[CAPITOLO 33: San Mungo]

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Cerco di alzarmi per raggiungerla, ma la McGranitt mi rispinge a letto.

"Non muoverti Evans. L'unguento deve ancora fare effetto"

"Ma cos'ha? Perché non si muove?"

Le porte delle infermiere si aprono facendo entrare Albus Silente.
Ha una veste azzurra, come gli occhi e un mantello dello stesso colore. Ci scruta tutti attraverso gli occhiali a mezzaluna.

"Ho appena ricevuto la conferma dal San Mungo, tra poco arriveranno  degli infermieri per portarla lì" dice rivolto alla McGranitt e a Madama Chips.

"San Mungo?" Chiede preoccupata Alice.
Che diamine sta succedendo?

Silente si avvicina a noi e fa apparire una sedia con un unico movimento di bacchetta.
Si siede e sospira prima di iniziare a parlare.

"La vostra amica è stata trovata incosciente in un corridoio. Vedete quel taglio, che ora è coperto da un cerotto, sulla sua fronte?" Quando annuiamo tutti, lui continua. "Ecco. È molto probabile che quel taglio sia causato da un colpo in testa e che questo colpo le abbia fatto perdere i sensi" ci spiega.

"Ma perché non si sveglia?" Chiede Remus.

"Non lo sappiamo, e qui a Hogwarts non abbiamo gli strumenti adatti per saperlo con esattezza. Per questo ora la mandiamo al San Mungo."

"Ma noi quando potremo andare a trovarla?" Chiedo io.

"Durante le vacanze quando volete. Durante il periodo scolastico io stesso, attraverso la polvere magica, vi accompagnerò all'ospedale"

"E ciò quando succederà?"

"Appena avranno scoperto qualcosa e lei sarà più stabile vi darò il permesso"

Ci limitiamo ad annuire e ringraziare.

Silente e la McGranitt vanno nell'ufficio di Madama Chips a parlarle. Appena escono cade un silenzio tombale.
L'unguento sta facendo effetto, lo so perché sento i piedi intorpidirsi. È fastidioso, ma non dico niente. Non voglio essere io quella che rompe il silenzio. Non è un silenzio imbarazzato, ma terrorizzato.
Si sente la paura nell'aria. So a cosa stanno pensando gli altri, ci sto pensando anch'io: quando si sveglierà?

"Lily?" Sussurra Remus.

Lo guardo e lui tira fuori dalla tasca la mia collana, quella che mi aveva regalato James. Istintivamente mi porto la mano al collo.

"Grazie, non mi ero accorta di averla persa. Chissà se l'avrei ritrovata se non l'avessi fatto tu"

"Penso che l'avresti trovata. L'ho vista davanti all'ufficio di Silente mentre ieri sera andavo in Sala Grande. Ho capito che era la tua e l'ho raccolta"

Lo ringrazio ancora e la porgo a James, cosicché me la possa mettere.
Mi sposto i capelli di lato e mi mette la collana. Un brivido mi attraversa quando mi accarezza il collo con le dita. Lui sembra accorgersene, dato il ghigno che gli si è formato sul viso.

Il tempo passa e Mary non si muove nemmeno una volta, nemmeno di un millimetro.

L'ufficio di Madama Chips si apre. Esce lei, Silente, la McGranitt e due uomini con una barella. Sono gli infermieri del San Mungo, devono essere arrivati attraverso il camino nell'ufficio.

Li salutiamo e loro ricambiano. Prendono Mary in braccio e la spostano dal letto alla barella.

"È vostra amica?" Chiede uno dei due.
È moro, occhi azzurri, labbra carnose e ha una cicatrice sulla guancia.
L'altro è un uomo di colore, capelli molto corti e ricci, occhi marroni ed è molto alto.

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