Capitolo 7: litigi a bassa voce

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"Ehi ragazze!" ci saluta Nate, venendoci incontro. "Ehi" lo saluto inespressiva, mentre Emma si limita ad un piccolo sorriso forzato. "Cos'avete alla prima?" chiede rimanendo al nostro passo. "Geografia" borbotto. "Mate"

"Sapete dove sia l'aula 212?" chiede il moro, sfogliando una serie di fogli scritti dall'inizio alla fine. "È la prima che ti trovi sulla sinistra" spiego, indicandogliela. "Grazie! Ci si vede ragazze!" ci saluta. "Ciao!" lo salutiamo noi. "Ci vediamo dopo" mi saluta Emma, imboccando il corridoio di sinistra. La saluto con un sorriso, continuando poi a camminare. Mi infilo nella seconda aula sulla destra, dove ci sono già anche Rhydian, Will e Austin. "Ehi Sofi!" mi salutano, sbracciandosi. "Ehi" li saluto, forzando un sorriso, sedendomi accanto ad Austin. "Ponta per geografia?" chiede il moro al mio fianco, euforico. "Certo" sbuffo, sfogliando gli appunti dell'ultima volta. "Come sta Emma?" chiede spostando lo sguardo dal libro a me per un paio di volte. "È abbastanza scossa"

"Già, come tutti"

"Già" affermo, abbassando lo sguardo.

"Buongiorno ragazzi!" ci saluta la Brook, entrando in classe con un sorrisetto stampato in faccia. "Oggi test a sorpresa" annuncia con un ghigno, mentre un mormorio di disapprovazione si diffonde in classe. Chiudo il quaderno con forza, riponendolo nello zaino. Mi passo poi una mano tra i capelli, cercando di concentrarmi sul foglio che mi è stato appena consegnato. Mordicchio la matita, guardo fuori dalla finestra e scrivo qualche piccola parola che mi è rimasta impressa dall'anno scorso. Immagino già il voto che prenderò nel test che si è appena concluso. Sbuffo, afferrando lo zaino e affrettandomi ad uscire, coi tre al mio fianco. "Ciao Emma" la saluto senza neanche fermarmi, andando dritta all'aula 212. La professoressa di italiano, la signorina Embridge, è una delle più giovani che formano il corpo docenti di quest'anno. È davvero gentile e disponibile, anche nei nostri confronti. Le sue lezioni sono sempre molto interessanti e creative. Non ci si annoia mai, diciamo! Riesce a fondere le sue materie anche con argomenti di oggi, rendendo il tutto molto divertente e coinvolgente! Apro il quaderno, rileggendo gli appunti dell'ultima lezione.

***

La campanella suona, annunciando la ricreazione. "Ricordatevi di ripassare per il test di Mercoledì!" strilla la prof di fisica, alla classe ormai vuota. Sistemo tutto nello zaino, cariandomelo in spalla. "Vieni?" chiedo al ragazzo accanto a me. "Certo!" ribatte Rhydian, raggiungendomi. Usciamo dall'aula a passo svelto, guardandoci intorno, in cerca degli altri. "Sofi!" mi chiama un ragazzo, dalla voce familiare. Mi volto, sorridendo a Nate, che mi raggiunge in pochi passi. "Ehi" lo saluto, osservando il suo sorriso. Non è cambiato affatto. "Ehi Nate!" lo saluta il biondo, aprendo il suo armadietto con facilità. Raggiungo il mio, lottando come sempre per riuscire ad aprirlo, riuscendo alla fine nel mio intento, facendo il cambio dei libri. "Tutto bene?" chiede il moro al mio fianco, fissandomi. "Abbastanza" rispondo sospirando. "E tu?"

"Sto cercando di riprendermi dallo shock di ieri, ma a parte questo..."

"Già" mormoro facendo cadere la conversazione. Chiudo il mio armadietto con più delicatezza del solito, seguendo i due ragazzi fuori dall'edificio. "Sofi!" mi chiama Emma, non appena varchiamo la soglia del cortile. Lei, Will e Toby sono in un angolino abbastanza appartato. Il biondo è comodamente seduto ai piedi di un albero, Toby è semplicemente appoggiato con la schiena al tronco, mentre Emma cammina velocemente verso di noi. "Ehi" la saluto sorridendo. "Austin?" chiede subito.

"Credo stia arrivando"

"Sì eccolo!" ci avvisa Rhydian, indicando un ragazzo moro, appena uscito dal portone d' ingresso. "Austin!" ripete Emma, praticamente urlando. Sorrido leggermente, pensando a quanto quei due sarebbero perfetti insieme. Mi avvicino agli altri, salutando i due solitari. "Ehi"

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