"Cosa vuol dire che mi hai regalato la collana?" Chiedo uscendo dal mio nascondiglio.
James sbarra gli occhi appena mi vede.
"Lily... Io, io non ti ho regal-"
"Non mentirmi. Ti ho sentito ormai".
"Okay. È vero, sono stato io".
"Perché non me l'hai detto?"
"Mi spiace. Avevo paura della tua reazione. E volevo vedere se lo avresti capito da sola"
Remus si intromette. "Non te ne stiamo facendo una colpa. È normale che tu non ci abbia pensato, con tutto ciò che sta succedendo. So che James ti ha raccontato tutto: l'attacco, Tu-sai-chi... È normale che non ti sia passato per la testa".
È davvero bravo a tranquillizzarmi.
Mi avvicino a James e gli do un bacetto sulla guancia. "Grazie, davvero. È bellissima. Non dovevi, ora mi sento in colpa, io non ti ho regalato niente!"
Lui sorride e scuote la testa. "Be' non ti perdonerò mai per questo" scherza.
Ridacchio e tutti e tre ci dirigiamo verso il dormitorio. Il mio turno è finito.
Ci diamo la buona notte e loro due salgono le scale del dormitorio dei maschi. È strano, una settimana fa non avrei mai pensato che questo fosse possibile. Adesso ridiamo e scherziamo come amico di vecchia data.
Sorrido e mi dirigo verso il letto.****
"Riddiculus!" Esclamo, puntando la bacchetta verso il molliccio.
Sono terrorizzata dai piccioni. Non so il perché. Il molliccio da piccione diventa una paperetta di gomma e cade per terra, emettendo uno strano verso che fa ridere tutti.Sono passate due settimane da quando ho scoperto che James mi aveva regalato la collana. E non me la sono mai tolta da allora. Il nostro rapporto migliora di giorno in giorno, è simpatico e divertente.
Non è tanto sbruffone infondo, ora capisco come mai Sirius, Remus e Peter sono amici suoi. Non ci si annoia mai con lui.Il prof. di Difesa contro le Arti Oscure mi fa i complimenti per la bravura e io lo ringrazio, mentre mi rimetto in fila.
Ci troviamo in non so quale sala di Hogwarts e ci stiamo allenando, come previsto da Silente.
Questo è il terzo allenamento, è aperto a tutti, ma quasi nessun Serpeverde è venuto.
Non sono sicura che si possa definire allenamento, il professore di Difesa contro le Arti Oscure - si chiama professor Mectell - è strano: ci sta facendo allenare su tutti gli incantesimi basilari. Come se non volesse che noi migliorassimo. Anche quando ero andata da lui per chiedergli informazioni sulla collana, era strano. Forse mi sto solo facendo delle paranoie. Insomma, è un professore. Perché mai non vorrebbe insegnarci qualcosa?
Si, sicuramente mi sto facendo migliaia di problemi per niente."Perfetto, adesso ci alleneremo con l' Expetro Patronum" afferma il professore. "Mettetevi con un metro di distanza l'uno dall'altro e, senza muovere le bacchette, ripetete Expetro Patronum"
Tutti noi lo ripetiamo in coro.
Poi ritentiamo, stavolta usando le bacchette, ma è difficile riuscirci al primo tentativo. Infatti nessuno ci riesce.
Tentiamo nuovamente e dalla mia bacchetta fuoriesce un cervo femmina, lo capisco perché non ha le corna.
Molti altri patronus escono dalle bacchette, ma solo uno attira la mia attenzione. È un cervo, come il mio, ma ha le corna.
Cerco di capire a chi appartiene, ma ancora prima di riuscirci, il patronus-cervo sparisce, insieme a tutti gli altri."Bravi ragazzi. Complimenti, non è un incantesimo facile. Se qualcuno non ci è riuscito, non si preoccupi. Ha tempo per imparare. Ci si vede domani."
Ringraziamo anche noi e ci dirigiamo verso i nostri rispettivi dormitori.
