Lily POV'S
C'è il caos a scuola, le persone continuano a parlare di ciò che è successo. I racconti passano da persona a persona, ogni volta con qualcosa di diverso dal precedente. Nessuno sa qual è la vera versione, tranne me e Alice. Non ne abbiamo più parlato da allora. Un po' perché non volevamo più parlarne, un po' perché sono troppo agitata perché è sabato mattina e fra poco mi devo incontrare con James alla Testa Di Porco. Abbiamo deciso di andare in un locale più appartato per parlare meglio.
Mi alzo dal letto e mi vesto.
Carina ma non elegante. È pur sempre un'uscita con James, non con Silente! Almeno penso che io la possa considerare un'uscita....Faccio velocemente colazione, non ho molta fame.
Mi alzo dalla panchina e torno in camera, salutando le ragazze che mi augurano buona fortuna.Apro il baule e prendo il permesso da dare a Gazza e il mantello per coprirmi dal freddo.
Mi incammino insieme agli altri ragazzi e in men che non si dica mi ritrovo a Hogsmeade.James POV'S
Tiro su col naso mentre arranco fra la neve.
Hogsmeade è più fredda di quanto sembri. Si gela.
Entro nel locale, che non è proprio il massimo, e chiedo un tavolo.
Subito capisco che è stato stupido: ci sono solo due tavoli occupati, non serviva chiedere.
Mi siedo e aspetto che Lily arrivi. Mi chiedo come farà ad arrivare fin qui. Con il suo corpo esile gelerà.Tiro fuori la sua lettera dalla tasca e la apro sul tavolo, mentre mi ripeto il discorso che ho già fatto davanti allo specchio mille volte. Patetico eh?
La porta del locale si apre e alzo la testa per vedere chi è. Rimango deluso nello scoprire che non è Lily.
È un'uomo, avrà vent'anni e qualcosa.
Ordina una bevanda alcolica e si siede a poca distanza da me.
Ora lo riconosco: era il capo della squadra di Quidditch del Serpeverde quando ero al primo anno e lui era al settimo. Era uno stronzo, come tutti i Serpeverde in fondo...La porta si apre di nuovo lasciando entrare Lily. Ha il naso e le guance rosse per il freddo e la sua bellissima bocca è coperta da una sciarpa.
Mi raggiunge al tavolo e si siede. Si toglie il mantello e la sciarpa. Ma si tiene i guanti addosso.
"Ciao, tanto che aspettavo?"
"Due minuti" rispondo e lei annuisce.
Ordiniamo due burrobirre e ci mettiamo a litigare per chi deve pagare. Alla fine pago io.
Nota la lettera che avevo appoggiato precedentemente sul tavolo e tira fuori anche la sua."Okay... Chi incomincia?" Chiede.
"Prima le donne" dico e lei annuisce.
Si schiarisce la voce e si accomoda meglio sulla sedia."Che ne dici se discutiamo solo dei lati negativi?" Propone e acconsento. È una buona idea.
"1. Vuoi sempre avere ragione. Be' questo non è affatto vero!" Protesta.
"Sì che è vero"
"No."
"Si. Visto? Anche adesso vuoi avere ragione!"
"Ah, già. Okay... Passiamo al punto due: non capisci che Zack ci prova con te." Alza lo sguardo dalla lettera e mi guarda male. "Zack è un mio amico. Sul serio, non devi preoccuparti di lui."
STAI LEGGENDO
My Best Mistake
FanfictionLIBRO 1º della TRILOGIA Lei è una so tutto io. È una brava ragazza, con gli occhi verdi e lunghi capelli rossi. È bellissima, ma semplice. Una delle poche ragazze che non cade ai piedi del più popolare della scuola. Lui è un tipo superficiale, g...