Capitolo 27: la Pozione Pellicidium

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"Ma dov'è finito?" sbotta Austin, dopo alcuni interminabili minuti di silenzio.

"Te l'abbiamo già detto" protesto. "Sta cercando tra le cose di suo zio".

"Ma posiamo aiutarlo!"

"Ha detto chiaramente di voler restare solo" spiego. "E effettivamente lo capisco" mormoro.

"Perché?" domanda Nate, curioso, sedendosi accanto a me. Sposto lo sguardo sulla finestra, sentendo tutti gli occhi puntati addosso. Il sole è ancora basso, ma la tenue luce riesce a ricoprire quasi metà della stanza.

"Perché anch'io avrei delle difficoltà ad aprire uno scatolone pieno di cose appartenute a mio nonno davanti a voi"

"Ma..." Nate sembra averla presa come una cosa personale.

"Non è perché siete voi" mi affretto così a dire. "è che avrei paura di trovare un oggetto o un qualcosa che mi ricordasse un particolare momento e rischierei di scoppiare a piangere come una bambina...davanti a voi"

"Ma non devi vergognarti di noi" Emma si sporge in avanti, riemergendo dall'ombra che ricopre l'altra metà della stanza.

"Siamo o non siamo amici?" domanda Will, dietro di lei.

"E gli amici non si giudicano" conclude Austin, staccandosi dalla porta.

"Grazie ragazzi...siete davvero fantastici" sorrido debolmente. Non faccio neanche in tempo ad alzarmi per abbracciare Emma, che nel frattempo ha teso le braccia verso di me, che la porta si spalanca di colpo, facendoci sussultare.

"Rhydian!" strilla Emma, andandogli incontro.

"Ehi" sospira lui, chiudendosi la porta alle spalle.

"Allora?" chiede la mora.

"Trovato niente?" gli si avvicina anche Austin.

"Purtroppo niente" mormora, abbassando lo sguardo. Potrei giurare di aver intravisto un sorriso comparire sul suo volto.

"Sei proprio sicuro?" ripete Nate, alzandosi dal letto. Lui esita per un attimo, prima di alzare la testa di scatto, con un enorme sorriso tatuato sul volto.

"L'ho trovato!" grida, estraendo un foglio di carta ingiallita e ben ripiegata dalla tasca.

"Sì!" grida Emma, saltandogli addosso, facendolo indietreggiare. "Questo vuol dire che non mi avete rovinato Halloween per niente!" esulta, staccandosi dal biondo, per poi abbracciare Austin, a pochi passi da lei. SI volta poi, dirigendosi verso di me. Non faccio neanche in tempo ad alzarmi dal letto che me la ritrovo addosso.

"Sei troppo euforica" commento, non riuscendo a trattenere una risatina. La porta si spalanca di colpo, facendomi sussultare. Per un attimo ho temuto potesse essere Toby, o ancora peggio, suo padre. In teoria non stiamo violando nessuna regola, almeno fino alle diciassette, e questo vale a dire, tra dieci minuti.

"Eccoci!" Sara richiude la porta dietro di sé, respirando a fatica. Davanti a lei, Mike sta cercando goffamente di riprendere fiato.

"Allora?" incomincia a dire il ragazzo della mia migliore amica. "Trovato qualcosa?"

"Bè..." un piccolo sorriso si forma sul suo volto mentre si gira verso di loro, o meglio, verso la ragazza dai fluenti capelli castani. "Diciamo solo che ho trovato il foglio con tutti gli ingredienti!" esulta, esibendo il foglio consumato.

"È fantastico!" sorride Sara, correndo ad abbracciarlo. Emma si schiarisce la voce, per cercare di allontanarli. Cerco di tirarle una gomitata, ma lei, previdente, si sposta in tempo. I due si allontanano di colpo, imbarazzati.

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