Devo fare il mio turno, e non ho molta voglia. Ho sonno e vorrei dormire.
Alice e Marlene mi raggiungono e, a braccetto, raggiungiamo i nostri letti. Prendo la spilla e me l'attacco al petto.
"Non ti stanchi di camminare tutte le sere, da sola, per ore?" Mi chiede Marlene, stravaccata sul suo letto con i piedi a penzoloni.
"Un po' si, ma non posso farci niente. Comunque è un compito abbastanza importate e aiuta anche a dimagrire" scherzo.
Alice ridacchia e annuisce. "Giusto. Ora vai. Ti aspetteremo sveglie. Ti dobbiamo raccontare una cosa"
Alice, Marlene e Mary si guardano sorridendo.
"Cosa?" Chiedo.
"Te lo diremo dopo. Ora vai. Ciao"
Sbuffo, sapendo che non ho possibilità contro quelle tre. Le saluto e vado a pattugliare i corridoi.Sono passate due ore e sto tornando al mio dormitorio. Mezza addormentata.
Sento qualcuno muoversi, mi giro a destra e a sinistra cercando di capire da dove viene. Non vedo niente, ma giuro di aver sentito delle voci.
È come un dejavù: poco prima delle vacanze di Natale, ho sentito le voci di James, Sirius, Remus e Peter. Il problema è che non li vedevo."Chi è?" Urlo.
Sento dei passi dietro di me e mi giro. Si fermano. Mi rigiro. Continuano. Si vanno più veloci, come se qualcuno stesse correndo e poi spariscono.
Torno al dormitorio e trovo le ragazze sveglie, come promesso.
Racconto loro l'accaduto e mi confortano, dicendomi che probabilmente erano solo dei ragazzini del primo anno che non si volevano far beccare. Annuisco, anche se non sono del tutto convinta.
"Allora, cosa volevate dirmi?"
"Io! Io! Vi prego, fatelo raccontare a me!" Esclama Marlene saltando sul letto.
Le ragazze alzano gli occhi al cielo, ma acconsentono.
"Durante gli allenamenti, quelli di prima, ci siamo esercitate con l'Incanto Patronus. Il tuo patronus è una cerva, giusto?" Dice Marlene.
"Si... Perché?"
"Non so se lo hai notato anche tu, ma c'era un Patronus cervo nella sala."
"Si, l'ho notato."
"Noi sappiamo di chi è!" Esclama.
"È di Potter! James Potter!"
Cerco di rimanere impassibile, anche se dentro di me sto ballando il Cha Cha Cha. "E quindi?"
"E quindi?! È un segno! Tu cerva, lui cervo. Più esplicito di così." Dice Mary.
"Potrebbe semplicemente essere una coincidenza." Dico, anche se non ci credo per niente.
Loro mi guardano male e io sospiro. "Sentite, magari avete ragione. Magari è un segno. Ma non importa, James non mi vedrà mai in quel modo" spiego.
"Però tu vorresti che lui ti vedesse in quel modo, vero?"
Non rispondo, non so che dire.
"Chi tace acconsente." Afferma Alice.
"Ti piace! Ti piace! Lo so, lo so, lo so!" Esclama Marlene e io ridacchio.
Decidiamo di andare a dormire, perché domani abbiamo le lezioni.
Mi addormento e sogno un cervo, dagli occhi nocciola.[]spazio scrittrice[]
Waaaaa sono riuscita a scrivere! Scusate per l'immenso ritardo, ma non mi sento molto bene.
Anyway spero vi piaccia.
Votate e commentate se vi è piaciuto.
Un bacio.
Gyuly2601❤️😍
STAI LEGGENDO
My Best Mistake
FanfictionLIBRO 1º della TRILOGIA Lei è una so tutto io. È una brava ragazza, con gli occhi verdi e lunghi capelli rossi. È bellissima, ma semplice. Una delle poche ragazze che non cade ai piedi del più popolare della scuola. Lui è un tipo superficiale, g...