[CAPITOLO 19: problema inaspettato]

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Lily POV'S

Quando mi sveglio la mattina dopo sono ancora felice per via della collana.
Vado in bagno e mi faccio la doccia, senza togliermi la collana. Non la toglierò mai. È bellissima.
Dopo essermi sistemata entro in camera mia.
È così strano vederla vuota e coperta da teli, sono curiosa di vedere come diventerà. Sarà perfetta, ne sono sicura. Mia mamma conosce i miei gusti meglio di chiunque altro.
Sposto il telo che copre l'armadio e lo apro cercando di non far rumore.
Afferro i regali per la mia famiglia che avevo nascosto qui dentro per evitare che li trovassero e li porto di sotto.

Li appoggio sotto l'albero di Natale e vado in cucina.
La trovo stranamente vuota.
C'è un post-it attaccato al frigo:
Sono dal parrucchiere, torno verso le undici.
Mamma

Alzo gli occhi al cielo e prendo due uova dal frigo e una padella dalla dispensa e mi cucino una omelette.
Giorno speciale, colazione speciale. No?

Verso le 10:20 Petunia si alza e mi raggiunge in cucina.
La saluto con un cenno della testa e vado in salotto a leggere un libro.
Non voglio litigare con lei pure a Natale, però ciò che ha detto ieri mi fa ancora male.

Quando alle 11:02 torna mia madre io e Petunia non ci siamo ancora parlate.

Mia madre si è fatta piastrare i capelli.

Ci saluta frettolosamente e va a cucinare per il pranzo.
Va così di fretta che non penso neanche abbia sentito il mio "stai benissimo".

Papà scende dopo poco. È vestito tutto punto e si è fatto la barba.

Ci mettiamo a pranzare e io mi faccio la coda per evitare che i miei capelli lunghi finiscano nel piatto.

"Pel di carota mi passi l'insalata?" Dice mia sorella dopo il primo.

"Pel di carota ci chiami qualcun'altro e l'insalata te la prendi da sola" rispondo acida.

"Ah beh mi scusi sua maestà! Ovviamente tu, mostro che non sei altro, ti credi superiore! Così superiore che non puoi neanche passarmi una cavolo di insalata!" Dice mia sorella.

"Cosa? Scherzi vero? Ho semplicemente detto che non mi piace che mi chiami Pel di carota! Anzi a dirla tutta non mi piaci neanche che mi chiami mostro!"

"Mostro? Petunia! Come puoi chiamare così tua sorella?" Chiede mio padre sorpreso.

"Oh! Ecco che paparino si schiera dalla tua parte ovviamente!" Urla Petunia.

"Si schiera dalla mia parte perché tu hai torto!" Rispondo alzando la voce.

"Non ho torto! Sei un mostro! Sei anormale! Non avrai mai una vita normale e non sarai mai come noi! Tu sei strana! Lo dice anche mamma!"

Mi giro verso mamma è noto che sta piangendo.

"Io.. No amore... Non è vero.. Non penso affatto che tu sia la pecora nera della famiglia.." Balbetta mia madre.

"Petunia non ha mai parlato di una pecora nera. Lei non l'ha detto. L'hai detto tu!" Urlo piangendo.
È questo ciò che pensa di me.

Chissà cosa dicono di me mentre sono a Hogwarts.

Mi alzo tremante dalla sedia e salgo di sopra.

Butto tutto alla rinfusa nel baule e mi dirigo verso le scale.

"Non farlo. Non andare via. Non pensiamo questo di te. Noi siamo fieri della...ragazza che sei diventata." Dice mio padre dietro di me.

"È vero" dice mia madre.

"Quella cosa.. Quella cosa l'ho detta prima di scoprire che tu sei una strega. Quando tutti noi pensavamo che avevi delle... Anomalie."

"Però preferiresti una figlia normale, vero? Un'adolescente come Petunia." Affermo in tono di sfida.

My Best Mistake Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora