Il cuore mi batte forte, chissà chi è stato a sparare? E se è Jack Hyde con le figlie ? Se sono venuti a ucciderci ?
Ho paura, tanta paura, ma devo controllarla, alla fine la paura è solo nella mia testa e devo riuscire a dominarla, non devo mostrare a nessuno cosa provo e ci riuscirò.
Estelle : cos'era quel rumore ?
Disse anche lei spaventata, o meglio, tutti sono spaventati e lo danno a vedere e tra loro l'unica che non mostra i suoi sentimenti sono io; ho la faccia impassibile, niente da essa trasparirà e di questo ne sono contenta
Daniel : nulla amore non ti preoccupare
Le disse il padre cercando di farla stare tranquilla anche se si vede da lontano un chilometro che neanche lui ha idea di cosa stia succedendo, quando ci calmammo e rinunziammo a mangiare si sentirono altri quattro spari, non riuscendo a capire cosa stesse succedendo mi girai verso mia mamma e le dissi
Diana / Catherine: s può sapere cosa cazzo sta succedendo ?
Dissi alzandomi dalla sedia, mi sto davvero alterando, tutti mi stanno celando la verità e a me questa cosa non mi sta bene, dannazione ! Tra due giorni compirò 18 anni, non sono più una bambina di 3-4 a cui non le si dice la verità per proteggerla oppure perché è piccola e non potrebbe capire, non sono più la frugoletta che scorrazzava per casa, quei tempi sono passati da tanti anni
Daniel : molto probabilmente Jack Hyde è di sotto insieme alle figlie e stanno cercando di entrare qui dentro, ma non ti preoccupare, ci sono le guardie del corpo che ci proteggono
Disse fingendo che la cosa non lo toccasse minimamente ma secondo me lui, tra tutti noi è quello più preoccupato,
Diana / Catherine: ok
Sinceramente non volevo continuare a parlare di Jack Hyde perché questa sera avevo una festa da mandare avanti e non voglio di certo deprimermi con quel clan di bastardi. Il resto del pranzo fu abbastanza tranquillo e nessuno fece domande su quello che successe dato che Marion, l'agente di sicurezza più fidato di Daniel ci venne ad avvertire che non c'era nulla di cui preoccuparsi dato che gli attentatori, secondo lui, non si sarebbero fatti vedere per un po' di tempo.
Ormai erano le 6:30 così io mi sono vestita con un paio di jeans,maglietta e converse e insieme a mio padre ho preso la macchina fino al palazzo reale di Stoccolma,
Christian: cosa indosserai per questa festa ?
Mi chiese semplicemente
Diana / Catherine: niente di che un tailleur rosa e delle scarpe e una borsa del medesimo colore
Lui annuì e poi mi guardò,
Christian : in quanti saremo ?
Chiese facendo finta che l'argomento degli invitati non gli interessasse
Diana / Catherine: i miei nonni, i miei bisnonni, mia zia, mia cugina Sara, mia mamma, Daniel, tu, la regina Silvia, il re Carlo Gustavo, il fratello del marito di mia mamma Carlo Filippo, sua moglie Ilary e i suoi figli Sofia e Carlo Francesco, poi i tuoi genitori, tuo fratello con Kate, Ava e Jasmine, tua sorella Mia e Ethan con i loro figli Isabelle e Blake
Mi fermai accorgendomi che lui tirò un sospiro di sollievo nel nominargli solo questi nomi e io, soddisfatta della sua espressione al dirgli quei nomi sganciai la bomba
Diana / Catherine: perché questa domanda ?
Chiesi facendo la finta tonta con la faccia da cucciolo, lui si girò verso di me e si lasciò scappare un sorriso,
Christian: perché volevo semplicemente chiedertelo
Mi disse lasciandomi con la bocca asciutta, mi ha praticamente sviato l'argomento, ma anche se ho una voglia immensa di costringerlo a dire perché mi ha fatto quella domanda lasciai perdere perché ho un'altro argomento più serio da rivelargli
Diana / Catherine: ti devo dire una cosa
Il mio litigio con lui avrà inizio fra poco perché sono sicuro che avrà da ridire sull'università che ho scelto
Christian : dimmi
Dissi abbastanza allarmato dal mio tono di voce, ma sono costretta a dirglielo perché se non lo farò oggi ho paura che svierò per sempre questo argomento anche per i tre mesi in cui alloggerò da mio padre
Diana / Catherine: ho scelto l' università.........ma non sarà Harvard
Lasciai a metà la frase perché prima devo testare quanto lui si sia arrabbiato per questa mia scelta, e proprio dal suo viso notai la delusione che gli ho dato, cosa che assolutamente io non volevo dargli, ma devo pensare al mio futuro e a quello che voglio fare io e non a quello che le altre persone vogliono per me
Christian : non andrai ad Harvard non è vero ?
Chiese malinconicamente, sembrava come se lo avessi pugnalato al petto ma non posso assolutamente cambiare idea solo per un suo capriccio
Diana / Catherine: no, non andrò a Harvard, ma proseguirò gli studi alla St Andrews in Scozia
Anche se non è Harvard, la St Andrews è una delle università più rinomate del Regno Unito ed è tra i primi posti nelle classifiche dei migliori, quindi non può di certo lamentarsi che sto andando a studiare in posti scadenti
Christian : perché devi andare alla St Andrews e non puoi venire ad Harvard ?
Credo che è alquanto determinato a farmi andare ad Harvard e sicuramente non farà cadere questo argomento con una semplice scusa ma per adesso posso metterlo a tacere perché finalmente siamo arrivati alla casa reale
Diana / Catherine: possiamo riprendere l'argomento dopo perché siamo arrivati
Dissi spegnendo l'auto, aspettai che anche mio padre uscì dall'auto e poi ci avviammo insieme dentro il palazzo, lui mi seguiva con passo lento mentre ci avviammo nella stanza dell'altra volta e chiusi la porta
Diana / Catherine: tu cosa indosserai stasera ?
Chiesi mentre prendevo dall'armadio l'accappatoio e le ciabatte
Christian: mi farò portare qualcosa da Taylor
Annuì semplicemente e mi diressi verso la porta del bagno, mi spogliai e poi entrai nella doccia.
Un'ora dopo mi ero lavata e asciugata sia il corpo che i capelli, così uscì dal bagno e andai nell'armadio dove vi sono i vestiti e li presi e quando mi rigirai per tornare in bagno vidi difronte a me una persona incappucciata e tutta vestita di nero, l'ansia mi pervase per la seconda volta in un giorno e l'adrenalina mi sali a mille.
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50 sfumature di Diana Grey
FanfictionIl mio nome è Diana. Sono una ragazza come le altre; esco con le mie amiche, sono su tutti i social, faccio shopping compulsivamente come tutte le mie coetanee. Ma a differenza loro io non ho un padre. O meglio, lo ho, ma lui vive a Seattle con sua...