Amélie sei un fottuto disastro,ecco cosa sei,un disastro.
Il ragazzo sconosciuto è un giocatore brasiliano,ecco perchè era negli spogliatoi,sono una stupida.
Ero immersa completamente tra i miei pensieri e non mi ero nemmeno accorta che la partita era appena terminata con un pareggio.
Tutti i giocatori stavano rientrando negli spoiatoi compreso il ragazzo sconosciuto che mi fece un sorriso straffottente prima di entrare. Stronzo.
- Amélie,io vado a parlare con la squadra. Aspettami- mi disse mio padre mentre prendeva la sua giacca. Mio padre odiava quando i suoi ragazzi giocavano "discretamente bene", non voleva che gli altri li considerassero perdenti.
- Certo,ti aspetto all'uscita- gli risposi dandogli un bacio sulla guancia, a quel gesto mi sorrise e mi scompigliò i capelli.
Ogni persona che conosceva mio padre mi diceva che ero io la sua medicina nei momenti più duri,io e lui ci siamo sempre fatti forza da soli fin da quando mamma se n'è andata.
Mia mamma se n'è andata dopo aver portato al termine la gravidanza,era una ragazza giovane e in cerca di fortuna e una bambina le commetteva la carriera, quindi mio padre prese la mia custodia.
Mentre aspettavo seduta sul pavimento di marmo mio padre, qualcuno si mise a sedere accanto a me.
- Di nuovo nei corridoi,eh?- mi disse il ragazzo sconosciuto mentre si legava le sue nike bianche.
- Emh,già.- risposi abbassando lo sguardo, quel ragazzo mi metteva a disagio. Forse erano i suoi occhi o il suo sorriso a farmi diventare così rossa.
- Amélie Conte- sospirò mentre mi guardò intensamente negli occhi - Sei di poche parole-. Come cazzo faceva a sapere il mio nome e cognome? Questo ragazzo mi stupisce ogni volta che apre bocca.
- Ragazzo sconosciuto, hai appena scoperto la mia identità. Sono fottuta- gli dissi mentre abbassai lo sguardo. Lo sentii ridere.
- Mi chiamo Neymar e mi domando come fai a non conoscermi- mi rispose mentre si alzò,si sistemò i pantaloni della tuta e mi aiutò ad alzarmi. -Tutti mi conoscono- affermò.
- Mi dispiace,dovrei andare ora. S-s-cusami- cercai di terminare quel discorso al più presto dato che mi stavo incasinando da sola. Odiavo balbettare per la timidezza.
Non li diedi nemmeno il tempo di parlare che mi voltai e con passi svelti mi avviai all'uscita.
Flashback
-Ehy nonna,com'è innamorarsi?- chiesi dopo aver visto per l'ennesima volta Cenerentola, idossavo una coroncina in plastica argento per assomigliare ad una vera principessa.
-Amélie, innamorarsi è una perenne lotta continua. Quando ti innamori senti una tempesta dentro che sembra che sta per esplodere. Innamorarsi fa male. Farà male. Farà male perchè è importante. Mia cara Amélie non avere paura di innamorarti.- mi sussurrò la mia nonna mentre guardava la fotografia del nonno appesa in cucina.
- Nonna,io non mi innamorerò mai- affermai decisa.
-Vedremo- sorrise.
11.54
Per essere settembre l'aria era davvero fredda e per riscaldarmi incominciai a strofinarmi le mani calde sulle braccia. Tremavo per il freddo ma quacuno attirò la mia attenzione.
-Posso almeno chiederti il tuo numero di telefono?- mi chiese il ragazzo sconosciuto di nome Neymar.
-Dici a me?- chiesi guardandolo stupida, in diciassette anni di vita nessun ragazzo mi aveva chiesto il mio numero,mai.
- Sei l'unica persona oltre a me qui!- rise mentre mi faceva notare che eravamo solo noi fuori dall'uscita.
-Oh,emh,già- incomiciai a balbettare - ecco il mio numero - incomicia a dettarlo.
-Ti scriverò appena posso,prometto!- mi disse mentre rideva per il mio atteggiamento troppo timido.
-Tranquillo- gli risposi mentre mi mettevo una ciocca di capelli dietro l'orecchio. -Devo andare sul serio,buonanotte- lo salutai con un semplice gesto sulla mano.
00.30 a.m
Stavo per addormentarmi ma ad un certo punto il mio telefono si illuminò,segno che era arrivato un messaggio. Mi alzai e andai verso il comodino e quando lessi il messaggio un innocente sorriso spuntò sul mio viso. Il mio cuore perse un battito.
"Amélie Conte devo ammettere che sei la ragazza più timida che io abbia mai incontrato.
Buona notte.
Neymar xx"
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caro undici,sei il mio ossigeno {Neymar Jr}
Fiksi Penggemar"C'era una cosa che non capivo proprio. Eravamo diversi, spigolosi, incompleti e incompatibili, eppure ci amavamo come pazzi." Amélie Conte,18 anni. Neymar da Silva Santos Júnior, 22 anni. Una ragazza timida,goffa ed è terrorizzata dall'amore. Un ra...