POV DI LUCREZIA
Quando lessi sul comunicato stampa che Anastasia, Theodore, Phoebe e Ella Grey erano in ospedale perché Jack Hyde e il suo complice Adam Lincoln gli avevano sparato e che non c'era molta speranza che si salvassero mia figlia parlò prima di me perché io ero troppo scioccata per spiccicare parola, chissà perché questi due individui si sono schierati per lo scopo di fare del male a Grey, chissà per quale motivo
Diana : sei stato tu a fare questo ?
Uomo : sì, ti è piaciuto quello che ho fatto ?
Lucrezia : sai che se hai un problema con due persone i figli di entrambi non c'entrano nulla ? Sai che sono innocenti? Cosa c'entrano delle povere creature ? Assolutamente nulla!
Dissi arrabbiata, è vero, per quello che Christian ha fatto a nostra figlia, o meglio mia figlia dovrei odiarlo ma rimarrò sempre dell'idea che i figli sono sacri e non devi provare a far del male a un bambino anche se questo è figlio del diavolo
Uomo : beh siccome loro sicuramente moriranno ti volevo dare l'opportunità di consolare Christian e di far avere finalmente un padre a tua figlia, ma la scelta è la tua quindi...decidi
Lucrezia : io non tornerò a Seattle questa è una promessa
Uomo : comunque se nel caso cambi idea scriviti il mio numero che è 3226683796 e scrivici come nome di registrazione Jack Hyde
Lucrezia : non ti preoccupare non mi serve il tuo numero dato che non cambierò idea
Era inutile memorizzarmi il suo numero sul cellulare tanto non lo avrei chiamato, nel corso degli anni ho dato più possibilità a Christian di tornare e lui non lo ha mai fatto, non ha provato a fare un passo verso la figlia, non si è mai sforzato a stare almeno un giorno con lei, non gli è mai interessato di lei, quindi io non tornerò in quella città solo per dare un'altra falsa speranza a mia figlia
Jack Hyde : come vuoi però se ci ripensi chiamami
Detto questo riattaccò.
In questo momento vorrei sparire, questa giornata è andata storta, sicuramente tra poco succederà qualcos'altro di cui io non voglio essere a conoscenza, l'unica cosa che adesso voglio fare è tornare a casa, o andare con mia figlia al centro commerciale oppure a casa di mia mamma Gabriella, ormai ero semplicemente scazzata e volevo solo andarmene così chiamai Daniela
Daniela : le serve qualcosa ?
Disse con la sua solita voce dolce, questa donna è sempre stata efficiente e mi trovo contenta per la decisone che presi quando 15 anni fa la presi come mio braccio destro
Lucrezia : Daniela ma ho ancora degli appuntamenti ?
Daniela : sì, ha l'incontro con i Di Fabio che arriveranno tra un quarto d'ora, mi perdoni se non l'ho avvisata prima però mi hanno chiamato mezz'ora fa e siccome la figlia del signor Massimo è in ospedale, il fratello Filippo mi ha chiesto se potevano anticiparlo, poi abbiamo la riunione con i manager e infine la conferenza
Lucrezia : va bene, quindi per le 17:30 sono fuori dall'azienda ?
Daniela : sì
Lucrezia : bene grazie Daniela
Riattaccai e sbuffai
Ludovica : ora mi puoi ascoltare?
Anche queste due oggi ci mancavano, non mi bastava solo quel bastardo di Hyde che cerca di ricattarmi, no, a peggiorare la situazione ci si mette anche quella che dovrebbe essere mia sorella
Lucrezia : che c'è?
Ludovica : senti sorella a me dispiace averti mentito, ma ti giuro non volevo
Oggi non sono proprio in vena dei non volevo e dei scusa, voglio solo andarmene a casa
Lucrezia : va bene fa' come ti pare pentiti ma ora non voglio nessuno, fuori, ora !
Ero davvero annientata dalla faccenda dell'adozione e di Hyde, ora non volevo più parlare con nessuno e queste sue non volevano proprio andarsene
Luna : senti tua sorella non c'entra nulla in questa storia, prenditela con me, ma non con Gabriella, Massimo e i tuoi nonni loro non c'entrano nulla
Diana : se facciamo una cosa zia tu porti con te questa donna e stasera io e mamma verremo a mangiare a casa dei nonni dove ci sarà anche la tua amica, vi va bene ?
