Capitolo 3

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POV DI CHRISTIAN

Ieri io e Ana abbiamo chiarito e finalmente, mi sono tolto un gran peso dal cuore perché mi sono accorto che senza di lei ho una specie di voragine al petto che non mi fa pensare né respirare, stavo passeggiando perché volevo comprare qualcosa per lei quando d'un tratto incontro Katie e Caroline, erano grandi amiche di Lucrezia, una delle mie sottomesse, così siccome ci siamo visti per non sembrare scortese le salutai
Christian : buon pomeriggio
Caroline : anche a lei Mr Grey
Disse la bionda in modo freddo
Katie : per lei è sicuramente un buon pomeriggio, ma per Lucrezia no! Le ha rovinato la vita lo sa?
Caroline : la perdoni Mr Grey è solo nervosa
Questa Katie è pazza, chi si crede di essere per parlarmi così, poi Lucrezia sapeva a cosa andava incontro quindi saranno pur affari suoi
Katie : non sono nervosa, sai meglio di me che è grazie a lui che Lucrezia si è rovinata la vita
Christian: Lucrezia sapeva a cosa andava incontro
Dissi glaciale è arrabbiato
Christian: bene ora devo andare
Girai i tacchi e iniziai a calmarmi dato che questa insulsa ragazzina mi ha fatto arrabbiare
Katie : è bello non prendersi le proprie responsabilità di padre non è vero Mr Grey?
Cosa ha detto questa ragazzina?
Christian: cosa hai detto ?
Caroline : sta zitta Katie !
Christian: continua a parlare
Katie : davvero non aveva idea che Lucrezia era rimasta incinta?
Incinta, woaw io non voglio un fottuto figlio, non lo voglio per niente, i bambini rompono, sono una scocciatura, io non voglio un fottuto figlio, dannata Lucrezia,
Christian: no, non ne avevo idea
Caroline : a presto Mr Grey
La bionda prese da un braccio l'altra ragazza e la trascinò via dal punto in cui rimasi imbambolato io, tornai a casa come una furia e mi diressi verso Gail, sicuramente lei sapeva qualcosa, lei e Lucrezia erano amiche
Christian: è vero che Lucrezia era rimasta incinta ?
Mi guardò con una faccia sconvolta
Gail : non ne ho idea
Christian: se non mi dici la verità ti licenzio e non ti farò trovare più un lavoro
Perdonami Gail, ma questo è l'unico modo per farmi raccontare la verità
Gail : mi perdoni signore, non volevo dire una bugia
Disse singhiozzando
Christian: parla Gail
Gail : Lucrezia aveva dei ritardi, tutto ciò che mangiava lo vomitava, aveva le nausee e si sentiva poco bene, così un giorno le chiesi se avesse scordato la pillola anticoncezionale, e lei mi disse che il giorno in cui non le prese fu domenica, e lei era qui quindi penso che diciamo..... è successo
Disse imbarazzata
Christian: si è successo va avanti
Gail: un lunedì io l'accompagnai a comprare un test di gravidanza e risultò positivo, quel giorno stesso aveva anche l'ecografia ci andò e risultò che era incinta
Christian: chiamo la dottoressa Greene
Andai nel mio studio presi il telefono e chiamai la dottoressa
Greene: buongiorno sono la dottoressa Greene
Christian: sono Grey, l'ultima volta che Lucrezia venne a fare la visita era incinta ?
Greene : sì
Christian: perché non me lo hai detto ?
Greene : era compito suo dirti che era incinta non mio
Christian: è mio il bambino ?
Speriamo di no !
Greene : io penso di sì ma per esserne sicuri devi fare il test di paternità
Christian : va bene ciao
Che bello ! Da oggi in poi sono papà, mio dio non so neanche cosa fa un padre con una figlio, chiamai Welch
Welch : buongiorno Mr Grey come le posso essere utile?
Christian: trovami dove abita Lucrezia
Welch : subito signore, manderò i dati via e-mail
Christian : ok a dopo
Riattaccai e mi sedetti sulla sedia
Christian: Taylor
Urlai, lui entrò
Taylor : signore
Christian: fammi preparare l'aereo
Taylor : subito
Quando stavo per salire Welch mi mandò tutte le informazioni e partimmo, mentre ero in viaggio pensavo a quante gliene avrei dette a Lucrezia, e speravo che quel bambino fosse maschio, già non volevo un bambino, figuriamoci femmina, ogni minuto che passavo diventavo sempre poi nervoso e quando arrivammo nella casa gialla dove abitava lei ero così tanto nervoso che chiunque mi avesse perfino sfiorato lo avrei ucciso, suonai e mi venne ad aprire una ragazza
Ragazza : chi cerca ?
Siccome so parlare in italiano decisi di parlarle in quel modo
Christian: cerco Lucrezia
Ragazza : io sono la sorella di Lucrezia mi chiamo Ludovica,
Christian: io sono Christian Grey
Ludovica : venga mi segua
Lei iniziò a fare strada
Ludovica : ma lei non è italiano ?
Christian: no sono americano
Infine arrivammo difronte ad una porta di legno, da fuori la casa sembra piccola, Ludovica bussò e suonò il campanello diverse volte mente io Taylor e Gail stavamo parlando in inglese Lucrezia aprì, quando mi vide sbiancò così tanto che iniziai a pensare che svenisse da un momento all'altro .

POV DI LUCREZIA

Lucrezia : se è Christian?
Alessia : non è lui sicuramente
Lucrezia : quando ti hanno chiamata Katie e Caroline ?
Teodora : 3 ore fa
Lucrezia : sicuramente non è lui, dall'America all'Italia ci vogliono di più di 3 ore
Teodora: sì ma loro ci hanno chiamato tre ore fa ma Grey lo hanno incontrato ieri
Lucrezia : oh mio dio! Spero solo che non sia lui
Intanto continuavano a bussare ininterrottamente alla porta e suonare il campanello, noi tre ci avvicinammo alla porta e sentì mia sorella
Ludovica : Lucrezia apri !
Tutta l'ansia che avevo è scomparsa, si è dileguata,
Lucrezia : non vi preoccupate è solo mia sorella
Aprì la porta
Ludovica : finalmente ti degni di rispondermi !
Lucrezia : scusa, eravamo in camera di Diana
Ludovica : comunque ti ho chiamata perché c'è un uomo americano dannatamente bello che ti cerca
Lucrezia : chi è?
Ad un certo punto senti' una voce, la sua voce inconfondibile tra mille, in quel momento volevo morire, d'un tratto sbiancai e lo vidi vicino le scale con affianco Taylor e Gail, le guardandomi mi mimò un "scusa ", ma io non le risposi perché avevo troppa paura
Christian: ci rivediamo Lucrezia
Solo in quel momento capì che l'indifferenza era l'unica arma che avevo a disposizione
Lucrezia : ciao Christian, che bello rivederti ! Cosa ci fai qui ?
Christian: devo parlare con te in privato
Lucrezia : va bene entra
Lui entrò e io dissi a Teodora e Alessia di scendere insieme a Ludovica
Lucrezia : perché sei qui ?
Christian: non fare la finta tonta sai perché
Lucrezia : no
Oh mio dio questo sa tutto
Christian: dov'è mio figlio?
Lucrezia : che figlio? Io non ho nessun figlio, ho interrotto la gravidanza
Christian: cosa ?
Disse scioccato, sul serio era scioccato, si vedeva dai lineamenti della faccia
Christian: come hai osato a uccidere un bambino innocente ? Cosa c'entrava lui?
Disse alzando la voce, ma proprio in quel momento si sente un pianto provenire dalla stanza,
Christian segui' il suono del pianto e arrivò in camera si avvicinò alla culla, e la prese in braccio, le diede un bacino in fronte, e delle lacrime iniziarono a scendergli dagli occhi, sempre con la bambina in braccio si sedette sul letto e iniziò a cullarla mentre altre lacrime scendevano sui suoi occhi
Christian: quando mi hai detto che avevi interrotto la gravidanza pensavo l'avessi uccisa realmente
Lucrezia : non sono riuscita a farlo
Christian: volevi interromperla ?
Lucrezia : quando scopri' di essere incinta ero quasi di tre mesi ci mancava una settimana ad entrare al terzo, ero ancora in tempo ad ucciderla ma alla fine non ci sono riuscita
Il viso di Christian si rabbuiò
Christian: perché non me lo hai detto ?
Lucrezia : avevo paura
Christian: di cosa ?
Lucrezia : in fondo, io sapevo che non sarei mai riuscita ad ucciderla, e avevo paura che tu mi avresti costretto a farlo
Christian: non mi conosci per niente, è vero mi sarei arrabbiato ma non ti avrei mai costretto ad ucciderla
Lucrezia : ricorda che io ero solo la tua sottomessa, nessun ' altro, non ti ho mai conosciuto fino in fondo, non sapevo che reazione avresti avuto e così non ti ho detto nulla
Christian : io comunque ho deciso di fidanzarmi con Anastasia quindi tra me e te c'è solo la bambina
Lucrezia : non ho intenzione di stare con qualcuno
Christian : bene domani ritorno a Seattle
Disse alzandosi e rimettendo nella culla la bambina
Christian: dobbiamo parlare
Andammo in salotto e ci sedemmo
Christian: io economicamente ci sto, ma mentalmente no
Cosa? Che significa mentalmente no ? Mio dio !
Lucrezia : che significa ?
Christian: che io devo parlarne con Anastasia e poi vedere se accetta la bambina, adesso la mia priorità è la mia fidanzata
Cosa ? Un premio al cagnolino più fedele del mondo! Il padre di mia figlia !
Lucrezia : quindi mi stai dicendo che economicamente ci stai e mentalmente no?
Christian : sì
Appena guardò la mia faccia sconvolta si riprese
Christian : volevo dire che per i soldi mi puoi chiedere quello che vuoi, però non riconoscerò la bambina e la vedrò solo quando ho tempo
In quel momento il mondo mi crollò addosso, pensavo che quando si è messo a piangere si sarebbe preso cura di nostra figlia, non come coppia ma come due genitori consapevoli che hanno una figlia in comune
Lucrezia : è stata Anastasia a costringerti ?
Christian: no lei non sa che sono qui
Lucrezia : sentiamo, io cosa dovrei dire a nostra figlia quando lei mi chiederà " mamma chi è mio padre?" oppure " perché tutti hanno un papà e io no?"
Christian : perdonami Lucrezia ma io oltre che non sono pronto per fare il padre devo anche riconquistare la fiducia di Anastasia, veditela tu con la bambina
Lucrezia : vattene, non ti voglio più vedere, quando ti ho visto con lei in braccio ho almeno sperato che tu provassi a fare il padre, non chiedevo molto, non ti ho chiesto di lasciare Anastasia, ma a quanto pare ho sperato male
Dissi trattenendo i singhiozzi,
Christian : posso almeno salutarla ?
Lucrezia : vattene per favore
Christian: va bene, ciao Lucrezia
Scese le scale e chiusi la porta, iniziai a pingere non perché lo amavo ma perché mia figlia soffrirà dato che crescerà senza suo padre e io non posso fare nulla per alleviare questo dolore, mi sento male, male per lei.

50 sfumature di Diana GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora