"perchè tutto di me ama tutto di te,
amo le tue curve e i tuoi spigoli,
tutte le tue perfette imperfezioni"
-Amèlie,svegliati- disse mio padre mentre mi svegliava dolcemente con delle carezze sul viso - è arrivato l'aereo- continuò.
Era la prima volta che mio padre mi portava con se nel suo viaggio di lavoro, ogni volta che partiva per lavorare si limitava a portarmi dai nonni. Quest'anno mi ha promesso che mi porterà a vedere i mondiali, abbiamo giurato con i mignoli: è una promessa indstruttibile.Stavo camminando verso l'aereo privato riservato alla nazionale, mio padre mi teneva per la mano per paura che i paparazzi mi fotografano. Lui è sempre stato iper-protettivo nei miei confronti, ha sempre minacciato i fotografi o pagato le case editrici per non pubblicare mie foto, ha sempre voluto che io vivessi una vita normale.
L'interno dell'aereo era molto lussuoso, aveva un'aspetto molto accogliente. I sedili erano in pelle marrone scuro, c'erano tavolini in vetro e davanti ad ogni sedile un portatile.
Presi posto davanti ad Andrea Pirlo,accanto a me c'era Claudio Marchisio e alla sinistra di Andrea c'era Ciro Immobile.-Ragazzi,fra meno di dieci ore attereremo a Rio de Janeiro,vorrei dirvi che sono fiero di voi qualunque cosa accada,intesi? - disse mio padre marcando l'ultima frase.
-Si mister!- risposero tutti insime i giocatori, ormai sapevano a memoria le raccomandazioni di mio padre,era così prevedibile-Sei contenta di andare a Rio,Amélie?- mi chiese Andrea per troncare il silenzio che regnava tra noi. Quando conoscei Andrea per la prima volta mi stava davvero antipatico, se ne stava sulle sue senza mai sorridere ma poi lo conoscei meglio, adesso abbiamo un rapporto come "zio-nipote".
-Non vedo l'ora di visitare la città!- risposi sorridendo, mi accorsi che avevamo lasciato da poco l'aeroporto di Milano.
-Oppure non vedi l'ora di vedere un giocatore- disse Claudio,dandomi una gomitata e guardandomi con aria di sfida.
-Non è vero!- mi difesi, "si prevede un viaggio molto lungo" pensai tra me e me.
-Tu ci hai traditi,che duro colpo- disse con tono scherzono Ciro, toccandosi il cuore e scoppiando in una sonora risata.
-Amélie,ci devi raccontare qualcosa?- chiese Andrea mentre azzittiva Claudio e Ciro che ridevano.
-Cosa dovrei raccontarvi,scusa?- chiesi mentre incrociavo le braccia al petto, "Signore salvami" pensai.
-Inizia con N e finisce con ymar!- disse Claudio facendomi un cenno di spiegare tutta la storia.Il viaggio passò molto lentamente, per la metà del tempo raccontai come io e Neymar ci siamo conosciuti ma poi Andrea si addormentò e a seguire Ciro e Claudio.
La canzone che stavo ascoltando era appena finita,adesso le mie cuffiette riproducevano una melodia familiare,una che conoscevo molto bene."Stay with me? 'cause you're all i need"
Fanculo.Spensi il cellulare e chiusi gli occhi,respirai tranquillamente e pensai a cosa avrei fatto a Rio de Janeiro. Avrei fatto shopping tutti i giorni oppure mi sarei limitata a fare la turista?
Alla fine caddi in un sonno profondo.11.03 a.m
"Informiamo ai gentili passeggerei che stiamo atterrando, ringrazierei se allaccaste le cinture di sicurezza. Il comandante ha dichiarato che fra cinque minuti saremo nell'aeroporto di Rio. Grazie" ci informò una vocina parlante proveniente dalle casse. Il viaggio è stata veramente lungo e quasi tutte le ore le avevo passate a dormire, oppure a leggere un libro.
Quando scesi dall'aereo volevo urlare di gioia,abbracciare mio padre e ringraziarlo a vita per questa occasione.
Quando tolsi dal mio telefono la modalità aereo,mi arrivarono e-mail e alcuni messaggi su whatsapp ma nulla di particolare, ma ad un certo punto mi vibrò."Buongiorno Amélie, siete atterrati?
Ney xx""Buongiorno Neymar,
ti scrivo in diretta: proprio adesso sto respirando l'aria di Rio!
Amélie xx"
-Amélie,dobbiamo andare in hotel!- mi informò mio padre mentre si dirigeva in una macchina, mi spiegò che i bagagli li avrebbe presi un signore incaricato dell'albergo.
-Papà,grazie mille- dissi per poi abbracciarlo, lui rimase sorpreso da questo gesto ma poi mi strinse a se.Mio padre aveva prenotato una stanza solamente per me perchè secondo lui dovevo avere i miei spazi e potevo dormire fino a tardi.
Quando entrai nella stanza rimasi sorpresa da ciò che vedevo. Il letto era il vero protagonista della camera, era un letto a baldacchino con le lenzuola bianche e oro. Le pareti erano bianche con qualche rifinitura oro e le tende erano rosse. Sul letto c'erano delle rose rosse e dei cioccolatini offerti dall'hotel. Chiusi gli occhi e respirai il profumo che si diffonedava nella stanza: è cannella."Cosa farai oggi piccola straniera?
Ney xx"Decisi di non ripondergli. Feci un bagno rilassante di quasi venti minuti per rilassarmi dopo il tragico volo, usai il sapone al gusto di amarena dell'hotel. Mi vestì con un vestitino a fiori corto fin sotto al ginocchio e indossai le vans nere e mi misi gli occhiali da vista dato che non avevo voglia di mettermi le lenti.
Qualcuno bussò alla mia porta,sarà mio padre per accertarsi che io sia ancora viva oppure qualcuno della nazionale. Quando aprìì mi trovai l'unica persona che aspettavo di vedere davanti alla mia porta.
- Sai che è maleducazione non rispondere ai messaggi?- mi chiese Neymar. Era più bello del solito, ma che dico? Lui diventa più bello ogni giorno che passa,diventa sempre più perfetto.
- Emh,ciao. Non ti ho risposto perchè ero a farmi un bagno- risposi abbassando lo sguardo, la sua presenza m rendeva più debole di come sia realmente. - che ci fai qui?- continuai.
-Oggi non sarò Neymar- mi disse mentre entrava in camera, cosa voleva dirmi?
-Chi sarai?- chiesi con una faccia sorpresa, non capivo cosa volesse dirmi.
-La tua guida, preparati Amélie perchè oggi vedrai Rio!- disse tutto entusiasta mentre applaudiva.Cara Amélie,oggi si prevede una giornata molto imbarazzante.
Il mio cuore perse un battito.
Non riuscì a non sorridere.
Buon giorno ragazze :)
Non ho potuto aggiornare in questi due giorni me comunque spero che vi sia piaciuto questo capitolo
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno votato e commentato questa storia,grazie mille!
Se volete pubblictà o farmi leggere le vostre storie,io sono qui :)
Grazie mille ragazze
Alice.
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caro undici,sei il mio ossigeno {Neymar Jr}
Fanfiction"C'era una cosa che non capivo proprio. Eravamo diversi, spigolosi, incompleti e incompatibili, eppure ci amavamo come pazzi." Amélie Conte,18 anni. Neymar da Silva Santos Júnior, 22 anni. Una ragazza timida,goffa ed è terrorizzata dall'amore. Un ra...