Epilogo

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Mi stringo nei vestiti, osservando ancora una volta la mia immagine riflessa nello specchio, senza poter trattenere una smorfia quando i miei occhi si posano sulla toga gialla che avrei preferito di gran lunga lasciare in fondo all'armadio. La seta morbida color avorio avvolge le spalle per poi ricadere svasata fin sotto alle ginocchia, non lasciando neanche lontanamente intravedere il mio corpo tremante.

"Eccola qui, la mia secchioncella" la voce di mio fratello mi riporta bruscamente alla realtà, costringendomi a distogliere lo sguardo dalla mia figura deformata.

"Ehi" sorrido, non appena lo vedo comparire davanti a me. Lui ed Hanna si tengono per mano, e sfoggiano entrambi un sorriso radioso. Isaac sembra quasi irriconoscibile, con una camicia bianca immacolata, un paio di jeans blu scuro e la cravatta abbinata. I capelli modellati in una cresta da chissà quanti tubetti di gel che minaccia di disfarsi da un momento all'altro. Hanna invece sembra ancora più bella del solito, nel suo top bianco, abbinato ad una gonna a vita alta nera lunga fin sopra le ginocchia e un paio di scarpe décolleté laccate in una tonalità di beige tendente al color perla. I capelli arricciati in morbidi boccoli biondi che le ricadono sulle spalle e un velo di trucco che serve solo ad esaltare la sua eleganza, più che a crearla. Un paio di orecchini di perla spuntano tra le ciocche di capelli, donando lucentezza al viso già più che raggiante. Nella mano libera stringe una piccola pochette abbinata alle scarpe, rifinita da piccoli dettagli dorati.

"Sei una meraviglia" mi apostrofa lei, guardandomi con una tale ammirazione da essere costretta ad abbassare lo sguardo per non rovinare l'ombretto che tanto ho faticato per applicare.

"Mai quanto voi...siete perfetti!" il sorriso che si apre sul mio volto è tra i più sinceri che abbia mai fatto.

"Vieni ad abbracciare il tuo fratellone!" Isaac allarga le braccia, facendomi segno di raggiungerlo. Non esito neanche per un istante e, alla velocità concessami dal tacco sette su cui mi sono issata pochi minuti fa, attraverso rapidamente la stanza, gettandogli le braccia al collo. Subito vengo investita da un'ondata di Calvin Klein, il profumo preferito di mio fratello, da sempre. Se non addirittura l'unico che abbia mai usato. "Sono orgoglioso di te" mi sussurra all'orecchio, stringendomi contro al suo corpo forte e vigoroso.

"Ed io di te" rispondo, affondando il viso nella sua spalla. Credo che mi mancherà tutto questo. Essere libera di passare almeno un'ora ogni giorno con il mio fratellone, poter chiacchierare, ridere, discutere, e poi di nuovo scherzare, prenderci in giro e continuare così fino a sera. Mi mancheranno i suoi discorsi profondi da fratello maggiore, le sue manie d'ordine, il suo essere così protettivo con me. Mi mancheranno le colazioni veloci fatte insieme prima di un suo esame o di una mia interrogazione, i caffè delle sei del pomeriggio, presi solo per fare un dispetto alla mamma, o la tisana della buonanotte, suo rituale fin da quando era bambino. Mi mancherà poter correre alla sua porta e disturbarlo per ogni minima sciocchezza, entrare in camera sua come un ciclone, per poi finire a sdraiarci insieme a contemplare il soffitto e a ricordare aneddoti esilaranti della nostra infanzia. Mi mancheranno un sacco di altre cose, ma soprattutto mi mancherà lui.

"Sono così felice per te!" sorride Hanna, intrufolandosi nel nostro abbraccio, per poi stringermi a sua volta tra le sue braccia.

"Grazie Han" forzo un ampio sorriso, cercando di ricacciare le lacrime che minacciavano di fuoriuscire.

"Hai visto mamma e papà?" chiede poi Isaac, quando mi allontano dalla sua ragazza, cercando di ricompormi.

"Non sono ancora riuscita a trovarli! Ho provato a chiamarli al cellulare, ma non mi ha risposto nessuno dei due!" spiego sbrigativa, tornando ad avvicinarmi allo specchio per sistemare per l'ultima votla i capelli che Emma mi ha gentilmente arricciato questa mattina. Devo ammettere che, nonostante mi abbia costretto ad alzarmi un'ora prima del previsto, ha davvero fatto un bel lavoro. Ora le ciocche castane ricadono ondulate sulle spalle, quasi identiche a quelle di Hanna, fatta eccezione solo per il colore.

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