Capitolo 30: incidente

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Missing moment [Sara/Rhydian] correlato

"Finalmente è venerdì" borbotta Emma, scendendo le scale al mio fianco.

"Vorrei ricordarti che siamo tornati dalle vacanze la settimana scorsa...e che ci aspettano ancora...esattamente venti giorni prima delle vacanze di Natale" ribatto, soffermandomi a pensare alla data di oggi.

"Non me lo ricordare!" strilla, entrando nella sala. Ridacchio, seguendola al tavolo dove ci sono già quasi tutti. Tutti tranne Nate e Will. Per un misero istante mi è passata per la testa l'idea che stessero facendo a botte. Da quando Austin mi ha confidato che Will prova per me più che una semplice amicizia, ho iniziato a capire perché il biondo abbia sempre visto in cattiva luce il mio migliore amico ai tempi delle medie. Il problema è che non riesco a capacitarmi del fatto che Will possa essere innamorato di me. Insomma, non può essere! L'avrei notato, no?

"Buongiorno bellissima!" la voce di Nate mi riscuote dai miei pensieri, facendomi accorgere di essere rimasta impalata davanti al tavolo per non so quanto tempo. Mi volto verso di lui, con le guance in fiamme, lanciandogli un piccolo sguardo di rimprovero. "Scusa" si affretta a dire, sporgendosi per lasciarmi un bacio sulla guancia. "Comunque dovevo darti questo" dice ,mostrando una piccola scatolina rossa che teneva dietro la schiena.

"Ma? Che?" balbetto, stupita. "Mi hai comprato un regalo?"

"No, è di mai sorella" spiega, ridacchiando. Corrugo la fronte, senza capire di che cosa stia parlando. "Quando sono andato a trovarla per il Ringraziamento le ho detto di averti ritrovato nel mio stesso dormitorio e nella mia stessa scuola, e non appena l'ha saputo si è messa a farneticare sul doverti fare un regalo per il Ringraziamento e che avrebbe tanto voluto vederti!" prende fiato. "Così me l'ha inviato via corriere e mi è arrivato proprio stamattina" mi porge il pacchetto. "Sai com'è fatta mia sorella. Ti adora molto più di me" sorride, dolcemente.

"Ma non doveva disturbarsi" mormoro, prendendo il pacchetto dalla sua mano. "Devi darmi il suo numero: stasera voglio chiamarla per ringraziarla personalmente"

"Va bene" annuisce. "Ma ora aprilo! Voglio sapere anch'io cosa ti ha preso" ridacchia. Sposto con delicatezza il filo colorato che chiudeva la scatola, per poi sollevare il coperchio. Estraggo un paio di piccole boccette colorate, che capisco poi essere un apio di smalti e una piccola bottiglietta di profumo.

"Grazie..." inizio a dire, sollevando lo sguardo, e incontrando, per alcuni istanti, gli occhi i Will, appena arrivato. "Grazie mille" sorrido, riponendo gli oggetti nella scatola. "Tua sorella non doveva disturbarsi" continuo, circondandogli li il collo con le braccia per poterlo abbracciare.

"Sai com'è" sorride, facendomi ridacchiare.

***

"Emma" sussurro. "Emma" ripeto, tirando un piccolo calcio alla sedia accanto a me.

"Che c'è?" sussulta, voltandosi di scatto.

"Ho bisogno di tornare laggiù" confesso.

"Come hai bisogno di tornare laggiù?" domanda, sbigottita.

"Sì, voglio parlare con Sparkle...voglio dirgli cosa abbiamo trovato...magari potrebbe darci qualche consiglio, o sapere qualcosa in più su quel parco di Dallas..."

"E la lezione di biologia ti sembra il momento adatto per parlarne?" domanda, a denti stretti.

"Ti prego! Se ne parlassi direttamente coi ragazzi non mi darebbero retta, ma se ci impuntiamo entrambe, dovranno per forza ascoltarci!"

"Sofi..."

"Ti prego Em! Sono la tua migliore amica! E ci siamo promessi di aiutarci sempre" le ricordo, sollevando leggermente il braccio, per farle notare il braccialetto giallo che ho ancora stretto attorno al polso. Lei esita per un istante, posando lo sguardo sullo stesso braccialetto, di colore arancione, che però è legato attorno al suo avambraccio.

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