Giuro che in questo momento avrei dato un bello schiaffone a mia figlia ma perché certe volte non si cuce quella bella boccuccia che ha,
Ludovica : va bene allora a stasera
Mia sorella e Luna presero le loro cose e mi salutarono
Ludovica: a stasera
Lucrezia : ok
Quando mia sorella e Luna stavano per uscire entrò Daniela con i fratelli Di Fabio, vedendoli io e mia figlia ci avvicinammo al gruppo di persone che si erano formate vicino la porta, notai che tra uno dei fratelli Di Fabio e Luna c'erano degli sguardi carichi di elettricità, sembrava che si stessero mangiando con gli occhi, dal loro sguardo si notava che c'era qualcosa di strano tra loro, ad un certo punto loro dissero contemporaneamente
Luna : Filippo?
Filippo : Luna ?
I due si guardarono ancora,
Filippo : cosa ci fai tu qui?
Luna : sono venuta a parlare con nostra figlia
Disse la donna con uno sguardo triste
Filippo : nostra figlia ?
Qui la cosa si complica, non so se sono felice di aver conosciuto i miei genitori biologici che fino a quattro giorni fa credevo che erano Gabriella e Massimo
Luna : sì nostra figlia
Bene chi manca inoltre all'appello? Qualcun'altro ? Perché con tutti questi incontri che avvengono qui in azienda potrei anche riconvertirla, da azienda di design a azienda di incontri ! Bleah! Tutto a me deve capitare ? Sono davvero stufa !
E inoltre arrivò anche una donna bionda, sulla sessantina di età
Signora : perdonate il ritardo, io sono la madre di Filippo e Massimo, il mio nome è Elisa
Woaw quindi lei sarebbe la mia "vera" nonna paterna, questa giornata non può che peggiorare !
Elisa : cosa ci fai tu qui ?
Disse rivolta a Luna
Luna : cosa c'è signora ? Siete preoccupata perché non avete mai raccontato a vostro figlio la verità sul perché sono sparita dalla sua vita ?
Disse la donna singhiozzando
Diana : mi sa tanto che qui si scatenerà l'inferno
Disse a bassa voce in modo che solo io la potessi sentire
Lucrezia: Daniela puoi andare
La mia segretaria chiuse la porta e finalmente potevamo stare in pace, o per meglio dire, senza che i miei dipendenti assistino a questo spettacolo
Filippo : su cosa mi ha mentito mia madre ?
Disse l'uomo guardando con occhi amorevoli e umidi la donna che a quanto pare ama
Luna : tua madre mi ha costretto a lasciarti, sai che la nostra relazione non gli è mai andata a genio, lei mi odiava perché non avevo dei genitori laureati che avevano alti posti lavorativi e un buon guadagno mensile
Riprese fiato e poi continuò
Luna : venni a casa tua il 3 dicembre per darti la notizia che aspettavo un bambino, ma quando tua mamma venne ad aprirmi mi costrinse a dire cosa facevo a casa tua, pensai che se le avessi detto che ero incinta si sarebbe aperta con me, invece mi ricatto' e contro la mia volontà mi allontanai da te
Quello che deve essere mio padre insieme a mio zio rimasero esterrefatti e guardarono male la loro madre
Filippo : come avete potuto fare questo a me, a lei e a vostro nipote ? Con quale coraggio lo avete fatto ?
Elisa : tu eri un ragazzino, un bambino ti avrebbe messo i bastoni tra le ruote, io non volevo che quel bastardello ti mettesse limiti, sinceramente adesso non rimpiango di non averti detto che Luna era incinta, se ti avrei comunicato la brutta notizia tu saresti andato a lavorare e non avresti finito gli studi
Disse la donna categorica
Massimo : sinceramente madre avete sbagliato, è contro natura separare un padre e un figlio
Disse quello che naturalmente è mio zio e che ha anche lo stesso nome di mio " padre " cioè quello che mi ha cresciuto
Elisa : a me non importa se è contro natura, bene ora dato che abbiamo chiarito dovremo procedere con l'incontro d'affari
Lucrezia : sì accomodatevi
Le sorrisi
Elisa : la bambina è tua figlia ?
