Capitolo 49

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POV DI DIANA

William: no, ti prego, non pensare certe cose, la vita è un dono fantastico! Non puoi abbandonare tutto per un qualcosa che si può risolvere. Se vuoi ti aiuterò io, farò di tutto, ma basta che non penserai ma più certe cose
Parlava molto frettolosamente ed era nervoso e preoccupato. Perché deve essere preoccupato per una come me? Perché ? Io per lui sono un estranea. Ci siamo conosciuti pochi giorni fa eppure questo ragazzo mi ha aiutato. In questi pochi giorni passati in sua compagnia mi sono affezionata tantissimo a lui. Inoltre, quando sono con lui ho la sensazione di essere protetta e amata, quando sono con lui sono felice e sempre sorridente. Sono spensierata in sua compagnia. Quando sono con lui mi viene voglia di baciarlo, di stare accoccolata sul divano con lui, vorrei che mi stringesse forte la mano. Perché ogni volta che lui mi abbraccia o mi tocca sento una scossa elettrica attraversarmi l'anima. E il bello è che non riesco a capire perché provo tutto ciò.
William : Kate, promettimi che non farai più questi pensieri. Promettilo!
Mi mise le sue mani sulle mie spalle e guardava negli occhi mentre pronunciava quella frase con una nota di sofferenza. Mi immersi in quei bellissimi occhi blu. Sembrava di stare nell'oceano. Erano bellissimi. Avevano tante sfumature di blu. Quegli occhi mi incantarono. Entrambi ci guardavamo negli occhi. Blu contro grigio. Era bellissimo.
William : Kate, prometti!
E dopo quest'ultima affermazione mi ritrovai ad annuire come una sciocca. E lui di tutta risposta mi sorrise e poi mi abbracciò.
William : grazie
E ora perché mi dice grazie ? Sono io che lo dovrei ringraziare. Non lui
Diana / Catherine: sono io quella che ti deve ringraziare. Mi hai aiutato in tutto. Grazie mille Will
Il suo sorriso divenne ancora più radioso. Spostò la sua mano dalla mia spalla alla mia guancia e l'accarezzò
William : grazie per avermi dato retta Kate, e grazie di esistere
La seconda parte la pronuncio più a bassa voce, ma la sentì ugualmente. Mi sciolsi dentro al sentir quelle dolci parole. Ci sorridemmo entrambi e lui si iniziò ad avvicinare a me. Iniziò ad avvicinare la sua bocca alla mia, e io inconsapevolmente feci la stessa cosa. Esse si sfiorarono è un brivido mi scese lungo tutta la colonna vertebrale. Mi sentivo in Paradiso. Proprio in quel momento bussarono alla porta e il nostro momento fu interrotto. Ma per quanto ero presa dalla situazione non sentì che stavano bussando
William : stanno bussando
Lui si staccò da me. Aveva un espressione come per dire "proprio adesso dovevano bussare " e io per tutta risposta sbuffai. Andai ad aprire e fuori la porta trovai Daniel e Estelle. Mi spostai per farli entrare e poi il mio patrigno chiuse la porta
Estelle : siamo venuti qui per chiedervi se volevate venire con noi a fare acquisti
Io mi girai verso William per chiedergli se voleva venire però prima che formulassi la domanda lui annuì
Diana / Catherine: veniamo anche noi

POV DI CHRISTIAN

Appoggiai quella specie di lettera sulla scrivania, salutai Ana con un casto bacio e seguì Taylor. Mentre lui guidava io pensavo a cosa dire a mia figlia. Non sapevo neanche cosa dirle una volta arrivati lì. L'unica cosa che sapevo era che avrei fatto di tutto per non farla andare via. Avrei parlato perfino con il re, ma giuro che mia figlia rimarrà qui.
Taylor parcheggiò difronte al Fairmont Olympic e senza neanche aspettarlo come ho sempre fatto, aprì lo sportello dell'auto e mi fiondai dentro all hotel.
Mi avvicinai alla reception e chiesi alla prima ragazza che vidi
Christian : mi sa dire qual'è la stanza dove alloggia la moglie del principe ereditario Daniel ?
La ragazza abbassò lo sguardo sul computer e poi mi disse
Ragazza : suite residenziale 25A, 15 esimo piano e secondo corridoio
Io annuì e la salutai con un cenno della testa, mi girai e vidi alla mie spalle Taylor. Mi affiancai a lui e insieme prendemmo l'ascensore.
Taylor : Mr Grey secondo me se vuole veramente restare una settimana con sua figlia deve fare una cosa che penso non abbia mai fatto con lei. Deve confessarle ciò che lei prova veramente
Taylor ha ragione. Molto probabilmente mia figlia pensa che la odi, ma come potrei? Lei è mia figlia. È il sangue del mio sangue e anche se certe volte fa cose sbagliate, non riuscirei mai ad odiarla. Eppure, certe volte, ho la sensazione che lei mi odi, e se questo rancore nei miei confronti fosse vero mi ferirebbe talmente tanto che non riuscirei neanche a guardarmi più allo specchio. Non voglio che mia figlia mi odi. Sarebbe orrendo.
Christian : secondo te, lei mi odia ?
Non so perché lo chiesi, ma avevo bisogno di rassicurazioni. Ne ho dannatamente bisogno.
Taylor : secondo me no. Perché se provasse risentimento non avrebbe sparato ad Hyde e a Lincoln
Lo spero. Ma ritornando al discorso della sparatoria,
Christian : Hyde e Lincoln non sono in pericolo di vita?
Salterei con un piede solo se entrambi moriranno. Però se veramente succederebbe, molto probabilmente mia figlia può andare in carcere e quindi spero che continueranno a vivere
Taylor : stanno bene, non sono in pericolo di vita
Io annuì e proprio in quell'istante le porte si aprirono e noi uscimmo. Quando arrivammo difronte alla stanza, presi un lungo respiro e poi bussai. Da dentro la stanza si sentirono delle voci che poi cessarono e infine dei passi. La porta venne aperta da Lucrezia. Quando mi vide il suo sorriso si spense e con voce atona e spenta mi disse
Lucrezia : entra
Appena entrai vidi Daniel che sorrideva a sua figlia e poi disse
Daniel : Lucrezia io ti avevo detto che la bellissima Catherine si è innamorata di Wi......
Interruppe la frase appena mi vide e poi si girò verso sua moglie che gli fece cenno di andarsene
Daniel : buonasera Christian. Bene....ehm.....io e Estelle andiamo a farci un giro in centro
Prese la mano della figlia, e dopo che salutò Lucrezia se ne andarono.
Christian: di chi si è innamorata mia figlia ?
Fumavo rabbia. Non riuscivo più a controllarla. Ero arrabbiato per l'imminente partenza di mia figlia. Ed ero anche geloso perché si è innamorata
Lucrezia : questo penso che te lo debba dire lei
Era altamente scocciata. Era evidente che non voleva parlare di nostra figlia. Ma a me non importa. Sono venuto qui per parlare propio di lei e di certo non ho paura di una mia ex sottomessa che al letto rigiravo come volevo
Christian : Taylor mi ha detto che domani ripartirai per Stoccolma
Sul suo volto si formò un sorriso falso e beffardo e poi con tutta la calma del mondo disse
Lucrezia : sì, ripartirò insieme alle mie figlie e a mio marito
No donna, ti sbagli, domani tu ripartirai con tuo marito e solo una delle tua figlie, perché la mia rimarrà con me
Christian : invece ti sbagli, Diana rimarrà con me
La donna che avevo difronte scosse ripetutamente il capo e poi mi disse
Lucrezia : ti piace così tanto farla soffrire ? Non ti rendi conto che c'è rimasta molto male? Tu in macchina non le hai dato neanche la possibilità di parlare perché le eri distante. Kate non voleva uccidere quei due, lei voleva solo difendere il tuo onore. Se pensi che tua figlia sia un'assassina ti sbagli di grosso
Allora Ana e Taylor hanno ragione che lei non mi odia. Mio Dio grazie ! Grazie perché mia figlia non mi odia, è un regalo bellissimo.
Ad un certo punto sentimmo bussare alla porta, Lucrezia andò ad aprire e...

50 sfumature di Diana GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora