James POV'S
Metto la collana nella scatolina e, dopo averla chiusa, prendo un nastro.
Lego il nastro attorno alla scatolina e ci incastro una rosa.
Prendo un bigliettino e scrivo: spero che ti piaccia.
Buon Natale Lils.Non firmo e non scrivo nient'altro. Voglio vedere se riuscirà a capirlo da sola che io sono il mittente.
Attacco il bigliettino alla rosa e metto la scatola in uno dei cassetti della mia scrivania.
"Tesoro! Scendi, è pronto il pranzo." Urla mia madre dal piano di sotto.
Scendo e vado in salotto.
Casa mia non è tanto grande, ho due stanze da letto, una cucina, un salotto, una sala da pranzo e due bagni.
Abbiamo il garage, ma non lo usiamo mai, al contrario della soffitta, che è strapiena di roba.In salotto c'è un enorme albero natalizio.
Sono anni che non faccio gli alberi con loro. Quando loro lo fanno io sono ancora a Hogwarts.
È carino, niente paragonato agli alberi enormi e addobbatissimi di Hogwarts.Mi piacerebbe poter fare qualcosa in famiglia.
I miei genitori non sono cattivi, anzi, però da quando frequento la scuola mi calcolano di meno.Okay, è vero che sto via quasi tutto l'anno però almeno l'albero di Natale lo potremmo fare insieme!
Mi dirigo verso la sala pranzo e noto che il tavolo è stato allungato.
"Mamma che succede?" Chiedo fissandola stranito."Stanno per venire tutti i parenti, un bel pranzetto in famiglia!" Esclama entusiasta.
Ecco. Queste sono le cose in famiglia che posso senza alcun problema evitare.
Una cosa è l'albero, una cosa è il pranzo.Devi sorridere, essere cordiale e gentile con tutti. E per di più devo anche vestirmi elegante.
"James! Pettinati quei capelli. Sai che nonna Betta farà storie." Dice mio padre.
È vero, ogni volta che nonna mi vede viene da me e, ancora prima di salutarmi, dice: sai caro, esiste una cosa per pettinare i capelli.. Si chiama Spazzola.
Simpatica eh.
"Chissene frega ciò che dice la nonna. E comunque perché facciamo il pranzo la vigilia? Di solito lo facciamo il 25"
"Quest'anno abbiamo voluto cambiare." Si limita a dirmi mamma.
Annuisco e torno in camera mia.
Prendo il pacchetto e lo lego alla zampa del gufo di mamma. Se usassi la mia civetta, Lily la riconoscerebbe e addio sorpresa."Mi raccomando: sai la via e la casa. Non perdere né la rosa né il bigliettino.
Torna appena puoi okay? Non posso lasciare la finestra aperta tutta la notte." Gli dico.Lui mi guarda e muove la testa, come per annuire.
Apro la finestra e lui vola fuori.
Rimango a fissarlo fino a quando non sparisce nel cielo.Sento dei passi di sotto e capisco che gli ospiti sono arrivati.
Mi alzo sistemandomi la camicia e esco di camera, assicurandomi di chiudere bene la porta.
Camera mia è tabù.
Solo i miei genitori, i malandrini e io possiamo entrarci. Anche se vengono qui raramente.Mentre scendo penso che magari potrei deviare per il bagno, per pettinarmi magari e evitare inutili commenti, ma so già che i miei capelli fanno quel che pare a loro perciò lascio perdere.
Saluto tutti cordialmente, ignorando i commenti di Betta, e ci sediamo.
Che la tortura abbia inizio.
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My Best Mistake
FanfictionLIBRO 1º della TRILOGIA Lei è una so tutto io. È una brava ragazza, con gli occhi verdi e lunghi capelli rossi. È bellissima, ma semplice. Una delle poche ragazze che non cade ai piedi del più popolare della scuola. Lui è un tipo superficiale, g...