Lucrezia : sì è mia figlia
La donna sorrise, per la prima volta in cui l'ho incontrata sembrava davvero felice di conoscere mia figlia, chissà perché sorrideva
Elisa : Massimo la bambina assomiglia tanto a tua figlia, l'unica differenza sono gli occhi, lei li ha grigi invece Natalia verdi
Massimo : già, le assomigli davvero tanto
O bene, ora che finalmente avevano finito il litigio del " non sapevo che aspettavi mio figlio " e questa se ne esce con " sai somigli a mia nipote Natalia " certo che le assomiglia, lei è la tua bisnipote e io sono tua nipote
Ludovica : forse perché tutto quel veleno che hai sputato del fatto che avessi un nipote bastardo lo hai detto davanti a tua nipote? Certo che Diana somiglia a Natalia è la tua bisnipote, invece Lucrezia è la nipote bastarda come la chiami tu
Disse mia sorella incazzata, la faccia di Filippo, Massimo e Elisa cambiò, le loro linee facciali erano stupite e io volevo solo sprofondare, se non ci fosse tutta questa gente prenderei una frusta e ci picchierei Ludovica e nell'intervallo di ogni colpo le farei ripetere " non devo intromettermi negli affari di mia sorella e devo tenere a bada la lingua ", se adesso saremo state sole lo avrei fatto, per farla ragionare prima che la sua bocca prenda il sopravvento sarei andata anche a Seattle da Christian per farmi prestare quella dannata frusta e poi fargliela assaggiare, sono sicura che la prossima volta ci rifletta prima di sparare a caso
Filippo : quindi tu sei mia figlia?
Chiese incredulo, bah io ero molto più scioccata di te quando mia sorella mi ha detto questa cosa, pensavo che mi stesse pigliando per il culo però alla fine era tutto vero
Lucrezia : da quanto ho saputo ben quattro giorni fa sì, sei mio padre
La signora Elisa ci rimase di pietra, a quanto pare non se lo aspettava. Intanto Diana prese una bottiglia d'acqua e se la verso' nel bicchiere, la
bevve tutta e poi la rimise in frigo,
Lucrezia : allora dobbiamo parlare di affari ?
Dissi risoluta
Filippo : prima degli affari viene la famiglia
Non riuscivo a trovare il senso di quella parola, noi non siamo una famiglia !
Massimo: già hai ragione fratello prima dobbiamo risolvere questo problema di famiglia e poi pensiamo agli affari
Pensa davvero che noi siamo una famiglia ? Ma se tra un po' neanche ci conosciamo
Lucrezia : di cosa dobbiamo parlare ?
Luna : della tua infanzia
Lucrezia : cosa c'entra la mia infanzia ?
Filippo : vogliamo sapere come l'hai trascorsa ?
Ad un certo punto vedo Diana che si mette le mani sulla gola, di solito faceva così quando scoprimmo le sue allergie e la dovetti portare in appesa le perché non riusciva a respirare, ma adesso non le faccio toccare nulla di ciò che è allergica, mi avvicinai a lei e le chiesi
Lucrezia : che succede ?
Dissi spaventata
Diana : non riesco a respirare
Che strano! Controllo tutto ciò che mangia e quando pranza al lavoro con me prendo il cibo da Ferdinando proprio perché sa delle allergie che mia figlia ha e se poi le avrebbe fatto reazione allergica qualcosa di sarebbe sentita male prima,ad un certo punto cadde per terra e iniziai ad avere le crisi respiratorie e contemporaneamente mi arriva un messaggioSconosciuto
Torna a Seattle se non vuoi che le succede qualcos'altro di brutto
Jack Hyde
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50 sfumature di Diana Grey
FanfictionIl mio nome è Diana. Sono una ragazza come le altre; esco con le mie amiche, sono su tutti i social, faccio shopping compulsivamente come tutte le mie coetanee. Ma a differenza loro io non ho un padre. O meglio, lo ho, ma lui vive a Seattle con sua...