Capitolo 4: vecchi amici

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"Non ho voglio di camminare!" si lamenta Austin per la quarantasettesima volta. "Per la quarantottesima volta, ti ho già detto che se vogliamo passare il test di biologia dobbiamo prepararci come si deve" ribatte Emma, più agitata di prima. Quei due sono veramente come cane e gatto, sono una cosa incredibile! Sono sempre lì a punzecchiarsi, e per qualsiasi cosa!

"E a cosa ci servirebbe fare una passeggiata in questo schifo di parco?"

"Per studiare e analizzare meglio le varie specie, imbecille!"

"Imbecille lo dici poi a tua sorella!"

"Cosa?"

"Aspetta, hai una sorella?"

"Sì, e anche molto carina" commenta Ryhdian.

"Cosa?" sbotta Emma, girandosi verso di lui.

"Ho solo detto che è hai una sorella"

"Oh, no, tu hai detto ben altro!" commenta con al rabbia che sale nella sua voce.

"Ho solo detto che è carina!"

"Ha quindici anni!" urla Emma di rimando. "Okay, ragazzi, credo sia meglio darsi una calmata. Che ne dite se per oggi sospendiamo la ricerca e torniamo tutti nelle proprie stanza?" chiedo avvicinandomi a loro, per evitare un omicidio di massa. "Io non sospendo un bel niente" protesta Emma. "Ragazzi, venite a vedere!" commenta Will, che dopo ben venticinque minuti ha finalmente deciso di aprire bocca. "Scusa Will, ma non credo sia il momento" lo interrompo, gesticolando evidentemente verso Emma, che è diventata rossa fino alla punta dei capelli. "Oh, lascia perdere! Venite a vedere!" ripete insistentemente. "Ancora con quel coso? Non credo sia così interessante...sai" ammetto, spostando lo sguardo a pochi centimetri da Will. "Davvero? Will ma sati scherzando? Tutto questo trambusto solo per un tombino?" si lamenta Austin. "Non sembra troppo elaborato per essere un tombino?" ci fa notare. "Già, chi spendere tanti soldi per coprire solo un mucchio di merda?" ribatte Austin scherzando. Emma gli si avvicina, lasciandogli un colpetto dietro la nuca. "Ahi" si lamenta. Lei si volta dall'altra parte, facendo la sostenuta. Scuoto la testa, avvicinandomi a Will e Rhydian, chinandomi sul tombino. "Non riesco a capire. Perché fare un coperchio così lavorato solo per delle stupide fognature?" chiede sconcertato Rhydian. "Forse per nascondere qualcosa e al tempo stesso per distinguerla resto" commenta Will. "Mi sembra un po' tropo contorto. Cosa potrebbe mai esserci li sotto?" chiedo spostando lo sguardo da quel coperchio di latta ai due ragazzi poco distanti da me. "Semplice. Lo apriamo e scopriamo che c'è dentro" commenta Rhydian, sorridendo. Sposto lo sguardo dall'uno all'altro, incredula. "Ragazzi!" ci chiama Emma. "Ragazzi!" ripete ancora. "Che c'è?" chiedo seccata. "Non per interrompere le vostre ricerche da detective ma credo che qualcuno ci stia osservando" dice rimanendo immobile, a fissare un ragazzo poco più in là. La raggiungo, affiancandola. In effetti, a qualche metro da noi, un ragazzo moro continua a fissarci, immobile. Socchiudo gli occhi, accecata dal sole.

"Io...credo di conoscerlo"

"E chi sarebbe?"

"Nate"

"Nate Evon?"

"Esatto"

"Quello delle medie?" ci interrompe Austin.

"Si proprio lui"

"Già, me lo ricordo! Con quegli occhiali e l'apparecchio" ridacchia Emma. "Senza cattiveria, ma non credo proprio sia lui"

"E perché?"

"Bè, perché questo qui è un gran figo!" dice come se fosse ovvio. "Emma!" la rimprovera immediatamente Austin.

"Che c'è? Sei geloso?"

"Cosa?! No! Di te poi?"

"Ragazzi! Per favore" li zittisco a denti stretti. "Scusate ma chi sarebbe questo Nate Ivan?" chiede Will incuriosito. "Evon" lo corregge Emma all'istante.

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