era un'articolo su di lui. 
-Alle otto dovrei andare a lavoro- mi disse mentre spengeva il portatile.
-Posso venire con te,ti prego- lo pregai,così non dovevo passare una mattinata da sola a guardare telefilm deprimenti. 
-Va bene,posso farti una domanda Amélie?- mi chiese mio padre guardandomi negli occhi,era serio.
-Certo- risposi sussurrando
-Cosa c'è tra te e Neymar?- disse sorridendo, adesso si metteva anche lui. 
-Niente, beh s-s-iamo amici,c-c-c-redo. Non mi piace! Tranquillo, non mi piace. Ti ho già detto che non mi piace?- balbettai per tutta la frase e incominciai a stuzzicarmi le mani,segno che ero nervosa. 
-Amèlie,ieri sera non vi siete nemmeno accorti che c'eravate solo voi due nella pista e tutti noi vi stavamo guardando e quando è finita la canzone vi abbiamo tutti applaudito! Ma voi due continuavate a guardarvi negli occhi e ballare lentamente per tre canzoni consecutive. Amèlie,chi vuoi prendere in giro?- mi raccontò mio padre, era successo tutto questo? e non me ne sono nemmeno accorta dato che immersa nel colore dei suoi occhi.
Lo abbracciai così forte da fargli perdere il respiro,perchè lui mi capiva così tanto? 
-Fai colazione adesso e poi vai a prepararti!- mi disse mentre andava in camera sua.

8.14

Ero dentro al campo a parlare con i giocatori,alcuni erano la mia seconda famiglia. Mi hanno visto crescere e mi sono stati accanto. Andrea Pirlo è come uno zio per me, e gli voglio un mondo di bene. 
In quel momento mi arrivò un messaggio. 

"Ci conto. 
Ney xx" 

"Quando ti vedrò per scusarmi ti salterò addosso,ok?
ovviamente scherzo aahha
Amélie xx"

Il messaggio non tardò ad arrivare,tutti i giocatori mi chiedevano con chi stavo parlando e canticchiavano "Amélie si è presa una cotta, cotta cotta,cotta"

 "Puoi togliere l'ultima frase: "ovviamente scherzo aahha".
Ney xx"

"Vuoi davvero che io ti salti addosso,sul serio? 
Amélie xx" 

Il cuore mi batteva fortissimo,ero troppo impegnata a guardare lo schermo del telefono. 

"Devi farti perdonare,no? 
Ney xx

"Si,ma quando ti vedrò? 
Amélie xx" 

"Prova a girarti 
Ney xx"

Cosa cazzo significava quel messaggio? A quel punto mi girai e vidi entrare i giocatori brasiliani in campo con le rispettive magliette da allenamento. Il telefono mi cadde dalle mani, rimasi pietrificata. 

-Ma quella è Amélie- urlò Thiago ai ragazzi indicandomi, in quel momento non mi importava di salutare i componenti della squadra.

Neymar era in piedi guardandomi con un sopracciglio alzato, stava aspettando. 

Amélie non scappare, adesso corri da lui.

I miei piedi si mossero da soli e incominciarono a correre e mi catapultai addosso a lui. Lui mi prese in braccio girando su se stesso ridendo. Il suo profumo.

Tutti i ragazzi erano a fissarci sbalorditi mentre Thiago sorrideva come uno scemo. 

-Considerati perdonata- mi sussurò all'orecchio. 
-Idiota- dissi mentre scendevo a terra per poi ritornare andare a sedermi .

Mio padre mi guardò sorridente,lui aveva sempre ragione. 

Guardai tutti gli allenamenti delle rispettive squadre. Certe volte mi confondevo a parlare con gli allenatori ma il mio sguardo era sempre fisso sul Neymar.  Non lo perdevo mai di vista. 

-Ragazzi, ci vedremo a Rio la prossima settimana!- disse mio padre - è stato un piacere lavorare con voi!- continuò. 
Tutti i giocatori se n'è andarono negli spoiatoi e io rimasi a parlare con mio padre. 
-Amélie,prepara le valigie che si parte per Rio- disse sorridendomi.

SAAAAALVE RAGAZZE! 

HO SCRITTO ADESSO PERCHE NE OGGI E NE STA SERA AVREI POTUTO AGGIORNARE! 

COMUNQUE POSSO DIRVI CHE VI ADORO? 

SPERO CHE VI SIA PIACIUTO QUESTO CAPITOLO! 

COMUNQUE GRAZIE PER TUTTO

SCUSATE MA SONO DI FRETTA, DOMANI NON SO SE POSSO AGGIORNARE

MA FARò IL POSSIBILE

VI PIACE IL PERSONAGGIO DI AMéLIE? 

NEI PROSSIMI CAPITOLI SI AGGIUNGERANNO ALTRI PERSONAGGI

ALCUNI STRONZI MA ALTRI NO :)

SE VOLETE CHE LEGGO LE VOSTRE STORIE SONO QUA :)

GRAZIE DI TUTTOOOOOO

ALICE

caro undici,sei il mio ossigeno {Neymar Jr}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora