Capitolo 8

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POV DI DIANA

Quelle parole mi uccisero dentro, sapevo che mi odiava, ma sentirselo dire dal proprio padre fa male, è una sensazione orrenda, di solito i genitori dovrebbero amare e proteggere le proprie creature e non dire " io non ti volevo ",  ma adesso mi sono davvero rotta le scatole a soffrire, da ora in poi farò la stronza che pensa a se stessa, che vuole bene a rispetta solo chi l'ama e le porta rispetto, con le altre sarò fredda e cattiva,
Diana : se per te sono un peso Grey allora cosa fai qui ? Vattene, tu sei qui solo per ripulirti la tua fottuta coscienza e non per starmi accanto come dovrebbe fare un padre
Dissi fredda, dopo quello che gli dissi il suo sguardo divenne disorientato e smarrito
Lucrezia : Diana moderati !
Mi richiamò mia madre
Diana : no, questa volta voglio che gli altri sappiano cosa ho provato io in tutti questi anni e anche se qualcuno ci rimarrà male a me non importa perché sono stanca di soffrire
Christian: va bene voglio sentire tutto questo dolore che hai provato !
Disse beffardo
Diana : fin da piccola ho sempre desiderato avere un padre come lo hanno le mie amiche, ogni giorno mi illudevo che tu saresti tornato, mi sono illusa per bene 9 anni che tu tornassi, ma al mio decimo anno di vita mi rassegnai, ogni mattina mi ripetevo nella testa che ogni cosa nella mia vita andava bene ma ho sempre sentito la tua mancanza, ma tu te ne sei fregato di me, lo hai sempre fatto ed è meglio se continui a farlo perché ormai sono abituata alla presenza di un solo genitore
Detto questo andai nella mia stanza e chiami subito la migliore amica di mia madre cioè Teodora, lei è sempre stata una ragazza con la testa sulle spalle, amorevole, responsabile e che mi ha sempre consigliato bene, rispose al terzo squillo
Teodora: ciao Di
Diana : ciao
Dissi amaramente
Teodora : che succede ?
Diana : Grey mi ha detto in faccia di essere un errore
Teodora : non ti preoccupare amore, sto arrivando, ci vediamo a casa tua
Diana : ok
Dissi e poi riattaccai, questa volta penso di averla fatta grossa.
Mentre guardavo la tv sentì il campanello suonare e la voce di Teodora, così spensi la televisione e mi affrettai a scendere
Lucrezia : come mai sei qui ?
Teodora : perché questo pomeriggio c'è il matrimonio di Alessia e sono venuta a prendere Diana
Lucrezia : cosa c'entra Diana ?
Diana : mamma noi dobbiamo andare dall'estetista e dal parrucchiere
Lucrezia : sì ma alle 13:30
Teodora : beh, sono le 9:30 e voi non siete lavate
Lucrezia : c'è tempo
Teodora: se lo dici tu, intanto io e Diana saliamo di sopra
Dopo essere salite chiudemmo la porta
Teodora : che ti ha detto quello stronzo ?
Diana : mi ha detto in faccia che sono un errore e che non mi voleva
Dissi malinconicamente
Teodora : Di, in questo momento non posso darti consigli
Disse tristemente
Diana : perché ?
Teodora : perché in qualsiasi modo in cui io ti aiuti non ti sarà utile
Diana : che vuoi dire ?
Teodora : che le uniche persone che ti possono aiutare sono i tuoi genitori, tesoro scendi e chiedi delle spiegazioni, è l'unico consiglio che ti posso dare
Diana. : sai, ho pensato molte volte a ciò che mi hai appena consigliato, ma non ho mai avuto il coraggio di andare da loro due e fare questo passo avanti
Dissi scoraggiata
Teodora : ma oggi avrai il coraggio di fare questo passo, dai ti accompagno
Io e Teodora ci avviammo verso il salotto con la mamma che ci venne dietro a ruota
Teodora : Christian e Lucrezia vostra figlia vi deve parlare, bene, per non disturbare io vado sopra
Poi Teodora mi si avvicinò all'orecchio e mi disse
Teodora : forza e coraggio che ci riuscirai
Poi salì sopra e io mi avvicinai ai miei genitori
Diana : io.......dovrei parlarvi
Lucrezia : siediti e spara la bomba
Feci come mia madre mi disse
Diana : bene, io ho sbagliato a parlarti così Christian, ma beh......mettiti un po' nei miei panni, non ho mai avuto un padre e non so cosa significa, quindi cerca di capirmi,
Presi un respiro profondo e continuai
Diana : io ti ritengo colpevole anche se non so nulla di ciò che successe, e siccome non posso continuare a darti la colpa perché non ci sei stato, adesso mi sono convinta a parlare
Lucrezia : di cosa ?
Diana : del motivo dell'assenza di Christian
Mia madre e il mio " donatore di sperma " si guardarono e poi si girarono verso di me
Lucrezia : bene inizio io
Si fermò e poi continuò la storia
Lucrezia : avevo 21 anni e stavo finendo l'ultimo anno di università a Seattle, tramite un'amica conobbi tuo padre, dopo due appuntamenti successe e....
Mentre mia mamma raccontava la sua piccola parte di storia divenne rossa, mio dio devi solo raccontarla, cosa c'è di così tanto privato ?
Diana : e
Lucrezia : beh ci siamo messi insieme, ma non come una vera coppia....... ma come...... ......
Ancora in difficoltà mamma ?
Diana : come amici con benefici ? Christian: no, abbiamo avuto una relazione dominatore-sottomessa
Una cosa ?
Diana : praticamente lui è il signore che comanda e tu sei la sua serva che è costretta ad ubbidirgli ?
Dissi ingenuamente provocando una mezza occhiataccia da mia mamma
Lucrezia : non proprio
Mia madre e lui si riguardarono un'altra volta come per confermare ciò che mamma voleva dire andava bene anche per Christian
Lucrezia : lui prova piacere nel far soffrire le persone
Giuro, continuo a non comprendere
Diana : tipo le picchia e altre cose ?
Christian: smettiamola di girarci intorno Lucrezia, andiamo direttamente al punto
Fece un respiro profondo e poi aggiunse
Christian: io sono un sadico sessuale, pratico il BDSM
Rimasi scioccata
Diana : quindi la vostra relazione si basava solo sul sesso ?
Chiesi scioccata
Christian: sì
Diana : e io sono nata da una relazione solo sesso ? Ecco perché non mi hai mai voluta, io non rientrava nei vostri piani, io non sono frutto di una relazione coltivata nel tempo, io sono frutto dell'egoismo e incoscienza di due persone che pensavano solo a scoparsi, woaw mi sento un errore più di quanto non fossi mai stata
Dissi salendo le scale di corsa

50 sfumature di Diana GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora